è più orribile chi in treno parla di proposito di cose orribili sapendo che tu pensi di essere un orribile individuo che finge di ascoltare la musica per farsi invece i cazzi tuoi!
Io piu’ astutamente ascolto facendo finta di leggere ma o mi ritrovo che pendo verso la fonte o, come nelle piu’ becere gag, leggo il libro alla rovescia.
io mi metto le cuffiette e poi quando inizio ad ascoltare alzo il volume al massimo, così non sento.
a volte quando mi dimentico le cuffiette…vorrei che mi cadessero le orecchie pur di non sentire.
Allora non sono l’unico! C’è da dire che a volte sono concentrato a leggere e non mi accorgo che finisce la musica, oppure che non ho mai acceso il lettore mp3 dopo aver infilato le cuffie.
evidentemente siamo in tanti!
Finiremo per trovarci in treni pieni di persone con le cuffie nelle orecchie e la musica spenta, tutti in attesa che un altro cominci a parlare…
Non so perchè, ma ho come l’impressione che attraverso questa serie di pezzi sulla persona orribile tu voglia raccontarci qualcosa di diverso da quello che dici.
Non mi dileggio di psicologia ma cosa hanno in comune la lavastoviglie, i gormiti, le infermiere, i calzini dispari ed i viaggi in treno? Forse che ti senti migliore di chi ti sta intorno e che magari ha osato criticare i tuoi comportamenti? O stai cercando delle giustificazioni per non cambiare, tanto tu sei fatto così? Stai forse dicendo alla tua compagna (magari non è più Polli) prendimi tutto così come sono e non lamentarti?
Fai come me, prenditi un’infermiera, sposala e cerca di farla felice.
molto meno peoticamente: quando sono al lavoro tengo le cuffie del telefono, come se fossi impegnata in una ‘conference call’ così i colleghi non mi interrompono…
Alessandro: I pensieri di cui tu dici sono pensierini che vengono anche a me ma al contrario di te non me ne vergogno affatto. Di qualcuno riesco pure ad autoconvincermi che me ne dovrei vantare. Ed ho l’impressione che pure tu ti stia incamminando per questa strada.
Maeandro: i post sulla persona orribile sono post su cose che pensiamo (cose che penso io personalmente o che pensino gli altri) e che ci vergogniamo di pensare, però pensiamo lo stesso. Sono quei pensieri orribili che sono sicuro che vengano anche a te, e mentre li pensi sogghigni dentro te stesso ma mentre te ne vergogni immensamente.
io lo faccio se le batterie della radio non vanno più o sel’i-pod si scarica, così posso continuare a chiudere gli occhi e far finta di dormire ascoltando musica. Ciò evita di farmi alzare e cedere il posto alle vecchiette sul bus.
io, si, mi sveglio con l’ansia, primo pensiero: non ce la faccio oggi, secondo pensiero no, no, non ce la faccio proprio, terzo: sto perdendo l’ultimo treno del mattino, aaaaaaah! salto direttamente in sella pedalando senza mani occupate da rimmel e brioche lo prendo.
comunque oggi non ce la faccio…
poi due signore si scambian le ricette che al marito son piaciute tanto che poi russava meno sul divano, una bimba con gli occhioni a forma di mondo guarda noi giganti come creature di fiaba, un futuro ingeniere discute dell’eccentricità dell’orbita di un povero elettrone.
io ho le cuffiette ma vi sento e….grazie!
grazie che arrivo al lavoro con il sorriso
ce la faccio
ce la faccio perchè il mondo è tutto bello, a volte
oppure perchè il mondo è già uno schifo,
o perchè il mondo, esageriamo, ha bisogno anche un po’ di me….
però l’importante che ce la faccio!
estraggo le cuffie e accendo il pc.
la mia collega comincia a sbuffare e a passarmi faldoni da archiviare….
ma tanto io ce la faccio!
il segreto del mio successo: cuffiette finte!
like you!
brava Marta, una iniezione di gioia di vivere. mi piace il tuo “ma tanto io ce la faccio” chissà da domani potrebbe essere il mio motto, con o senza cuffie.
A me capita di fare la fiction col cellulare. Mentre cammino per il corso, appena vedo i ragazzi usciti dal tunnel che stanno per domandarti se hai niente contro gli ex tossicodipendenti e se hai una libera offerta per la comunità, allora tiro fuori il cellulare e faccio finta di telefonare. Lo so: è brutto, ma funziona.
Io invece, quando gli ex-tossicodipendenti mi chiedono “una firma contro la droga” (così poi, quando hai firmato contro la droga, non puoi rifiutare un’offerta), gli dico che non firmo perché sono favorevole, alla droga. L’ultima volta però si sono un po’ incazzati.
ehhhhhhhhh…..trucchetti noti, non sei il solo orribile
Ultimamente faccio lo stesso anche anche io. Però ho troppa musica da ascoltare per concentrarmi sul resto.
Tutte le principali spie si sono fatte le ossa in questo modo.
Lo faccio tutti i giorni anche io! 😉
Lo faccio anch’io! Però ho scoperto che dallo sguardo si capisce lo stesso se stai ad ascoltare… occorrono cuffie ed occhiali da sole…
…e bisogna pure fingere di tenere il tempo con le dita, questo è il trucco definitivo
è più orribile chi in treno parla di proposito di cose orribili sapendo che tu pensi di essere un orribile individuo che finge di ascoltare la musica per farsi invece i cazzi tuoi!
