Mi è capitato ultimamente di essere ospite in una casa da dove si vede in lontananza il deposito dei bus. Una mattina mi son svegliato presto e son andato a leggere sul balcone e vedevo gli autisti dei bus che cominciavano a lavorare, salivano sui bus, li mettevano in moto, scaldavano il motore, e poi partivano. Uno si era fermato lì, nel cortile del deposito dei bus, non vedevo bene ma ho pensato che si fosse fermato per fare il pieno di gasolio. Dev’essere dura, ricordarsi di fare il pieno, per un autista dei bus, ricordarsi di non partire in riserva, che poi magari durante la giornata non c’è mica la possibilità di tornare al deposito per far gasolio. Chissà cosa succede se si accorgono che sta per finire il gasolio. Chissà che ansia.
Una volta, durante un viaggio in Unione sovietica, un bus, abbiamo dovuto spingerlo.
E invece secondo me stanno benissimo, anzi, facendo il pieno di svariati litri di gasolio senza doverlo pagare, eliminano il senso di frustrazione che hanno, come tanti, di non poterlo fare alla propria auto, per il notevole costo, per questo alle aree di servizio, si vedono tante persone che mettono solo 10 € di benzina.
La stessa cosa per chi ha la macchina aziendale, perciò :
autista di bus e automuniti aziendali = categorie privilegiate.
Se poi pensiamo che si fregano anche un po di carburante per le loro auto……. ma questa è un’altra storia.
Bentornati dalle ferie a tutti e buon lavoro.
ma quando gli si ferma il bus vanno ai distributori e mettono gasolio, no?!
hai visto se gli davano anche i bollini della raccolta punti?
.. e il bus in questione era partito da quel deposito? Urgh -_-‘
Ogni tanto capitava quello che è successo a te, in Unione Sovietica. La chiamavano ginnastica di Stato.
Io ne ho spinto uno in Tunisia..
a me è successo che durante una corsa il bus andasse in riserva… l’autista (un pazzoide) ha dirottato il bus per tornare al deposito a fare il pieno… e dopo almeno una decina di minuti è tornato sul percorso della linea… con piena incazzatura di tutti i passeggeri!
Preciso che quelli che si spingono si chiamano pushman.
ahaha.
…
ah.
Alessandro, va tutto bene tranne che per una cosa: il singolare “pulma” al plurale non fa mica “i bus”, fa “i pulmi”
In Iran ci capitò di dover far partire il nostro pullman a spinta
mah… secondo me se la passano peggio i piloti di aerei.
@essere disgustoso: và che però è poi difficile spingere un aereo. Specialmente se è in aria.
A Genova vanno a prendere l’autobu alla fermata degli autobi.
Effettivamente sì, solo che io ultimamente (sarà tipo un mese e qualcosa) i post li scrivo col cellulare, e trovato il titolo mi pesava correggere tutto il post. In ogni caso, sì, confermo: Pulma al plurale fa Pulmi, proprio come Camio al plurale fa Cami.
Il fulmicotonato che ha spinto il pulma in tunisia dev’essere forzutissimo. Oltretutto a parte la distanza c’è anche il mare.
con la neve o no? spingerlo sulla neve forse era più faticoso.
una volta che era nevicato tanto, ma tanto davvero che non ripartiva più dal semaforo, l’autista ci aveva detto di spingere. eravamo in tre e ci abbiamo provato, ma poi l’abbiamo salutato e siamo andati a piedi. davanti a scuola, gli altri compagni di classe ci hanno detto che con tutta quella neve non si riusciva ad arrivare a scuola e allora siamo tornati a casa.