Mi sono sempre chiesto se, chiudendo la porta del frigo, la luce effettivamente si spenga.
Così, un bel giorno, ci ho messo dentro mio figlio. Ci sarei entrato io, ma non ci passo proprio.
Mi ha confermato che, in effetti, la luce si spegne.
Mio figlio non ha dubbi sull’intelligenza degli uomini, ma non ha tanta fiducia nell’umanità.
Quando sono scolsolata rispetto all’intelligenza umana, ripenso ai risultati del referendum di giugno e mi dico che forse, prima o poi, qualcosa cambierà
é saltata fuori una prosa, scritta così, non lo so perchè.
Ce la rimetto, che spero che adesso sia proprio una poesia, con gli a-capo che ci devono essere
POESIA SULLO SCONFORTO DELL’APERTURA DEL FRIGOR ILLUMINATO
Certe volte sostengo
che l’uomo
sia tanto simpatico
Poi apro il frigoR
e la birra rovesciata dentro
che scende
languida
sul culo di salame esposto
senza mutande di protezione.
A volte penso che l’uomo sia poco intelligente e quando mi scontro con il sistema di burocrati e scartoffie perchè mi venga assegnato un ennesimo numero identificativo, me ne convinco ancor di più.
Cioè: a volte tu pensi che l’uomo sia poco intelligente, ma pensi che sia a volte intelligente.. In altre parole, tu pensi solo a volte che l’uomo sia poco intelligente, ma pensi anche che a volte l’uomo sia intelligente. Conseguentemente, altre volte tu non pensi che l’uomo sia poco intelligente (cioè tu pensi che l’uomo sia intelligente), mentre non solo a volte (e quindi sempre) pensi anche che a volte l’uomo sia intelligente. In conclusione, tu a volte pensi che l’uomo sia intelligente, ma pensi sempre che a volte lo sia.
Sei un ottimista, altrimenti non penseresti mai che l’uomo sia intelligente, il che escluderebbe per principio che tu a volte pensi che lo sia.
Del resto, anche la gallina non è un animale intelligente, lo si capisce da come guarda la gente. E ciò mi porta a concludere che l’uomo in fondo è una gallina.
Oh ma guarda che è curioso. Uno passa tre orette buone ad elaborare un’idea, un concetto, a trovare stile e struttura adatti, che esce un tuo post. E’ demoralizzante vedere che per una notorietà ormai raggiunta ci si possa concedere tali inezie. Il tuo prossimo post potrebbe tranquillamente essere ‘Proot!’, e avresti comunque una pingue ventina di commenti. Questo paese scoraggia ogni impeto creativo, uffa.
caro amico di strada,
al momento non ho un mio blog, nel caso dovessi allestirlo, ti informerò senz’altro. Ti ringrazio dei comlpimenti a gogò, cioè presunti, passati, presenti e futuri, specie quelli che hanno radici profonde. ho paura che i complimenti possano far del male al poeta, anche se il poeta è un cane in cerca di carezze. io come cane vado pazzo per le carezze. molto probabilmente il poeta è un cane, altrimenti non potrebbe essere un poeta. in fondo il poeta è un metallurgico di parole che squaglia e reinventa nella loro sequenza. le parole perdono di senso quando seguono le scialbe costruzioni consunte e non dicono più nulla. le persone non comunicano perchè le parole sono solo schemi. i cani invece con il loro fiuto di metallurgici vanno a scandagliare nel buio le parole della vita, specie quelle puzzolenti e quelle che fanno male. i cani fanno tutte quelle feste perchè non parlano le parole ma le pronunciano alla loro maniera di cani fedeli. i cani sono più fedeli di una fidanzata e di un fidanzato e di una moglie e di un marito. i cani sono degli emeriti imbecilli di uno stampo che se ne fa in abbondanza, innanzitutto perchè i cani si attaccano all’uomo. anch’io sono un cane cretino, però noi cani abbiamo fatto una scelta: la scelta di non parlare. e, tra noi, quelli che ci credono, andranno di certo nel paradiso dei cani; per noi cani il parlare non è un fatto di anatomia, nel senso che non abbiamo le corde vocali e tutto l’apparato fonatorio sviluppato degli umani. semplicemente noi cani non vogliamo parlare. è un patto che facemmo tanto tempo fa, ma chiaramente questo nessuno lo sa. se parlassimo diventremmo uguali agli esseri umani e questo è davvero inaccettabile, però, qui sta la nostra grandezza e il nostro limite e quindi la nostra maggiore contraddizione: amiamo questo fottutissimo essere umano di merda. un mondo di cani!
una volta lessi una barzelletta su due vecchietti…
Lui di notte si alza…
“Cara, finalmente qualcuno ha riparato la luce del bagno!”
