Vorrei fare una provocazione: tutte le volte che ascolto delle trasmissioni alla radio dove ci sono gli interventi degli ascoltatori, c’è sempre uno che a un certo punto dice: Vorrei fare una provocazione.
Io m’immagino la gente che ascolta la radio, gli viene in mente un’idea geniale, alza il telefono, telefona, parla con la redazione, si prenota, poi aspetta col cuore in gola il suo turno per fare la sua provocazione, e poi dice una cosa così normale, una cosa così banale, che io non so, mi vien sempre da dire Siamo gente intrepida.
Comunque, vorrei fare una provocazione, sei per sei trentasei, sei per otto quarantotto.
Siamo gente intrepida.
Provocazione per provocazione: io per io quanto fa?
Vedo che hai evitato sei per sette. Bene. Mai dare esplicitamente tutte le risposte (scusa la provocazione).
Poi ci sono quelli che esordiscono con “Saro’ brevissimo perchè so che il tempo stringe” e poi parlano per un quarto d’ora senza nemmeno fare la domanda.
Sei per otto quarantotto asinocotto E’ una provocazione.
;-*
2+2=5
Non hai mai pensato di vendere il tuo blog????? (Non a me…..non mi posso permettere neanche un centesimo di BLOG…..)
http://bizinformation.org/it/www.eiochemipensavo.diludovico.it
Ciao
MIKI
ci sono anche quelli che cominciano con “non sono d’accordo” e poi invece ripetono tutto quello che avevano detto gli altri.
Non è questione di intrepidezza. “Voglio fare una provocazione” significa “l’idea che ho non sta in piedi/è ignobile, ma ci sono affezionato, fatemela dire.”
Dimenticavo: “6 Xseo? trentaseo.” (Qui la provocazione sta tutta nel taglio ‘ggiovane della grafia, che rinnova il trito calembour).
Hai ragione Alessandro. E’ come per i commenti. Che se uno dice Adesso commento anch’io e poi si vede scritto qui da te capisce che il mondo ne faceva anche a meno del suo commento e che le giornate della gente erano belle lo stesso, magari, e anche le tue. Però 1 x 0 fa sempre 0 e allora io mi sono detta che se tu sei 1 e noi siamo zero alla fine diventi zero anche tu e così chiudi. No non devi chiudere, no, no. Allora noi da intrepidi ti commentiamo, così esisti.
Occhio per occhio: sessantaquacchio
sei per sei trentasei è una provocazione bella e buona: ne discuterò con il mio ufficio legale ma non escludo azioni volte a tutelare i miei interessi in ogni sede giudiziaria.
non sempre 1+1 fa 2 (piacere, volevo fare una provocazione).
Voglio fare una provocazione: non ci sarebbimo più le tabelline di un tempo.
E nemmeno i condizionali
Alessandro, cerchi di provocarmi??
Mi sembra ridicolo lasciare post imitando lo stile dell’autore
Ti meriti un: complimenti per il programma!
Chiocciola Solo lettore: Benvenuto nella rete senza il “solo”! Chi é l’Autore? Che cosa é Ridicolo? Che cosa si Lascia, e dove, perchè “qui” dove sarebbe? Che cosa é lo Stile. Ti nomino Opinionista Provocatore Educato. Bello però, sei stato bravo. Alessandro è l’autore del blog e dei post (qualche volta gli amici lo aiutano quando gli sa fatica scrivere). Io ad esempio lo leggo e lo commento, e lo commento come mi pare e Alessandro può cancellarmi come gli pare. Sentirmi ridicola per me é un percorso di vita, esserlo ancora più difficile, e qui ci proviamo e ci riusciamo benissimo tutti, secondo me. Mi sembra che possa riuscirsi anche tu. E’ facile, vedrai. E poi é un posto libero: imitare la libertà non fa mai male. Ciao.
E quelli che cominciano con “Non per dire, eh!?, ma…”.
E allora che lo dici a fare?
@B, secondo me Solo lettore è una persona intrepida, ha fatto una bella provocazione 😉
@solo lettore: Come commenta l’Autore il ripetere due volte la stessa provocazione mi ha messo in confusione.
Comunque nonostante il plagio talvolta i commenti sono bellissimi e portano a percorsi e sviluppi che credo nessuno nemmeno l’Autore potrebbe immaginare. In fondo questo è la ragione per cui leggo, commento e mi diverte questo blog.
Leggo con piacere “e io che mi pensavo”. Di tanto in tanto do un’occhiata ai commenti.
Molti, non tutti, pur essendo spiritosi e intelligenti, sono scritti imitando lo stile dell’autore. Sarebbe più piacevole leggerli se fossero originali anche nello stile. Per fare una provocazione, è come sentire un commento di Capezzone dopo una dichiarazione di Berlusconi.
Ma è un’opinione personale, non voglio offendere nessuno.
Oro torno tra i lettori che non commentano, come i radio ascoltatori che non chiamano per fare i complimenti per la trasmissione.
Già che ci sono saluto tutti quelli che mi conoscono 🙂
Io pensavo fosse una provocazione, poi ho visto che l’ha messo anche nel post precedente, quindi o era una doppia provocazione, oppure non so. non ho capito se la doppia provocazione si annulla o no.
