Sabato mattina ho ricevuto questa mail da Rossella:
> Ieri tornavo da Milano e sul treno non c’era posto con mio sommo disappunto.
Vabbeh, 30 minuti in piedi non sono poi molti, ma ero bagnata ché le strade erano un’unica pozzanghera, non sapevo dove mettere l’ombrello e non trovavo un punto d’appoggio…
Morale della favola mi sono fermata tra due vagoni e nonostante la scelta scomoda c’erano almeno altre 10 persone con me…
Alla fine ho tirato fuori il libro del fincipit dalla borsa e ho incominciato a leggere…
Ero li in piedi che ridevo come una scema, non riuscivo proprio a contenere le risate…
Tant’è che le altre persone hanno incominciato prima a guardarmi come una povera cretina (ma ci sono abituata, pazienza) e poi hanno iniziato a scrutare il libro per leggerne il titolo…
Donne! Imitate Rossella! Portate con voi Sempre cara mi fu quest’ernia al colon ovunque voi andiate! E poi apritelo e sghignazzate nei luoghi più affollati facendo sì che la copertina sia ben visibile dagli astanti! Donne! Ascoltate! Solo voi potete salvare il mondo! I valori dell’Occidente sono nelle vostre mani! Donne! Difendete la nostra cultura! (eccetera eccetera)
Tra l’altro, stark ha scritto un resoconto dettagliato del primo mese di presenza del libro nelle librerie (con un pacco di nuove battute inviate dai lettori) e il sig. Grandinetti mi ha fatto un’intervista serissima sul più grande sito letterario italiano dove si svelano tanti e tanti retroscena del più grande capolavoro della letteratura italiana dopo Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia (l’intervista la potete trovare anche sul blog personale del sig. Grandinetti).
Voi, nel frattempo, state bene (cit.).
Si, ma poi voglio una percentuale, eh? 😛
alla faccia del marketing d’assalto
Di buon mattino, tutto gioioso,
verso ‘l sentier irto n’andai;
su di un crinale tantin periglioso,
ardito un fiore cogliere osai.
Volli l’odore soave sentire…
ma un piede in fallo vi ci posai:
ahi che dolore toccommi patire!
Dinci, le pene non passano mai?
Hai dimenticato: “Donne! È arrivato l’arrotino!” 😛
Certe persone non dovrebbero neanche essere nominate, ma giusto citate con la sigla se non se ne può fare a meno. io ad esempio il critico MLF lo chiamo MLF.
Qual onore esser ospitati in un sito sì bello e prematurato.
Donne! E’ arrivato l’arrotino…
donne! mettetivi sulla pubblica via a ridere tenendo in vista un libro con una lingua in copertina!
secondo me rimorchiate.
Sì, anche io faccio così
solo che da quando mi hanno messo questa camicia bianca con le maniche molto lunghe mi viene un po’ più difficile
😀
le donne, i cavalier, l’armi, gli amori
io tosto su ibs mi vado ad acquistori
Pvppa.
;-D
TOH!
t’ho fatto un Award su misura nel mio blog!
…ma davvero d’Orrico sul Corriere l’ha eletto peggior libro del 2007? Pensavo avesse vinto l’altro grande prodotto dei blog nostrani, “I fermenti lattici dello yogurt di Chuck Norris sono tutti morti”. Ma immagino che sarà stata una battaglia sul filo di lana. 😉
E vabbe dai te l’ho già detto che lo regalo per Natale,uff. Basta con i marchettoni: rivogliamo i tuoi eruditi resoconti,le litigate coi librai e tutto il resto! Vergonia, vergonia!
No dai, gli ha dato solo quello che lui chiama il Premio (o Antipremio) della Settimana. Non so se abitualmente fa delle classifiche di fine anno.
E’ strano che si sia occupato del nostro libro, di solito le robe non letterarie non le degna di uno sguardo. Una sua stroncatura quindi vuol dir che è letterario 😉
stasera sono andato a prendere il fincipit all’ippogrifo..una commessa junior alla parola “fincipit” mi ha detto: eh??? e la titolare con aria di biasimo: massì il libro dell’ernia al colon!!!! come se fosse, tipo, la divina commedia…poi l’ho visto….eio come si sta fra forattini e gino e michele a pochi libri da ficarra e picone??? peccato la copia in mostra fosse al contrario…
Io ho un’ernia iatale. Fa ridere?
Ma nemmeno in treno?
Sigh! 😀
Giovanotto,
le ho risposto come si deve in altri luoghi… ma si ricordi che il Sig. Fincipit ne deve fare di strada prima di sedere tra il Fiunda e lo Steregoni!
Cordialmente,
Cav. Marcello Stacchia