un blog che parla di niente

Poesia della Szymborska

E comunque io,
dopo quella sera,
la Szymborska,
non la posso più bere.

(oggi E io che mi pensavo compie otto anni, grazie a tutti)

11 Comments

  1. Popinga

    La Szymborska è la mia preferita (ghiacciata e liscia). Naturalmente, come per tutti i poeti, troppa fa venire il mal di testa, ma allora devi prendertela con te, non la Szymborska.

  2. WonderDida

    Eh ma allora puoi anche fartene un goccetto, per festeggiare, no?

  3. 0comments

    yasu chronia polla!

  4. anna

    Complimenti per la blogresistenza. Non farti mancare al tuo pubblico: soprattutto non farlo per la Szymborska.

  5. abel

    I’m so proud of you..

  6. cq

    altri dieci e sei maggiorenne.

  7. Samuele

    Beh… Auguri! 😉

  8. farfallina

    hai superato il periodo del co-co-co, adesso ti aspettano 8 anni a tempo determinato. AUGURI

  9. Frator

    Troppo forte la Szymborska!!!! Auguri anche per aver superato la crisi del settimo anno!!!!

  10. cacioman

    T’affarferei un gniffo

  11. Transit

    Szymborska prosit.

    Buon Natale a chi viene da lontano.
    E a quelli della di terra nostra.

    Buona Natale ai non credenti o atei.
    E a quelli che non commentano mai.

    Buon Natale a chi si lascia cadere
    mani, dita e silenzio in grembo.

    Buon Natale ai poeti vecchi e nuovi.
    E a quelli sparsi nell’universo.

    Buon Natale al poeta Alda Merini.
    E a quelle che non sanno di esserlo.

    Buon Natale alle donne uccise
    da mariti e fidanzati. – Così imparano

    a stare al loro posto e a non provocare-,
    ha scritto don Piero, il prete giustiziere.

    Buon Natale alle parole degli ultimi.
    E a quelli che non aspettano.

    Buon Natale alle frasi d’amore mai dette.
    E quelle sconfinate di luce.

    Buon Natale alla voce dimenticati.
    E a carezze, sospiri e voli ai ceppi.

    Buon Natale agli amori degli occhi.
    E a quelli di fuoco, lava e lapilli.

    Buon Natale a te che non hai gli occhi.
    E a te che stai morendo.

    Buon Natale al sole che riscalda.
    E alla pioggia che ride sovente.

    Buon Natale ai bambini orfani.
    E al freddo nelle ossa.

    Buon Natale a quell’uomo ragazzo.
    Alla ricerca disperata dell’amore.

    Buon Natale a chi deve affacciarsi
    e aspettare. E sperare la bontà.

    Buon Natale a chi a Natale non c’è.
    E piange di nascosto nostalgia.

    Buon Natale a chi nascendo è perso.
    E dimenticato, perché invisibile.

    Buon Natale a me così disperato.
    E a chi non mi ha mai conosciuto.

    Ciao. Arrivederci. Addio.
    E buon Natale.

    Post Scriptum:
    Togli le due parole iniziali e mettine
    almeno una che colpisca non tanto

    al bersaglio grosso … ma sottopelle;
    per quanto mi riguarda, provo a
    mettere vita, per cui avremo:

    Vita al sole che scalda.
    E alla pioggia che sovente ride.

    Vita ai bambini orfani.
    E al freddo nelle ossa.

    Vita a chi non c’è.
    E piange di nascosto nostalgia.

    Vita al papa che calza scarpe griffate.
    E grazia il cameriere che mesceva

    vino pregiato, invecchiato per decenni,
    in botti di rovere.

    Vita ai bambini orfani,senza gambe
    o braccia o amore. E senza pane.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2024 e io che mi pensavo

Theme by Anders NorenUp ↑