Dicon che dei blogger, son andati a una cena, e poi son usciti, si son dimenticati di pagare.
Mi è venuto in mente che anche Mastella, una volta, è venuto a cena dalle mie parti, e si è dimenticato di pagare.
Dicon che dei blogger, son andati a un incontro della Microsoft, si son fregati una copia di Windows Vista Ultimate.
(Che poi, dico io, non è buono neanche come soprammobile)
Detto questo, Polli ha fatto i budini, e ieri sera mi ha sgridato, perché, non visto, ne ho mangiato uno dopo pranzo e uno dopo cena.
Dove andremo a finire?
è un blues, vero?
Andremo a fine dal dietologo, se non la smetti. (Vista la deriva culinaria di questo blog, l’incomprensibile titolo del libro dei fincipit acquista finalmente un senso…)
Attenzione a FEEDarsi dei blogger!
Concordo con il commento di paolo beneforti, anche se pare piuttosto un country blues; lo vedrei bene sulle note di Alberta, suonata dalle sapienti mani di Eric Clapton.
Nel video immagino un pellicano che ancheggia a ritmo sul lungomare. Il nome del gruppo potrebbe essere “Alex Littlegood and his kitchen’s paranoid visions”.
Magari il pellicano a fine video vomita del pesce sulla banchina, perchè no?
io lo so dove andremo a finire
ma non li aveva preparati per te?
che budino? fuori la ricetta, cribbio… (o erano in bustina?)
Beh, i budini liofilizzati marca In3Pdo (un nome che è roba da fini enigmisti, tipo Stark), gusti cacao-rum, cacao-amaretto e cacao-mandorla (a seconda degli aromi artificiali), sono a mio parere goduriosi. Basta aggiungere latte, mettere sul fuoco e mescolare fino alla paralisi del braccio.
signora mia, chi lo sa, se andiamo avanti di questo passo…
io, tra vista e il budino, non avrei nemmeno un’esitazione, eh.
Ohi ohi ohi, mi ha graffiato pure il gatto!!
dicono dicono. sopratutto in tivù