Io piu’ astutamente ascolto facendo finta di leggere ma o mi ritrovo che pendo verso la fonte o, come nelle piu’ becere gag, leggo il libro alla rovescia.
a me è successo che sul treno, nonostante avessi le cuffiette, un signore abbia voluto raccontarmi dei fatti suoi. chi è più orribile?
io mi metto le cuffiette e poi quando inizio ad ascoltare alzo il volume al massimo, così non sento.
a volte quando mi dimentico le cuffiette…vorrei che mi cadessero le orecchie pur di non sentire.
Sei subdolo.
Allora non sono l’unico! C’è da dire che a volte sono concentrato a leggere e non mi accorgo che finisce la musica, oppure che non ho mai acceso il lettore mp3 dopo aver infilato le cuffie.
evidentemente siamo in tanti!
Finiremo per trovarci in treni pieni di persone con le cuffie nelle orecchie e la musica spenta, tutti in attesa che un altro cominci a parlare…
Non so perchè, ma ho come l’impressione che attraverso questa serie di pezzi sulla persona orribile tu voglia raccontarci qualcosa di diverso da quello che dici.
Non mi dileggio di psicologia ma cosa hanno in comune la lavastoviglie, i gormiti, le infermiere, i calzini dispari ed i viaggi in treno? Forse che ti senti migliore di chi ti sta intorno e che magari ha osato criticare i tuoi comportamenti? O stai cercando delle giustificazioni per non cambiare, tanto tu sei fatto così? Stai forse dicendo alla tua compagna (magari non è più Polli) prendimi tutto così come sono e non lamentarti?
Fai come me, prenditi un’infermiera, sposala e cerca di farla felice.
Bene, ho scoperto di essere una persona orribile.
molto meno peoticamente: quando sono al lavoro tengo le cuffie del telefono, come se fossi impegnata in una ‘conference call’ così i colleghi non mi interrompono…
Alessandro: I pensieri di cui tu dici sono pensierini che vengono anche a me ma al contrario di te non me ne vergogno affatto. Di qualcuno riesco pure ad autoconvincermi che me ne dovrei vantare. Ed ho l’impressione che pure tu ti stia incamminando per questa strada.
Maeandro: i post sulla persona orribile sono post su cose che pensiamo (cose che penso io personalmente o che pensino gli altri) e che ci vergogniamo di pensare, però pensiamo lo stesso. Sono quei pensieri orribili che sono sicuro che vengano anche a te, e mentre li pensi sogghigni dentro te stesso ma mentre te ne vergogni immensamente.
Per me sono ambivalenti, come dicevo si sogghigna e ci si vergogna allo stesso tempo. Poi uno se li segna perché un po’ sì, gli sono piaciuti. 🙂
io lo faccio se le batterie della radio non vanno più o sel’i-pod si scarica, così posso continuare a chiudere gli occhi e far finta di dormire ascoltando musica. Ciò evita di farmi alzare e cedere il posto alle vecchiette sul bus.
io, si, mi sveglio con l’ansia, primo pensiero: non ce la faccio oggi, secondo pensiero no, no, non ce la faccio proprio, terzo: sto perdendo l’ultimo treno del mattino, aaaaaaah! salto direttamente in sella pedalando senza mani occupate da rimmel e brioche lo prendo.
comunque oggi non ce la faccio…
poi due signore si scambian le ricette che al marito son piaciute tanto che poi russava meno sul divano, una bimba con gli occhioni a forma di mondo guarda noi giganti come creature di fiaba, un futuro ingeniere discute dell’eccentricità dell’orbita di un povero elettrone.
io ho le cuffiette ma vi sento e….grazie!
grazie che arrivo al lavoro con il sorriso
ce la faccio
ce la faccio perchè il mondo è tutto bello, a volte
oppure perchè il mondo è già uno schifo,
o perchè il mondo, esageriamo, ha bisogno anche un po’ di me….
però l’importante che ce la faccio!
estraggo le cuffie e accendo il pc.
la mia collega comincia a sbuffare e a passarmi faldoni da archiviare….
ma tanto io ce la faccio!
il segreto del mio successo: cuffiette finte!
like you!
brava Marta, una iniezione di gioia di vivere. mi piace il tuo “ma tanto io ce la faccio” chissà da domani potrebbe essere il mio motto, con o senza cuffie.
lo faccio anche io 😉
Io lo farei come una maniera di risparmiarmi le c@&&@%e che si dicono in giro, come una bolla acustica, ecco. Ma se le senti lo stesso, non vale…
A me capita di fare la fiction col cellulare. Mentre cammino per il corso, appena vedo i ragazzi usciti dal tunnel che stanno per domandarti se hai niente contro gli ex tossicodipendenti e se hai una libera offerta per la comunità, allora tiro fuori il cellulare e faccio finta di telefonare. Lo so: è brutto, ma funziona.
Io invece, quando gli ex-tossicodipendenti mi chiedono “una firma contro la droga” (così poi, quando hai firmato contro la droga, non puoi rifiutare un’offerta), gli dico che non firmo perché sono favorevole, alla droga. L’ultima volta però si sono un po’ incazzati.
Casualmente ho scritto anch’io un post di treni e cuffiette…
ho sempre pensato di farlo…
io a quelli che volevano una firma contro la droga gli ho detto che firmavo solo per protestare perchè è troppo poca e cara… mi han guardata malissimo
Shhhh….lo faccio anche io 😀
sono orribile anch’io