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Sono una persona orribile /27

Quando, a scuola, leggevamo i Promessi Sposi, io adottavo un approccio preciso e metodico: a ogni pagina letta io prendevo la Pritt CollaStick e incollavo la pagina alle precedenti.

23 Comments

  1. puntoepasta

    Non sei una persona orribile, sei un genio!! Non è da tutti arrivare a questo, complimenti.

  2. Dalailaps

    io facevo una cosa simile con il libro di storia.
    Usavo col scotch biadesivo per attaccare le pagine, alternando l’angolo in bassso e quello in alto.
    Quando aprivo il libro sembrava un ventaglio. 🙂

  3. Amauroto

    Io non lo facevo apposta, ma generalmente ci mangiavo su robe incollative come yogurt cioccolato pasta al forno, e le pagine, di conseguenza, si incollavano inesorabilmente, sia quelle già lette, sia quelle qncora da leggere…

  4. cq

    è un metodo per evitare di utilizzare il segnalibro, e meno distruttivo della classica “orecchietta”. ma io sono una feticista del libro intonso, contrariamente a te, infatti questo post mi ha fatto mancare il respiro.

  5. Mix

    E infine incollarlo al banco, come monito.

  6. Lele

    tsè… vergognoso per un neo-editore!

  7. thilick

    Io sottolineavo. Non so ancora bene perché.

  8. thilick

    comunque adoro questa rubrica

  9. B

    Appesantire il passato è da stolti, più che da orribili. E poi quanta colla c’è voluta? Fatica e soldi sprecati per inseguire un capriccio momentaneo. Te ne sei mai pentito?
    Rovinare così le cose che i tuoi genitori ci avevano speso soldi e speranze… Getta una luce di giovane ingrato su di te, tutto ciò, oh Alessandro.

  10. transit

    mi compro un libro su di un gruppo musicale degli anni ’60- ’70 e ne parlo con un collega a cui piaceva quel gruppo e le cui canzoni lui e altri amici suoi cantano quando si riuniscono in gruppo nelle loro case o in qualche locale in cui organizzano serate.

    beh, lui è uno a cui piace citare frasi latine e allo stesso tempo e ingollarsi ore di straorinario lavorato, semmia raddoppiando il turno. e ne farebbe più di quelle che gli lasciano lavorare.

    gli piace anche parlare di Leopardi e del pessimismo coscmico e tutto quanto, ma quando gli dissi a distanza di tempo che insieme al quotidiano la Repubblica era in vendita col quotidiano un libro del grande poeta scartellato, detto anche ‘0 ranavuottolo, ma lui fece orecchie da mercante.

    e ha avuto lo stesso atteggiamento, quando gli ho detto che ho comprato il libro di Pietro Citati, LEOPARDI. alla fine non ha comprato nessuno dei due libri.

    avrei anche potuto imprestarglieli, ma vi ho rinunciato.

    quando una sera portai il libro su quel gruppo musicale che a lui piacevano sempre, vedendolo disse:
    Posso leggerlo?
    Certo, risposi.

    avrei potuto rifare la stessa cosa con gli altri due libri.
    invece, quando vidi come trattava quel libro, rimasi infastidito e scontento.

    mentre leggeva il libro,stavamo seduti l’uno di fronte all’altro e quando si interrompeva perchè aveva compiti da svolgere con i nostri utenti, piegava la pagina quasi a metà e richiudeva il libro. e questo accadde alemno cinque volte.

    caspita poteva anche frapporre un foglietto strappatto o una penna o girarlo sottosopra, invce no, piegava le pagine in maniera grossolana, nemmeno con un piccolo triangolino in alto.

    fu in quel momento che decisi che mai più avrebbe avuto in prestito un libro dalle mie mani.

    chissà se coloro che lavorano le ore di straordinario fanno la stessa cosa del collega, che tra l’altro nel lavoro è preparato, preciso e scrupoloso.

    ecco, penso che comprarsi dei libri e avere una propria libreria sia bello, intersante e stimilante.

    se dovessi scegliere tra incollarre le pagine e le orechiette cartacee preferirei azzeccarle con il vinavil o con il sugo di una braciola o una frittata di spaghetti. preferisco più farci l’amore con i libri, pittosto che ferirli a morte.

    almeno posso dire che insieme ai miei libri ho vissuto un periodo intenso, anche se burrascosamento azzeccoso, culinario e pieno di macchie d’olio che ogni tanto dovevo asciugare. ah, capitava pure che il mio amore di quel periodo tra le pagine lasciava una margherita(da non confondere con margarita, anche se lì ci son fiori bianchi e azzurri e rossi bellissimi) o una rosa.

    ecco, adesso devo buttare la pasta. c’è il sugo della pizzaiola di ieri sera.

  11. Mix

    bisogna trovare in fretta l’equivalente di questa operazione con i libri elettronici

  12. alberto

    Faccio fatica a crederci.

  13. Alessandro

    Quale capriccio momentaneo! Mi ci son voluti due anni di lavoro costante! E poi immagina quale attenzione devi prestare per leggere qualcosa che sai che non potrai leggere mai più: fa riflettere sulla caducità delle cose, a pensarci.

  14. cq

    vedi l’ignoranza alle volte. manco a farlo apposta ho utilizzato il termine “intonso” per riferirmi erroneamente ad un libro mantenuto in buone condizioni e invece mi sa che i libri “intonsi” piacciono più a te…visto che incolli le pagine restituendogli la forma originale pre-rifilatura.
    vabbè, svarione mentale personale. mi bacchetto da sola prima che arrivi poggi.bonsi

  15. lo scorfano

    Fa riflettere sulla collosità delle cose.

  16. H2O2

    E poi come le scollavi?

  17. marchino

    come comprare un libro in formato elettronico e poi disdire il contratto di fornitura della corrente
    🙂

  18. Mr. Tambourine

    È preoccupante, ma concordo sia col tuo post che col tuo commento sulla caducità.
    Sistàcco medautùnno, sugliàl berilefòglie.

  19. laperfidanera

    Avessi potuto fare a modo mio, io, dopo averne letto due o tre pagine lo avrei incollato tutto I Promessi Sposi, per non dover proseguire a leggerlo. Raramente si trova un’opera peggiore.

  20. poggi.bonsi

    insomma un vandalo

  21. phoebe

    Hai ragione, sei una persona orribile. Mi vengono i brividi al solo pensiero che tu abbia trattato un libro così.
    Assassino.
    Corro a chiamare Grissom, ecco.

  22. Mr. Tambourine

    Scusa, fammi capire: fai l’editore da poco e hai pubblicato Paolo Nori?
    Sei partito col botto, eh.
    Grande Paolone.

  23. B.M.

    Quando ho letto questa non riuscivo più a smettè di ridè!! Eheheh!

    B.M.

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