un blog che parla di niente

Una specie di indovino

C’è il papà della mia ragazza che secondo me è una specie di indovino. Quando siam tornati dalle ferie, l’ho portata a casa, e ci siam accorti che sul balcone, in casa sua dove eran dieci giorni che non c’era nessuno, in quel posto dove sta casa sua che non per vantarmi è forse il posto più caldo e afoso che io abbia mai visto, quando siam arrivati lì in casa sua ci siam accorti che sul balcone le piantine di basilico di suo papà avevano un po’ patito l’assenza, eran dieci giorni che nessuno le bagnava, qualche piantina era morta, e le altre non stavan mica tanto bene. Ho fatto un po’ quel che ho potuto, e il giorno dopo, che son ripartito per tornare a casa mia, che c’era da ricominciare a lavorare, sembrava che stessero un po’ meglio. Dopo qualche giorno son tornati anche i suoi, sua mamma e suo papà, della mia ragazza, e quella sera che son tornati ci siam sentiti al telefono, le ho chiesto come l’aveva trovato, il basilico, suo padre, e lei m’ha detto che aveva un po’ sbuffato perché qualche piantina era morta, e lei gli aveva detto che io l’avevo curato con tanto amore. Lui, che secondo me è una specie di indovino, ha detto Cosa vuoi che abbia fatto, gli avrà dato da bere. Io è da quella sera lì che ci penso, secondo me suo padre è una specie di indovino.

15 Comments

  1. fatacarabina

    taci che non ha detto che ci parlavi con il basilico…perché mi sa che tu ci hai parlato

  2. hermansji

    prima ci ha parlato poi gli ha dato da bere 🙂
    .:.

  3. Guido

    Mi sa che il padre non l’ha bevuta!

  4. Alessandro

    ovvio 🙂

  5. cica

    La prossima volta vi costringe a portarvi le piantine di basilico in vacanza

  6. kekkasino

    pure secondo me!

  7. .|.

    Hai dato da bere al basilico e curato con tanto ammore la figlia. Il padre ha sbuffato per questo

  8. splendidi quarantenni

    Dovevi essere più presente: come il prezzemolo.

  9. maeandro

    L’indovinello che mi faceva mio suocero:
    “Se te indovini cossa che go in scarsea, tin doo na ciopa?” che tradotto suona: se indovini cosa ho in tasca te ne do una pagnotta. Risposta: pane! e Lui di nuovo: a te si un mago alora.
    Ed era il nostro divertimento.

  10. Pinco Pallino

    Dunque: ho cercvato “basilico” su wikipedia, risulta che Plinio il Vecchio in alcuni suoi scritti gli attribuiva poteri afrodisiaci (cfr: http://it.wikipedia.org/wiki/Basilico ).
    Un grande saggio, questo Plinio il Vecchio, no? Ma quanto sarà stato vecchio? Boooohhh… un giorno cercherò Plinio il Vecchio su Wikipedia…

  11. B

    Uno, intanto che c’è la partita e quindi è stato imbavagliato perchè sennò non disturba solo, ma vessa alla grande, con questo post che mi è piaciuto tanto, si potrebbe far venir in mente delle cose… Tipo il desiderio di piacere al papà della ragazza, che è una cosa molto carina e anche di molto rispetto per lei, per la ragazza, secondo me, come anche mettere per iscritto la parola Papà e non Padre. Poi la gentilezza mescolata con la superbiezza, che la casa afoserrima da criticare, e da accudire ugualmente però, è una contraddizioni in termini, pure molto carina. Poi ci sarebbe la telefonata dopo, dove si parla delle cose della famiglia della ragazza e ci si informa timidamente sulla figura che si è fatta, dopo cotanto impegno, che è carino perchè denota insicurezza e tantissimo amore e rispetto per la ragazza, che l’ho già detto, ma fa niente. E il padre della ragazza che è un po’ burberino, ma è bello così. E’ tutto molto carino, insomma, troppo… che secondo me c’è un trucco. Allora io vorrei dire di stare attenti che non è vero niente magari e Alessandro non è autobiografico per niente (che tra l’altro, ad esempio, ci dice che va in vacanza in Russia e invece va al mare e qui tutti stolti a dire Che particolare che è lui, che invece di andare al mare banale lui va in Russia!) e allora uno spreca tutti questi sorrisi ebetoni silenziosi e si commuove pensando a questo basilico-simbolo di un grandissimo amore, che si legge nelle cose piccole e semplici, e tutto ciò per niente! E mi viene in mente il Decamerone a me, allora, con sto basilisco che è tutto il contrario di questo qui. E l’invidia per le cose carine altrui sormonta sormonta che uno diventa acido, e così narra cose che DEVONO fare del male. Adesso allora narro dell’odio: Sul balcone io c’ho la salvia, che qualcuno una volta me l’ha chiamata “erba salvia” che ancora ci rido, e ci scicco sopra e lei resiste tetragona. Poi c’avrei anche del prezzemolo che disprezzo fieramente e dei peperoncini: troppi, tutti secchi e pieni di mozziconi, che quelli proprio li detesto. E me li hanno piantati lì, mia mamma nel plenilunio secondo me, come memento mori perchè io non cucino un fico secco. Insomma, se chiedessi a qualcuno di occuparsi delle mie erbetteperarrostivarieedeventuali, sarebbe solo per sfiducia nel prossimo, nella certezza lapalissiana che le ritroverei cadaveri. Questo qualcuno sarà una futura nuora o un futuro genero che mi daranno della Circe coi sortilegi. Ecco.

  12. Alessandro

    chissà se è vero, o chissà se non è vero, chi lo sa. non si sa mai. ma se è vero o non è vero, è importante? è importante solo se cerchi di trarre giudizi su chi scrive, io credo. e se è vero o non è vero, io non lo dico mica. mai. 🙂

  13. B

    Oh com’è vero quel che dici, Alessandro! Non traiamo, divertiamo-ci! Buongiorno!!!

  14. Antologia di Blog

    Sorridi: sei su Antologia di Blog

  15. quandononsivuoleaprirelaporta

    Ho raccolto per lo squinzio del mio ex-non-ex un ramo di pianta grassa -che grassa non era e somigliava ad un rosmarino affetto da osteoporosi – quando mi ha portata al circeo e… mia sorella mi ha ammazzato la pianta di non-rosmarino e poi ci siamo lasciati ma poi, il non rosmarino è diventato grande e Pampers, la pianta pisciona che mi aveva regalato lui e che mia sorella mi ha ammazzato, è resuscitata dal quasi nulla, da una foglia sola. Il basilico non se la fa sotto almeno… perciò non si capisce perchè si sia estinto così presto… però, magari fa come Pampers… Comunque, caro “e io che mi pensavo”, mi spiace che con il basilico si finisca sempre “pesto”. angela

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