un blog che parla di niente

Lui

Lui, che son io, a differenza di altri, non andava al bar per raccontare al barista le sue disavventure, i suoi dispiaceri, le sue pene, i suoi dolori. Era il barista che glieli raccontava a lui.

16 Comments

  1. Reloj

    Un caffé amaro.

  2. B

    Io per un certo periodo andavo da un’estetista, per via che mi mangiavo le unghie allora, ma adesso no (ma certe volte ancora sì). E secondo me avevo trovato l’unica estetista che non mi rispondeva mai e non raccontava mai niente e mi allungava il cappotto subito. Io al bar non ci vado mai, però vado dal bar-tabacchi a comprare le stecche e non so se vale. Quello del bar-tabacchi, per darmi le stecche, deve sempre prendere la chiave e andare nel retro, e mi fa aspettare e allora intanto io mi guardo intorno e osservo gli Avventori del bar che è anche tabacchi. Parlano dialetto e all’inizio non capivo, ma adesso sì un po’ e loro mi fanno il cenno, che è come se ci conoscessimo. alla fine. Perchè io vado spesso in quel bar-tabacchi, e così certe volte mi hanno anche chiesto un caffé, se lo volevo, nel mentre che aspettavo la stecca. Però questo bar-tabacchi è frequentato da gente che parla solo di caccia e pesca, non di cose personali, e allora ho imparato a dire anche io qualcosa “a tema” nella sezione “Pesca”, tipo: a Osellato non é più come una volta, a Capua ci sono i toponi, la Lama se continuano così la rovinano, il Mincio é sempre il Mincio.

  3. Ale

    bisogna pur sfogarsi..

  4. leonardo

    Magari lui, che sei te, era barista ma non lo sapeva ancora

  5. AB

    A me succede dal parrucchiere, che è lui che parla, io quasi dormo..

  6. frank

    anche a me succede dal parrucchiere che ci ha pure provato a farmi sposare una sua nipote

  7. Storiedime

    Eh no, è d’obbligo il cambio di bar. La funzione del barista dev’essere catartica (io sono più fortunata: , se diventa catarattica, no va.
    E’ così che si dice, no?

  8. B

    Ma scusate, ma voi dove li trovate tutti ‘sti baristi inguaiati e tutti ‘sti parrucchieri logorroici e mezzani (che papponi è brutto)? La mia parrucchiera è sempre allegra di suo in silenzio e non mi dice nemmeno il perchè: mi lava la testa che mi congelo e mi scotta sempre le orecchie col fon violento, oppure me le stacca col pettine e se mi lamento mi dice che sono io che ho le orecchie a sventola e che non c’ho circolazione che è per quello che ho sempre freddo. E non mi ha mai proposto alcun parente in isposo, E’ inutile che qualcuno dica Ma cambia parrucchiera, perchè io non posso, io mi affeziono.
    Ma poi cosa é successo a Lui, che saresti tu Alessandro, che c’è l’imperfetto. Egli, il barista, non è più in vita? E ci diresti perchè, se il barista è ancora nel suo bar aperto, nel tempo presente lui/tu non ci va più o lui/il barista non si confessa più? O la Voce Narrante non c’ha voglia di spiegarsi meglio?

  9. la giraffessa

    a me succede spesso di attirare le signore pensionate. che fortuna

  10. Gennaro

    Mi ricordo che una volta quest’estate provai a fare il barista per guadagnar qualche spicciolo. Mi licenziai dopo mezza giornata per stress.

  11. B

    Chiacchere e distintivo io non l’ho mai provato, con la mia parrucchiera, come dissi. Però ti devo rendere una considerazione a priori e anche a post-eriori (che oggi c’ho una comicità nella vena che mi sento felice come senza briglie ecco): se non guardi la TV non ci capisci niente nelle riviste sai Alessandro. Io te lo posso dire. O ti riferivi a riviste diverse, dove lì magari tutti possono capire, forse.
    Però Gennaro scusa, pure tu! Un barista mica si può improvvisare così, secondo me.

  12. Popinga

    Il barista dove vado a mezzogiorno a mangiare un panino è meglio che stia alla larga per due motivi. Primo, il suo linguaggio consta quasi esclusivamente dei seguenti vocaboli: Ancellotti, Baresi, Champions Leaugue, Dida, Galliani, Milanello, Pato, Ronaldinho, Scudetti, Van Basten. Non si può uscire dallo stretto sentiero delimitato da questo lessico. Secondo: a me del calcio non frega niente e ho semmai una vaga simpatia per l’Inter.

  13. AB

    Qunado ero più giovane quel parrucchiere aveva quelle riviste, ora da questo trovo solo la gazzetta, il giorno o un giornale locale.

  14. Alessandro

    Mah, sai. Al presente ci ho provato, ma non rendeva. Comunque io dal parrucchiere non vado mai, e un po’ mi dispiace. Non per il fatto dei capelli, no, quello è un lutto che ho già elaborato, è per il fatto delle chiacchiere. Delle chiacchiere e delle riviste.

  15. Gennaro

    Famiglia di baristi, esperienza da vendere. La prova consisteva nel tentare il mestiere per una giornata intera. Ma io son più per le attività mentali. Un giorno, quando andrò all’università e sarò laureato, mi diletterò tutto il dì a creare cose, gestirne altre e fingere fatica.

  16. Magica

    Beh, spero che almeno sto barista sia gentile e offra lui invece di farti pagare…così, tanto per ricambiare…

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