“Santa pazienza, hai di nuovo pisciato nel frigo.”
Non sono il primo e penso nemmeno l’ultimo che rimane destabilizzato dal test di qualità in casa MaiMaturo.
Voglia dio che non inventino l’illuminazione nello scomparto freezer.
Bella! E aggiungo: la luce del frigo è intelligente perché sa cosa (deve) fare al momento giusto, né prima né dopo, proprio in quel lasso di tempo preciso. Vorrei essere anch’io una lucina del frigorifero.
Di colpo intravedo il frigo ecologico del futuro: uno schermo sulla porta, schiacci un bottone o un pulsante e lo schermino si accende prima di aprire la porta e ti fa vedere tutto l´interno,lo venderanno con l´argomento che non spreca elettricità, la porta resterebbe chiusa più tempo ecc… ecc… infatti non dicono che persino le lucine della TV che restano accese sprecano tanta luce ?
Un applauso a Thomas Edison che ha messo luce su tante cose.
Mi sono sempre chiesto se, chiudendo la porta del frigo, la luce effettivamente si spenga.
Così, un bel giorno, ci ho messo dentro mio figlio. Ci sarei entrato io, ma non ci passo proprio.
Mi ha confermato che, in effetti, la luce si spegne.
Mio figlio non ha dubbi sull’intelligenza degli uomini, ma non ha tanta fiducia nell’umanità.
Io accendo la televisione. E penso che l’uomo sia poco intelligente.
Poi spengo. E allora mi rendo conto che qualche speranza c’è.
Quando sono scolsolata rispetto all’intelligenza umana, ripenso ai risultati del referendum di giugno e mi dico che forse, prima o poi, qualcosa cambierà
POESIA SULLO SCONFORTO DELL’APERTURA DEL FRIGOR ILLUMINATO
Certe volte sostengo
che l’uomo
sia tanto simpatico
Poi apro il frigoR
e la birra rovesciata dentro
che scende
languida
sul culo di salame di cinghiale esposto
così
senza mutande di protezione.
E concludo che
sempre
l’uomo
è coglione.
é saltata fuori una prosa, scritta così, non lo so perchè.
Ce la rimetto, che spero che adesso sia proprio una poesia, con gli a-capo che ci devono essere
POESIA SULLO SCONFORTO DELL’APERTURA DEL FRIGOR ILLUMINATO
Certe volte sostengo
che l’uomo
sia tanto simpatico
Poi apro il frigoR
e la birra rovesciata dentro
che scende
languida
sul culo di salame esposto
senza mutande di protezione.
E concludo che
sempre
l’uomo
è coglione.
L’uomo è intelligente solo se il FrigoR è pieno, altrimenti si rimira il vuoto a perdere.
A volte penso che l’uomo sia poco intelligente e quando mi scontro con il sistema di burocrati e scartoffie perchè mi venga assegnato un ennesimo numero identificativo, me ne convinco ancor di più.
Quando si apre il frigo e si accende la lampadina io faccio partire un applauso.
Cioè: a volte tu pensi che l’uomo sia poco intelligente, ma pensi che sia a volte intelligente.. In altre parole, tu pensi solo a volte che l’uomo sia poco intelligente, ma pensi anche che a volte l’uomo sia intelligente. Conseguentemente, altre volte tu non pensi che l’uomo sia poco intelligente (cioè tu pensi che l’uomo sia intelligente), mentre non solo a volte (e quindi sempre) pensi anche che a volte l’uomo sia intelligente. In conclusione, tu a volte pensi che l’uomo sia intelligente, ma pensi sempre che a volte lo sia.
Sei un ottimista, altrimenti non penseresti mai che l’uomo sia intelligente, il che escluderebbe per principio che tu a volte pensi che lo sia.
Del resto, anche la gallina non è un animale intelligente, lo si capisce da come guarda la gente. E ciò mi porta a concludere che l’uomo in fondo è una gallina.
Finché aprendo il frigo tornando dalle vacanze ti accorgerai che è saltata la corrente una settimana prima.
penso al figliolo di Mai Maturo, mezzo congelato piccolino, ma con padre soddisfatto.
io avevo capito che aprendo il frigo e notando il fresco gli si accendeva la luce interiore, a Bonino
pensa te
@signoradicampagna:
hai ragione, però pensa all’altra metà del piccolino, quella non congelata…
apro il frigo e decido, se ci sono le piade della Lella, l’uomo (quello che le ha comprate) è intelligente altrimenti è un coglione.
ora capisco perchè i piccoli alcune volte sono freddi nei nostri confronti.
