Venerdì è nevicato davvero tanto.
Sabato mattina, decido di andare da mia mamma, in campagna, per toglierle la neve.
Prendo la mia DeFlorean e arrivo al paesello.
Senza luce. Senz’acqua. Senza telefono.
Mentre spalo, mia mamma mette un po’ di neve in una pentola per fare la pasta.
Ci facciamo anche il caffè, con la neve.
Mi viene un’illuminazione.
Siamo nel 1855.
Che non è quello di Ritorno al futuro III.
Più tipo albero degli zoccoli.
proprio proprio 1855? nell’56 o nell’54 c’erano grandi infrastrutture sabaude?
hai buttato un po’ di neve in salotto, accanto al divano, per avere le birre gelate?
C’era il Clemente che passeggiava fra la neve, allora…
ehi, la deflorean ha un link che non mantiene le promesse!
sì, avevo notato la brillante zeppa 😉
e pensare che il Dottor Marrone si dispiaceva di non potersene permettere una migliore!
Paolo: nel 56 o nel 54 non ci avrei trovato il Dottor Marrone!
Placida: oddìo, meno male che non l’ho incrociato. nel mio libro di storia era menzionato una volta sola, e da quel che c’era scritto il suo nomen non era affatto omen!
QuasiBlu: la mia è deFlorean perché è scassata…
QuasiBlu. ora ho capito. corretto. dovevo aver schiacciato la ù invece dell’invio 🙂
Ma quanto era fiKa la delorean? 🙂
brillante uh? 😉
il Dottor Marrone poi si è accontentato di un trenino 😉
Grazie, grazie per l’augurio. Nella sfiga son sempre fortunata…sembra che di pterigio non si muoia, o, perlomeno, non ancora…
volevo lasciarti un saluto e le scuse per non essere passato per tutta la settimana…
ho recuperato stasera… bello l’albero degli zoccoli!
Cavolo!! Nel 1855 era ancora vivo Baudelaire! Cerro che potevi fare una capatina in Francia, farti fare un autografo e poi spedirmelo!!! 😀
spalare la neve è una fatica che trovo addirittura divertente
Ila: figurati che ogni tanto arriva qualcuno cercando ‘Poeta Bodler’, è proprio vero che non c’è mai fine.
POg: scusato, visto che non hai visitato neanche te stesso 😉
Yzma: dipende… 😉
Zelda: ci son cose peggiori