un blog che parla di niente

Su internet

Dopo che per settimane non ero più andato su internet, ieri mi è venuta voglia di andarci, ma già due ore prima dell’ora in cui avevo previsto di andare su internet, durante il mio lavoro scientifico e perciò nella mia stanza, non ho ben capito se in primo piano o sullo sfondo della ricerca di medicina che una buona volta devo portare a termine, non tanto per amore dei miei genitori quanto della mia testa troppo affaticata, ho pensato se non dovessi invece rinunciare ad andare su internet.

Per otto o dieci settimane non sono più andato su internet, mi dicevo, e so perché non sono più andato su internet, io disprezzo internet, odio i blogger, internet è un’unica perfida maleducazione, una maleducata perfidia, e ora, di colpo, devo di nuovo andare su internet? Su un blog? Che significa?

Tu sai che internet è una porcheria, mi sono detto, e scriverai il tuo studio su internet che hai nella testa, quel saggio su internet che dà uno schiaffo a internet una volta per tutte! Cosa è internet, cosa sono i blogger, i tumbleristi, i twitteri ecc. Sempre più ero dominato da internet, sempre meno dalla patologia, fallito nel tentativo di ignorare internet, di forzare la patologia. Fallito! Fallito!

Mi vestii e scesi in strada. Per andare su internet ho da camminare solo mezz’ora. In questa mezz’ora ho capito che non posso andare su internet, che per me il frequentare internet, l’assistere a un filmato di Youtube è vietato una volta per tutte.

Quando avrai scritto il tuo saggio su internet, pensai, allora sarà il momento, allora ti sarà di nuovo permesso di andare su internet per vedere che il tuo trattato è giusto!

(Poi mi son stufato di ricopiarlo e di adattarlo, questo pezzo di Bernhard che si chiama È una commedia? È una tragedia? Però fidatevi, l’originale è bello)

7 Comments

  1. Albamarina

    Mi fiderò.

  2. Maleducazione

    So che è segno di forte maleducazione e contrario all’etica dei blogger, ma vorrei sfruttare l’immane popolarità di questo spazio per lanciare (che brutta espressione) un appello.

    So che vi sono molti blogger che vivono all’estero o che – anche se residenti in Italia – hanno contatti intensi e continui con fonti d’informazione extra-italiane.

    In qualità di italiano all’estero preoccupato pel la salute della democrazia nel mio paese, ho aperto un blog per la raccolta di link ad articoli provenienti da quotidiani/riviste internazionali che riguardino la situazione politica italiana.

    Non fraintendetemi. Non sono tra coloro che credono che il miglior metro di giudizio per valutare la politica italiana siano i pregiudizi di qualche saccente editorialista che da 30 vive in Italia solo per il gusto di innalzare quotidianamente la sua trenodia sulla morte del Belpaese. Chiunque abbia risieduto all’estero sa quanto è faticoso confrontarsi con i volgari cliché applicati di norma alla nozione di italianità.

    Consideratela dunque una valvola di sfogo. Una cosa da fare quando gli zampilli di bile vi ottenebrano la vista e il monitor comincia a popolarsi di fantasmi fuchsia.
    Il tutto in condizione di totale precarietà.

    Per saperne di più: hattp://pizzamandolinomafia.wordpress.com

    L’appello è dunque – dati tempo e voglia – a contribuire con materiale proveniente da qualsiasi testata di qualsiasi paese. Il tutto senza pretese giornalistiche, ma con una sana e buona dose di indignazione.

    Per contatti: pizzamandolinomafia@gmail.com

    ***

    Detto questo. Sono un grandissimo ammiratore di questo blog. Lo seguo dall’inizio del mio volontario esilio e – non la si prenda per una volgare captatio benevolentiae – lo considero una delle più stimolanti “diversioni” che la rete ha da offrire. Sì… in effetti sembra una captatio benevolentiae. Amen.

  3. eio

    devo dire che è piaciuto, sto pezzo di Bernhard. Ne devo metter degli altri 😉

  4. CptUncino

    A me è piaciuto ;-)…comunque in Eio I trust!

  5. Peppovic

    Mhà… Mi sa che Internet è venuto su di te!
    Mi sto interrogando su quanti schiaffi ti abbia dato… 🙂

  6. flounder

    era un bel po’ che non passavo di qui. e che non passo in un sacco di blog.
    allora ho letto questo e pensavo fosse vero, fosse serio.
    mi son detta: ohibò, se smette lui smetto anche io.
    non sia mai detto che lui ci riesce e io no.
    e invece no.

  7. eio

    e invece no 🙂

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