Sono a Rubiera, un posto bellissimo in provincia di Reggio Emilia che conoscevo soltanto grazie all’opera numero 52 delle Opere complete di Learco Pignagnoli, che dice:
Avrete di sicuro sentito parlare di quel tipo di Rubiera che un pomeriggio è venuto fuori dalla sua fabbrica e gli hanno tirato due fucilate. Be’, a sparargli è stato mio zio.
“bellossimo” era voluto?
No. Grazie.
in questo giorno così freddo e amaro, pensare a Rubiera mi mette di buon uomore. Anche se non ci sono mai stato, ne ho sentito parlare solo per la storia del tizio della fabbrica e della fucilata
C’è anche una canzone di Ligabue che si chiama “Rubiera blues”, con interpreti quantomeno… Inusuali, ma rappresentativi 🙂
ah, la diversità di punti di vista: checchè dica ligabue a rubiera non c’è una cippa di niente! XD
Johnconnor, l’hai sentita la canzone? 😉
si potrebbe aggiungere che non lontano da Rubiera c’è il fiume Secchia con le sue casse di espansione, che vabbè sono Modena, ma anche Rubiera come paese di confine secondo me, senza che nessuno a Rubiera o Reggio nell’Emilia se la prenda, io penso che sia un po’ modenese, Rubiera
C’è anche la celebre Acciaieria di Rubiera
Io invece lo conosco per una canzone del Liga “Rane a Rubiera blues”. Una canzone molto brutta a dir la verità…
A rubiera conosco una. Una che lavora nel tetrapak. Ma non so di preciso di che strato si occupi. So che corre, nuota, va in bici. Proprio come il tetrapak