Il progresso dell’umanità, mi sembra, sta nelle batterie. Prendiamo della roba, e la facciamo andare a batterie. Va un po’ tutto a batterie, adesso vanno a batterie anche le sigarette, mi hanno detto; adesso vanno a batterie, pensa un po’, anche i libri. Nel futuro, ho pensato, andranno a batterie anche le persone, ma forse, m’è venuto in mente, conosco della gente così avanti che va a batterie già adesso.
Anche il rock va a batterie.
prima o poi viaggeremo a batterie, forse hai ragione. Per il momento siamo continuamente in cerca di prese a cui attaccare la spina dei nostri bisogni e succhiare la vita da altro da noi.
Voglia di autonomia 🙂
La migliore batteria che abbia mai avuto modo di testare è stata quella di pentole della nonna, che faceva da mangiare da impazzire.
…ma forse sono fuori tema..
Suonava da dio.
Io vorrei dire che è da Natale che io fumo a batteria (che mi hanno regalato tutto l’ambaradan per fumare dove voglio e sempre, mia sorella, nella fattispecie, che anche lei lo fa’ da tanto tempo e con maestria, che lei è sempre molto avanti).
Però non ho fatto lo stesso tuo pensiero, Alessandro, sul futuro e sul progresso. Anzi, mi viene da pensare che questa cosa della sigaretta con la batteria (che posso parlare di quello, non della batteria in sé) significa che tutto ha un limite. Pensare al progresso come alla ricerca del perpetuarsi del limite mi è sembrato un pensiero, non so se bello. E allora le persone di questo progresso saranno tutte limitate. E che progresso è, quello che limita, eh?
Comunque qui faccio fare il bagno turco a tutti ecco. E nessuno mi può dire niente, lo faccio e lo rifaccio e basta. E anche solo che nessuno mi può dire niente è un prezzo equo da pagare, per vivere “a limite”, secondo me.
Oddio, speriamo che non finisca come in Matrix, che sono le persone a diventare batterie.
L’evoluzione sarà definitiva quando le batterie andranno a batterie.
Genio tu e chi commenta.
Io ero batterista. Giuro! Ho vinto qualche cosa?