Tramutandomi e ammutolendo
tormentandomi in un tram
tramortito tra una morte
e l’altra
torturato dall’idea del morire
mi faccio un altro campari.
***
Una chitarra elettrica analfabeta
mi tormenta dal piano di sopra
bloccato dal colpo della strega
batto questi tasti.
Fuori piove una pioggia tragica e tranquilla
perché oggi la mia barchetta di carta
ha preso il largo in un oceano impetuoso
e non ha speranze
sto mollando
e non sono mai stato un tipo elastico io.
E adesso mi rileggo i classici
senza boria e sarcasmo m’inchino
anche alla poesia elegiaca
perché mi sento un moscerino
e aspetto la sbadata suola assassina.
Nel frattempo volteggio stupidamente
nei pressi di un bicchiere di vino.
***
Tom Waits mugugna un blues
il gatto sonnecchia sul davanzale
la pioggia scende a catinelle
mentre dal rubinetto
neanche una goccia.
di Giancarlo Tramutoli – rubate graziosamente al buon Krauspenhaar.
***
e buona festa a tutti, eh.
Technorati Tags: poesia, giancarlo tramutoli
Auguri! 🙂
belle poesie adatte al tempo che abbiamo qui, complimenti a giancarlo tramutoli.
C’è proesia anche qui, in un certo senso 🙂
Giojosa pasqua al tenutario del blog e ai lettori e frequentatori tutti,
il Proeta