un blog che parla di niente

Il cerchio si stringe

Qua il cerchio si stringe. Bisogna salvare la ghirba, gettare le scialuppe, ammainare le vele, c’è un sacco da fare e qua il cerchio si stringe, diametro in riduzione, defcon alert, circonferenza in riduzione, ecco ecco, poi diventa un puntolino adimensionale e cosa fa, uno, che neanche a flatlandia non saprebbe cosa fare in un punto, non puoi neanche urlare se sei ridotto dentro un punto, c’è crisi, c’è crisi, aiuto, qua non ci si sta, aiutatemi, ma nessuno mi sente, nessuno mi sente morirò qui, schiacciato nel cerchio che si stringe, diametro zero, circonferenza zero e ciau bale.

11 Comments

  1. Ioguido

    Puntino e a capo?

  2. Me

    Flatland. Che citazione. Clap.

  3. poggi.bonsi

    Non ti sente nessuno perché se non c’è dimensione non c’è propagazione delle onde sonore. Flatland docet, almeno per deduzione. Ma vedo che leggerlo non ti è servito a un gran che. Flat brain.

  4. Mix

    La situazione è grave. Ci vuole un piano. Non euclideo.

  5. Mr Potts

    Queste ultime settimane le definirei comunque uno stato di grazia.

  6. Alessandro

    Poggibonsi, nel post c’è scritto esattamente quel che dici tu!
    Mr. Potts, cosa dice, che il resto era brutto? 🙂

  7. poggi.bonsi

    @Alessandro: ma il tuo post è un ossimoro. Urli dicendo che dal punto in cui sei non puoi urlare. Tipo 31 e 47 morto che parla.
    @Mix: tipo Renzo?

  8. alessandro

    I miei post in generale son tutti pensieri nella testa di uno, in realtà non urla mica, pensa, certe volte in modo pacato, certe volte più concitato, ma non urla mica. Senti qualcuno urlare? No! D’altronde se uno è in un punto, come può? 🙂

  9. B

    L’effetto tonale è che il tempo -mentre da un lato tende a restringersi nell’imbuto della narrazione non ellittica fino a ridursi a un punto immobile che è il doppio assideramento di Jack Torrance (bloccato nel ghiaccio del labirinto, bloccato nel fremo-immagine della fotografia)- dall’altro lato tende ad espandersi nell’esplosione magica di una fabula in cui il personaggio del custode (Jack Torrance/Delbert Grady) finisce col rivelarsi “eterno”.

    A me quel film lì mi piace da matti e tutti quelli che ha fatto quel regista lì mi piaccion da matti, per dire, ma qui c’è da aver paura, angoscia e terrore! Perchè il Custode del blog non è ciò che dice di essere, avete capito? Stiamo attenti, noi ospiti! Egli non è uno che narra in tralice, anche se ci mette il finalino vernacolare. Rileggete le sue parole =

    I miei post in generale son tutti pensieri nella testa di uno, in realtà non urla mica, pensa, certe volte in modo pacato, certe volte più concitato, ma non urla mica. Senti qualcuno urlare? No! D’altronde se uno è in un punto, come può?

    Immaginate la macchina da scrivere al posto della mela…
    Immaginate la calvitudine al posto della stempiatezza…
    Immaginate il triciclo al posto del treno…

    Io triciclo via oggi, non so voi!

  10. poggi.bonsi

    @alessandro: se è per questo allora non puoi urlare neanche in un post. Al massimo puoi scrivere di urlare. E io posso leggere di urlare. Mica lo sento. E non fumo mica la pipa.
    @B: ma ti rendi conto di quello che scrivi?
    @C: oggi ho letto una cosa bella su Repubblica.it. Semplice semplice. Un tizio che propone di rinominare Arcore con HardCore. Dove si firma?

  11. alessandro

    Nu nu per favore, non citatemi shining non citatemelo che ci sto male, che io quel film lì ci ho dei problemi, è un film probabilmente che potrei giudicare uno dei più importanti che ho visto, importanti per me, ma non so, non riesco a rivederlo a parlarne etc… mi disturba tanticcimo!

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