Marziale – Liber I, CX
Scribere me quereris, Velox, epigrammata longa.
Ipse nihil scribis: tu breviora facis.
Trad.:
A Veloce, che critica il poeta
Tu lamenti, o Veloce, ch’io scriva epigrammi lunghi.
Tu che non scrivi niente li scrivi più brevi di sicuro.
(un grazie a Regulus21, che lo ha inserito a margine del post sui post lunghi)
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Ah Marziale.Che eterna meraviglia!
Fate i bravi
siate brevi
usate la sintesi
così eviterete
di andare in analisi.
Siete incantevoli!
Epigrammatica sintetica odierna:
A TizioCaio, che non ci è piaciuto un mio post
Ma vaffanculo.
Visto che a volte serve pure LagazzettadelmezzoGGiorno? 😀
marziale,
poeta gaio
ma di nome
guerrafondaio
(ciao giancarlo!)
fior d’animàtrix
sul scriver corto piuttosto che lungo
ci si pensa dai tempi dell’archeoptèrix
fior di caviale
“piuttosto che niente… meglio piuttosto!”
così pensava financo Marziale?
fior di sonetti*
se dei genesis tu parli caro vic
a quel paese stanno belli stretti
*(no, non è di sonetti, ma è lui, l’indiscusso riscopritore dello stornello, eh)
regulus21: e in effetti, questa cosa è del tutto inaspettata 😀
fior di questione
e bravo bravo regulus ventuno
che alfine ci trovò la citazione
i testi lunghi non li legge nessuno.
i preti, che la sanno lunga,
da sempre adoprano il breviario
(scriver corto, scriver maltese…)
Breviario: scorciatoia per il Paradiso.
Ce n’era un’altra di citazione adatta… è da stamane che ci penso, ma il galòp mi distrae. Appena “mi viene” te la dico :-*
Grande!! Dovrei citarla sul mio blog, altrochè! 😀
placida siam qui che aspettiamo, eh!
ilaluna, ma hai imparato l’uso degli accenti da personalitàconfusa? 🙂
scrivere è una lunga pisciata intermittente. infatti, tra un appunto e l’altro, mangi, cammini, lavori, chiavi, sorridi, t’attesti e via discorrendo e compagnia cantando e vattelappesca.