un blog che parla di niente

Zerbinoes

M’è venuto in mente stamattina, quando ho visto che il signor Oregon Scientific diceva che fuori c’eran otto gradi, m’è venuto in mente che una cosa che non ho mai detto della Finlandia è una cosa che subito non ci fai caso, e poi quando ci fai caso non capisci subito cosa sia, però poi dopo ti viene l’illuminazione e dici ah già, ecco cos’era. Quel che volevo dire è che quando vai in Finlandia, guardi le case e vedi che non hanno lo zerbino, ma hanno, vicino alla porta, un aggeggio di metallo con tre spazzole disposte a U, e se uno è andato in Finlandia solo d’estate può non aver capito a cosa serve, ma se uno c’è andato d’inverno lo capisce subito che servono a spazzolar via la neve e il ghiaccio dalle scarpe sia di sotto, che ai lati.

Giusto per completezza d’informazione, eh.

P.S. Ah, lo sapete che la settimana prossima esce il libro dei Fincipit? Appena ne ho una copia in mano ne parliamo, così vi dico quanto è bello, spiritoso, intelligente, interessante.

32 Comments

  1. catepol

    interessante…ma quando parli dell’uscita di un nuovo libro…potresti indicare per dovere di cronaca e dovizia di particolari…almeno l’autore…eh??
    LOL

  2. catepol

    tipo che è buona regola spammare titolo autore (almeno…se poi c’hai pure il link…)
    LOL

  3. Scogliera

    Beh, cmq non c’è lo zerbino perché i finlandesi non entrano in casa con le scarpe, le lasciano all’ingresso. Lo stesso dicasi per gli svedesi. E lo fanno anche se non sono in Finlandia o in Svezia. Quando andvo a casa delle mie amiche finlandesi avevo sempre l’incubo di avere un buco nei calzini 🙂

  4. stefigno

    attendo il libro. e mi compro anche uno di quei cosi per le scarpe che faccio finta che sono stato in Finlandia così. Fà cosmopolita. No?

  5. viola21

    e poi dicono che i blog non sono utili… tzè…

    🙂

  6. bloggointestinale

    quelli del nord son gente strana

  7. bloggointestinale

    desso potevo anche risparmiarmelo sto commento che se non ho niente da dire posso anche star zitto, delle volte.

  8. bloggointestinale

    solo son giorni che provo del gran gusto soltanto a commentare in giro. poi qui non ne parliamo.

  9. bloggointestinale

    bon sto zitto e siamo a posto così.

  10. marchino

    appena ne avrò una copia in mano ti chiamo che devo chiederti una cosa…

  11. marchino

    oddìo, ti chiamo, come poi, che non ci ho il numero, ti manderò una email, ecco
    ps. ti sarai accorto che non metto mai l’apostrofo al ci ho perchè c’ho non mi piace proprio per niente, eh

  12. sere

    un oggetto simile c’è anche accanto al portone della casa dei miei nonni. ma essendo in puglia, ed essendo scarso il rischio neve, credo servisse ai contadini a ripulirsi le scarpe dal fango, tornando a casa dai campi. o a mia madre a rompersi un piede, in gioventù.

  13. giorgia

    catepol – pensavo tu fossi multitasking ed onniscente, dovresti sapere di che libro parla eio… mi deludi, ecco, sì.

  14. mario de santis

    a questo punto l’unica cosa che resta da dire è: se ne può fare a meno?

  15. Vipera76

    Non vedo l’ora 😉

  16. Andrea Opletal

    eh .. finalmente arriva il freddo ….

    … come si fa ad avere il libro… dove lo trovo?

  17. Dario Salvelli

    Uh,oh. Wow, voglio una copia!! Autenticata. 😉

  18. Finz

    Per fortuna ho letto tutti i commenti, altrimenti avrei scritto la stessta cosa di sere. Aggiungo che io avevo sempre pensato servisse a pulire le scarpe da escrementi di cane. La terra dei campi proprio non mi era venuta in mente.

  19. Zac

    Che poi questi cosi qui io li ho visti anche in montagna, qui in Italia, per lo stesso motivo..

  20. key

    grazie per l’info..lo prendero’ sicuramente visto che mi sono divertita con quei pochi che ho letto….magari un giorno me lo porteste firmare;).in bocca al lupo per il libro…
    sempre nomadE

  21. luoghinoncomuni

    lo sai che in molti paesi dell’austria fuori dalle case ci sono delle comode panchine di legno, con un bello schienale largo… beh queste panchine son sempre fissate al muro con 2 catenelle, che la prima cosa che pensa un italiano è che le catenelle siano degli antifurto. poi se ci fai caso le catenelle sono un po’ lunghe e allora pensi che così se vogliono spostare un pochino la panchina dal muro… però poi ti accorgi che non sono così lunghe, son lunghine diciamo… insomma poi alla fine scopri a che servono veramente… ma naturalmente non te lo dico

  22. Orazio

    Lo recensisci tu o lasci l’onore di esaltarlo a D’Orrico?

  23. Albamarina

    Le stesse spazzole a “U” le trovi in ogni campo da golf. Lì pevò fanno un effetto divevso.

  24. ilaLuna84

    Il libro dei fincipit? Cavolo, lo voglio!!!!!!

  25. a

    Mi scusino l’OT, epperò dovevo per forza dirlo a qualcuno che adesso Is It Christmas ha anche il feed.
    Per dire.

  26. kutavness

    Ma in finlandese come si chiamano quelle spazzole a U? Così magari me ne cerco una su eBay.

  27. mammina

    chissà se le usa anche Babbo Natale…però, grazie. sei meglio di “alle falde del kilimangiaro” e di licia colò. ciao.

  28. aitan

    …poi magari qualcuno noterà che in Fincipit, sulla copertina del libraccio, non ci sono i nomi dei fincipittautorini.
    ;o)

  29. kutavness

    Bastava rivolgersi alle edizioni Taschen… Magari aggiungendo qualche foto degli autori fatta da Anton Corbijn o David LaChapelle 😉

  30. eio

    heh heh. L’idea c’era anche, ma una copertina di un metro per ottanta centimetri ci han detto che era infattibile, sia per i costi di stampa sia per quelli di distribuzione 😉

  31. S.B.

    Se continua di questo passo ne avremo bisogno anche noi ! 😮

  32. eio

    Gli abbiam detto di no, ché loro volevan farci tradurre i finci in quattro lingue 🙂

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