Da noi, i dischi che mi piacevano, son sempre arrivati un po’ in ritardo. Non dico i dischi che non mi piacevano, quelli arrivavano sempre in orario, gli U2, Venditti, quelle robe lì: quelli son sempre arrivati nella data precisa di uscita, ma a me non me n’è mai fregato niente (in realtà non ho mica mai controllato che arrivassero precisi precisi, ma, non lo so, è come un presentimento fondato): erano quelli che aspettavi, che arrivavano sempre un po’ in ritardo, o, per lo meno, più tardi di quando avresti voluto che arrivassero.
C’era questo disco dei Tortoise, che si chiamava Millions now living will never die, che io e un mio amico aspettavamo con impazienza, ché avevamo letto un paio di recensioni, ed eravamo quasi sicuri, a legger le recensioni, che questo disco ci sarebbe piaciuto, sarebbe stato di nostro gusto.
Poi, quando è arrivato, questo disco qua io l’ho comprato, e m’è piaciuto davvero, e lo riascolto sempre in questo momento dell’anno, ché quando finalmente ho comprato questo disco, il mio amico era già morto, e sarebbe piaciuto anche a lui.
Un saluto postumo al tuo amico che, tramite il tuo ricordo, non avrà difficoltà a dar ragione al titolo del disco.
E’ un bel modo di ricordarlo. Sono certa che, ovunque lui sia, ne sarebbe felice…Quello in cui si crede, il nulla o l’eterno dopo la morte, in momenti come questo è irrilevante. All’inizio riascoltare un disco o guardare un film, o rivivere qualsiasi esperienza un tempo condivisa con chi non c’è più, può fare molto male, dopo diventa l’unico modo per farli rivivere, anche per un attimo. Non ho scopiazzato Foscolo, no. ‘Sta cosa la penso davvero. E scusa la malinconia. A volte mi succede, soprattutto di primo mattino.
Son rimasta senza fiato, il finale proprio non me lo aspettavo.
La morte è sempre intempestiva ma a volte di più 🙁
Storia triste e bella.
che poi Millions now living will never die era una di quelle frasi dei testimoni di geova d’inizio secolo, non so se vi ricordate la storia, un po’ un’equivalente alla frase che dicono adesso: Vita in un pacifico nuovo mondo.
che poi ieri abbiamo visto Il Sergente di Marco Paolini (e ringrazio http://corsosempione50.tumblr.com per avermi dato la possibilità di vederlo) e anche lì, quel titolo lì, ci stava bene. io ho pianto come un bambino, quand’è finito.
boh, son giorni così, uno va ai cimiteri, gli vengono i pensieri.
Decisamente è arrivato un po’ in ritardo. 🙁
Bella storia, comunque.
Io invece, il mio amico, me lo ricordo sulla porta che salutava.
Che mi fermai a guardarlo come se già avessi capito che era l’ultima.
Come lui stesso mi aveva raccontato di aver salutato, l’anno prima, un altro caro amico poco prima del suo incidente.
Ed è in questo gioco di specchi che me li ricordo.
Gli eroi son tutti giovani e belli.
Non c’entra niente in un post così, ma non c’entrerebbe niente in qualsiasi post, quindi volevo dire che se siete a vostro agio con la sintassi Markdown potete usarla anche nei commenti. Io nei post la uso e la trovo fantastica. Se non sapete cos’è e magari vi interessa potete guardare qui.
‘apperi..
Un inchino per la delicatezza del post.
Mi toccherà continuare a leggerti anche orange-on-black..:o)
i cimiteri non servono. le persone che abbiamo amato sono sempre nel nostro cuore, nei nostri pensieri e nelle nostre giornate. Come credo il tuo amico. ciao.
Era del nostro paese, il tuo amico? :-*
mammina, ma secondo te, il cielo è azzurro?
Se non fosse per il finale, sembrerebbe ancora vivo, il tuo amico. E forse, in un certo senso lo è…
@ a: il cielo riflette il colore che abbiamo dentro. ciao.
ergo: il cielo è rosso. 🙂
(ci ho guardato eh)
Ma il cielo è sempre più blu.
anch’io avevo un GRANDE amico che se n’è andato stupidamente, ma facendo la cosa che più adorava, ovvero calzare una tavola da snowboard..peccato che non fosse sulla morbida neve, ma in una discoteca, sui tappeti elastici e senza le reti di protezione…e lo penso sempre e gli parlo al cimitero…e se fosse qua, avrebbe anche lui un blog…sicuro…yo baby max. (scusate la tristezza, non lo faccio più!)
Le morti stupide son sempre le peggiori, ricordo che mio zio morì cadendo da una sedia… (e neanche sul colpo, ma dopo parecchi mesi in ospedale)
ho adorato e consumato quel disco sin da quando è uscito parecchi anni fa e poi mi sono comprata il cd appena l’ho trovato ooh sono molto colpita questa è una storia triste..allora lo ascolto subito anche un po’ per il tuo amico
ho detto una cazzata il cd ce l’ha un’amica e il vinile non lo posso ascoltare senza giradischi uuuu che orribile scoperta.. ascolterò standars che dei tortoise non è niente male farà lo stesso..