Beh allora, quando facevo le superiori, nella biblioteca della scuola c’eran anche delle riviste, e tra queste riviste ce n’era anche una che ogni tanto aveva insieme delle carte geografiche, io non so bene che rivista fosse, poteva essere Airone o il National Geographic (però non son mica sicuro che il National Geographic ci fosse in italiano a quell’epoca lì) (son passati dei millenni) oppure qualcosa di simile, e comunque c’eran queste carte geografiche di un po’ di tutto il mondo, da appendere come poster, e nella biblioteca della scuola queste carte le mettevan tutte su un tavolo.
Un giorno che ero lì, la professoressa che c’era in biblioteca mi ha detto che se qualcuna di quelle carte m’interessava potevo prenderla, e allora mi son messo a guardare, mi ricordo che ce n’era una della terra santa ma non so se quella l’ho presa, e poi c’era un planisfero, dove sopra c’eran dei riquadri con delle brevi descrizioni con curiosità di alcune parti della terra.
Ecco, il planisfero, a differenza della terra santa, mi ricordo che l’ho preso.
Mi ricordo che questo planisfero l’ho avuto per diversi anni appeso sul letto, a casa. Mi ricordo che c’eran le isole Galapagos, e nella descrizione c’era scritto che nelle isole Galapagos ci son delle specie animali che non esistono ovunque altrove.
Già, proprio così, Ovunque altrove.
Mi ha sempre affascinato questa locuzione, Ovunque altrove.
questa è roba vecchia 😉
mumble mumble…
a me mi sembra che io questa l’ho già sentita, altrove, ma non ovunque…
Ok, ora scrivi 10 pensierini con “ovunque altrove”… 😉
“ovunque altrove”… ti apre un mondo.
Bella, e fa il paio con “nowhere –> now here”, mia recente ossessione!
Ciao… dire “non ci sono ovunque altrove”, significa… “ci sono dappertutto”. Riprovo e controllo ma, mi sa, è proprio così. Dramma, ora mi verrà il mal di testa…
ma era un errore di editing o di traduzione?
era Airone…
Ciò nonostante, in ogni caso, mi sembra comunque una gran bella locuzione!
In effetti è una locuzione affascinante. Difficilissima da riusare e al posto tuo non lo farei mai. E’ perfetta in quella frase . Perfetta.
A me provocava lo stesso fascino la locuzione
“A un di presso ” che secondo il mio vocabolario di Latino era sinonimo di “essere vicino a”.
Bisogna dire che in questo contesto fa tutto un altro effetto, il post.
Ovunque altrove. Anywhere else(where), bello bello. Mi fa pensare a Virginia Woolf, a me, non so perché.
Adesso vado giù in cantina a controllare se era davvero Airone, perchè millenni or sono c’era anche un bellissimo mensile che si chiamava Isole che aveva sempre dentro le carte geografiche (che io son appassionato di quelle robe lì, le carte geografiche, intendo).
Anche Anywhere elsewhere funziona 🙂
(oh, qua non si butta via niente. Ilaria ieri aveva lo spleen, e io gli ho scritto l’80% di questo post nei commenti. poi mi piaceva, allora l’ho riciclato 🙂 )