Prove tecniche di commistione di pubblico e privato in un blog che della commistione tra pubblico e privato ha fatto uno dei suoi vanti ma che non si era mai spinto così avanti.
La commistione e’ riuscita benerrimo.
E anche l’idea di usarlo in tal senso non e’ male: mi eviterebbe la palla del “epperche’? che c’hai da fare?” che mi costringe sempre a fare il cirque du soleil con le scuse…
Eh no, eh no, qui bisogna garantire il diritto di replica, alla mamma di Eio serve un blog per rispondere a tono, ecco.
Propongo anche un titolo: “e lui che si pensava che le mamme dei blogger non avessero il blog a fiorellini (loro sì)”.
Questa casa non è un albergo, questa cucina non è un ristorante…adesso siamo al punto che tutti devono sapere se vieni a pranzo…e i tuoi amici, che in questa democrazia tutti vogliono dire la loro, me li presenti? Già che ci siamo, le camicie stirate quando vieni a prendertele? (dal blog ” E IO CHE MI PENSAVO CHE FARE LA MAMMA ERANO TUTTI FIORELLINI, A PARTE L’ETA’ DELL’ADOLESCENZA”)
sono la mamma di eio. ancora non mi sono ripresa dalla delusione.
oggi sono andata dalla pettinatrice,
ho tagliato le ortensie in giardino,
ho scelto il vestito giusto
e adesso alle 21.50 apprendo la triste notizia.
meno male che non ho iniziato a cucinare. domattina dormirò fino quando in sole non entrerà in camera.
scherzo, è sempre un piacere. sarà per il prossimo sabato.
ciao a tutti.
ah: volevo dire che il commentatore che si è firmato “la mamma” poco sopra non è mia mamma, trattasi invece di Edgardo La Mamma, famigerato truffatore già segnalato all’Interpol.
Prove tecniche di commistione di pubblico e privato in un commento che della commistione tra pubblico e privato non gliene frega niente ma che non si era mai spinto così avanti.
Eio, ha chiamato tua mamma dice: una bocca in meno.
Ciao pic… Bhe la mia educazione mi impone di non scrivere “per lungo” l’appellativo che avrebbe dovuto farti capire chi ti sta scrivendo..
Sono in Germania, piove, guardo i monitor della sala stampa un pò annoiato e l’unica luce è rappresentata dalle foto della vacanza in Namibia.. ormai ricordo lontano. Ciau belo, a presto!
E forse neanche a cena….
povera mamma di eio, cosa le tocca leggere 😀
Cavolo, dal titolo così impegnativo m’aspettavo una lunga dissertazione…
Ti stai LinaWerthmullerizzando nei titoli, eh? ;-*
Anche io ci ho pensato di farlo con mia mamma. Non di non andare a pranzo, dico, di dirglielo tramite il blog, dico.
anch’io vado il sabato a pranzo, ma non da tua mamma…
La commistione e’ riuscita benerrimo.
E anche l’idea di usarlo in tal senso non e’ male: mi eviterebbe la palla del “epperche’? che c’hai da fare?” che mi costringe sempre a fare il cirque du soleil con le scuse…
Eìo, eccome se lo so…;-) Ti regalerò un paio d’occhiali a occhi-di-gatto tempestati di strass (per werthmullerizzarti meglio ;-D
W eìo!
mamma, neanch’io vengo a pranzo domani.
(Eio, ci pensi tu a dirglielo, vero?)
no a cena non ci vado mai 🙂
vado solo il sabato a pranzo. solo che domani non ce la faccio 🙂
Ti denuncio per uso superfluo di spazio sul mio feed reader! sappilo…
@eio: Però se cucina bene ti sostituisco,insomma faccio il magnapanchinaro.
secondo me mia mamma sarebbe lieta di avere marchino a pranzo, anzi, direi che lo farebbe persino cucinare 🙂
placida: ho queste fasi, son fatto così, lo sai bene 🙂
Eh no, eh no, qui bisogna garantire il diritto di replica, alla mamma di Eio serve un blog per rispondere a tono, ecco.
Propongo anche un titolo: “e lui che si pensava che le mamme dei blogger non avessero il blog a fiorellini (loro sì)”.
vai tranquillo che se tutte le mamme son uguali anche la tua un giro di qua lo fa 😉
contaci, se mai capitassi dalle tue parti ti farò un fischio, mi porterò dietro il grembiule e il mestolo… e una bottiglia di quello buono
Questa casa non è un albergo, questa cucina non è un ristorante…adesso siamo al punto che tutti devono sapere se vieni a pranzo…e i tuoi amici, che in questa democrazia tutti vogliono dire la loro, me li presenti? Già che ci siamo, le camicie stirate quando vieni a prendertele? (dal blog ” E IO CHE MI PENSAVO CHE FARE LA MAMMA ERANO TUTTI FIORELLINI, A PARTE L’ETA’ DELL’ADOLESCENZA”)
il titolo era troppo lungo, non ho fatto in tempo a leggere il post.
(certo che invece di perder tempo sul computer potresti anche avvertire quando non torni per pranzo)
Mmm…Se t’invito io a pranzo ci vieni? Ti faccio il riso, patate e cozze e i bocconotti con la pasta di mandorle 😉
Vabbè, ti faccio le orecchiette con le cime di rapa…:P
🙂
sono la mamma di eio. ancora non mi sono ripresa dalla delusione.
oggi sono andata dalla pettinatrice,
ho tagliato le ortensie in giardino,
ho scelto il vestito giusto
e adesso alle 21.50 apprendo la triste notizia.
meno male che non ho iniziato a cucinare. domattina dormirò fino quando in sole non entrerà in camera.
scherzo, è sempre un piacere. sarà per il prossimo sabato.
ciao a tutti.
no non mi piacciono le cozze 🙂
ah: volevo dire che il commentatore che si è firmato “la mamma” poco sopra non è mia mamma, trattasi invece di Edgardo La Mamma, famigerato truffatore già segnalato all’Interpol.
va bene allora, ma non domani, che ci ho da fare 🙂
🙂
se qualcuno di voi passa dalle mie parti,anche senza vino e viveri, sarà sempre ben accolto. una fetta di salame c’è quasi sempre.
Prove tecniche di commistione di pubblico e privato in un commento che della commistione tra pubblico e privato non gliene frega niente ma che non si era mai spinto così avanti.
Eio, ha chiamato tua mamma dice: una bocca in meno.
la privacy.
si sa più nemmeno cos’è, al giorno d’oggi.
(ah, mamma -dico a mia mamma, eh- domani non torno per pranzo: m’hanno beccato un’altra volta)
Lina Wertmüller sarà fiera di te… ;D
Ciao pic… Bhe la mia educazione mi impone di non scrivere “per lungo” l’appellativo che avrebbe dovuto farti capire chi ti sta scrivendo..
Sono in Germania, piove, guardo i monitor della sala stampa un pò annoiato e l’unica luce è rappresentata dalle foto della vacanza in Namibia.. ormai ricordo lontano. Ciau belo, a presto!
Uno dei pochissimi casi di titolo più lungo del post.
Clap clap clap.