B. hai ragione, questo blog esiste soltanto in funzione di qualcuno che lo legga. Se nessuno lo leggesse non esisterebbe, se tutti smettessero di leggerlo, scrivere cosette su un’agendina sarebbe la stessa cosa, anche se non sarebbe la stessa cosa.
Solo lettore, a me del Capezzone non me lo aveva mai dato nessuno, ma penso ad Alessandro che sarebbe Berlusconi e me la rido ancora di più. Resta con noi, dai! Resta, dai. Leggi e commenta, anche perchè secondo me chi legge assiduamente, desidera sempre commentare, prima o poi. E’ un’opinione personale, mi consenta.
C’è da dire che fare una provocazione in un post che parla di provocazione è banale, non è nemmeno provocazione. Invece, postando la stessa cosa anche nel post precedente… eh, questa si, che è una bella provocazione. Intrepida, sì.
@B certo che resto, dove vuoi che vada? O pensi che l’audience delle radio si riduca a coloro che chiamano in trasmissione?!
Effettivamente con Capezzone ci sono andato giù pesante e me ne scuso.
A proposito del commentare, se iniziassi a farlo si porrebbe il problema del nome. Dovrei cambiarlo in “lettore che a volte commenta” o “ex solo lettore” o “solo lettore che desidera commentare prima o poi”.
Anche se, a pensarci bene, siamo nel paese che vota Berlusconi, quindi col mio nome posso scrivere migliaia di commenti. Comunista chi protesta.
@ Alessandro dimettiti, così stai meglio e rendi anche un favore al paese che ami.
in effetti anche l’Autore scrive i post per vedere cosa ne esce nei commenti, e controlla spesso il cellulare, se è in giro, o il computer, se è in ufficio, per vedere se ci son dei commenti che gli ribaltano il significato dalla sedia.
“l’Autore” mi fa molto ridere, sia detto per inciso.
La roba che io sarei Berlusconi mi fa uscire di testa. Non ci avevo pensato, grazie a solo lettore e grazie a B per avermelo fatto notare.
Comunque l’Italia è il paese che amo.
io preferisco i commenti di Fede dopo i discorsi di Berlusconi. mi mettono allegria. vorrei averla io la fede di Fede.
“talvolta i commenti sono bellissimi e portano a percorsi e sviluppi che credo nessuno nemmeno l’Autore potrebbe immaginare. In fondo questo è la ragione per cui leggo, commento e mi diverte questo blog”.
Sono d´accordisssimo.
Per quello che riguarda l´essere intrepidi, penso che per certi ascoltatori basti il gesto di aver chiamato la redazione e parlare al microfono…si sentono intrepidi così.
C’è tutto un mondo intorno, anche intorno ai post. Se posso “giocare” direi: aggiungi un post a tavola che c’è un commento in più. I commenti (io penzo) aggiungono al post un valore aggiunto. E’ un modo per ritrovarsi, a volte, simili (non imitattori), a volte, diversamente provocatori. Per questa volta non do i numeri…
io ascolto soprattutto radio subasio… nessuna provocazione lì… solo tante sdolcinatezze…
‘…e la volevo dedihare a tutti quelli he mi vogliano bene!’
…è un po’ come dire che non ci sono più le mezze stagioni. E’ una provocazione bella e buona, e prima o poi l’anno ci si rivolterà contro, ne sono certo. Buona implosione cosmica a tutti, io vado a mettere un po’ di antigelo nelle narici, per evitare che mi si congeli il naso!
Salve sono Provoca Zione, volevo sapere …con le tabelline come va ?
Riguardo il post di papè (19.10.09) sono concordo nel desiderare la fede…ma non di Fede.
La fede che mi basterebbe è la mora del bancone al Dispiu’.
Quella è la morosa mora del basty?
Ah sì?ma il basty non sta con la lucy la figlia del barbiere?
Boh,quella l’ho vista con massy, filtravano davanti la palestra dell’ale.
Ah beh affari loro. A me piace piace un casino la fede del Dispiu’…ma hai visto che bocce che c’ha?
Cazzo! e chi non l’ha viste!
ps- se ho scritto “bocce” e poi “cazzo” era giusto per provocazione
ma anche tu senti radio 24 la sera? è per i radioascoltatori di cruciani? ci pensavo ieri sera a questa cosa…
Le domande alla radio, come nelle università o nelle scuole, le fanno solamente le persone che vogliono dimostrare la loro saccente preparazione in materia di ripetizione di concetti scontati e già espressi cinque minuti prima dall’ospite d’onore. Fare una provocazione è politically correct. Fare provocazioni-politically correct significa fare piattenonprovocazioni. Chiamasi slinguazzata di rito (nelle sue due varianti: slinguazzata all’ospite con tantodicomplimentiperltrasmissione! Slinguazzata autocelebrativa, con tanto di complimenti per se stessi).
peter_conlaminuscola perchè non provi al Gs?Mi sa che Fede, la mora del Dispiù, è dell’altra parrocchia…