Quando vai in vacanza, anche se ci vai soltanto due giorni, prima o dopo torni, e se ci vai soltanto due giorni torni molto prima di quelli che in vacanza ci sono stati di più, è così, è logica, e non c’è niente da spiegare, e però quando torni, al di là del tempo che ci sei stato, un po’ sei triste ma un po’ sei anche contento: di tornare a casa tua, di dormire nel tuo letto, di vedere se le piante sono ancora vive, e se per caso quelle che avevi lasciato inavvertitamente morire sono resuscitate.
Quando torni da una piccola vacanza in un posto un po’ più a sud di casa tua ti accorgi di come cambia la vegetazione, come nel giro di un’ora di viaggio da sud a nord il secco beige lascia lo spazio al verde, sempre di più. Guardi la maturazione del grano, che più a sud hanno già mietuto, guardi i campi di girasoli che cambiano, che dal marrone diventano sempre più gialli, e poi di un giallo sempre più verde, e ti dici Guarda com’è più avanti la stagione, a sud, e man mano che sali è sempre più indietro, e noi a Cuneo la aspettiamo, la aspettiamo, ma non arriva mai.