@Mr. Tambourine: Troppo buono, grazie, sento una gran commozione, soprattutto cerebrale.
Il primo commento di MaiMaturo è un altro segno dell’intelligenza dell’umanità.
Oh ma guarda che è curioso. Uno passa tre orette buone ad elaborare un’idea, un concetto, a trovare stile e struttura adatti, che esce un tuo post. E’ demoralizzante vedere che per una notorietà ormai raggiunta ci si possa concedere tali inezie. Il tuo prossimo post potrebbe tranquillamente essere ‘Proot!’, e avresti comunque una pingue ventina di commenti. Questo paese scoraggia ogni impeto creativo, uffa.
Frizzi ha ragione. Basta cazzate Eio.
caro amico di strada,
al momento non ho un mio blog, nel caso dovessi allestirlo, ti informerò senz’altro. Ti ringrazio dei comlpimenti a gogò, cioè presunti, passati, presenti e futuri, specie quelli che hanno radici profonde. ho paura che i complimenti possano far del male al poeta, anche se il poeta è un cane in cerca di carezze. io come cane vado pazzo per le carezze. molto probabilmente il poeta è un cane, altrimenti non potrebbe essere un poeta. in fondo il poeta è un metallurgico di parole che squaglia e reinventa nella loro sequenza. le parole perdono di senso quando seguono le scialbe costruzioni consunte e non dicono più nulla. le persone non comunicano perchè le parole sono solo schemi. i cani invece con il loro fiuto di metallurgici vanno a scandagliare nel buio le parole della vita, specie quelle puzzolenti e quelle che fanno male. i cani fanno tutte quelle feste perchè non parlano le parole ma le pronunciano alla loro maniera di cani fedeli. i cani sono più fedeli di una fidanzata e di un fidanzato e di una moglie e di un marito. i cani sono degli emeriti imbecilli di uno stampo che se ne fa in abbondanza, innanzitutto perchè i cani si attaccano all’uomo. anch’io sono un cane cretino, però noi cani abbiamo fatto una scelta: la scelta di non parlare. e, tra noi, quelli che ci credono, andranno di certo nel paradiso dei cani; per noi cani il parlare non è un fatto di anatomia, nel senso che non abbiamo le corde vocali e tutto l’apparato fonatorio sviluppato degli umani. semplicemente noi cani non vogliamo parlare. è un patto che facemmo tanto tempo fa, ma chiaramente questo nessuno lo sa. se parlassimo diventremmo uguali agli esseri umani e questo è davvero inaccettabile, però, qui sta la nostra grandezza e il nostro limite e quindi la nostra maggiore contraddizione: amiamo questo fottutissimo essere umano di merda. un mondo di cani!
una volta lessi una barzelletta su due vecchietti…
Lui di notte si alza…
“Cara, finalmente qualcuno ha riparato la luce del bagno!”
“Santa pazienza, hai di nuovo pisciato nel frigo.”
Non sono il primo e penso nemmeno l’ultimo che rimane destabilizzato dal test di qualità in casa MaiMaturo.
Voglia dio che non inventino l’illuminazione nello scomparto freezer.
Bella! E aggiungo: la luce del frigo è intelligente perché sa cosa (deve) fare al momento giusto, né prima né dopo, proprio in quel lasso di tempo preciso. Vorrei essere anch’io una lucina del frigorifero.
Concordo con Kraus!
cioè…perchè voi mi volete dire che…no io non ci credo..si insomma voi dite che..LA LUCE DEL FRIGO SI ACCENDE SOLO QUANDO LO APRO???
Di colpo intravedo il frigo ecologico del futuro: uno schermo sulla porta, schiacci un bottone o un pulsante e lo schermino si accende prima di aprire la porta e ti fa vedere tutto l´interno,lo venderanno con l´argomento che non spreca elettricità, la porta resterebbe chiusa più tempo ecc… ecc… infatti non dicono che persino le lucine della TV che restano accese sprecano tanta luce ?
…e non dimentichiamo l’acqua con le bollicine!
La luce che si accende,
che si spegne.
L’importante
è trovare cibo
dentro il frigo.
Poi la luce
se c’è cibo
si accende.
Lo volevo con gli a capo…
La luce che si accende, che si spegne/
L’importante/
è trovare cibo/
dentro il frigo./
Poi la luce/
se c’è cibo/
si accende.