Sabato, siam andati al mare. Abbiam preso la coincidenza, ci siam seduti, vicino a noi si siedono una madre e una figlia, e una signora, che si rivelerà essere una professoressa di lettere. La figlia ha un libretto della Fallaci, segno distintivo di analfabetismo. La signora che si rivela essere una professoressa di lettere comincia a parlar di libri, a dare consigli e spiegazioni non richieste. Io faccio finta di leggere ma in realtà sono curiosissimo, e continuo a ridacchiare. Il libro che sto leggendo è Dies Irae di Giuseppe Genna, ma l’ho foderato con la pagina delle verdure della pubblicità di un supermercato, per proteggerlo dagli urti e dalla spiaggia. Se mi vedono ridacchiare, magari pensano io stia leggendo un libro del mago forest. Lascio che lo pensino, se lo pensano. Si scopre, mentre parlano, che la figlia, che ha il libretto della Fallaci in mano, ha appena cominciato a lavorare da commessa in una libreria di un supermercato. Ma ci ha l’analfabetismo, e questo le dà qualche problema, allora cerca d’informarsi, leggendo i libri della Fallaci. La signora rivelatasi essere una professoressa tira fuori il libro che sta leggendo, dice che l’ha comprato Oggi stesso, prima di salire sul treno, nell’edicola della stazione. Trattasi di Memoria delle mie puttane tristi, di Gabriel Garcia Marquez. Lo tira fuori, fa vedere, sono arrivata qui. La madre della figlia allora dice Ma già lì! E l’ha comprato davvero solo oggi?
Guardo, sarà arrivata a pagina ventisei.
Technorati Tags: analfabetismo, Dies Irae, Gabriel Garcia Marquez, Giuseppe Genna, lettrici, libri, Oriana Fallaci, treno
Già a pagina 26???
Perdìo… e io che mi pensavo che questo blog non fosse succube di Eurabia… e non si possono nemmeno usare i caratteri Bodoni nei commenti!
grazie del rotoling 🙂
technorati si era dimenticato che mi vuoi almeno un po’ di bene 🙂
piuttosto, mi pare che ultimante funzioni da schifo, mi sbaglio?
ci sono almeno 3 links che nn mi ha mai segnato!
Mica tutti possono leggere Paolo Nori…
se arrivava a pag 27 potevi buttarla fuori dal treno…
Mamma mia. Che quadro desolante, la cultura italiana va a puttane, e son tristi, per di più (treball, tutti dovrebberlo leggere, Paolo Nori).
il Proeta
raffi; 😛
O.F. non pensavo che tu facessi letture interessanti, visto ciò che scrivi 🙂
pOg: mi pareva d’averti detto di ricordarmelo, che io in quelle cose sono una frana. per technorati, magari sono i blog che non pingano. prova a pingarli tu di qui:
😉
questo è vero, anche 🙂
mel: la mamma, gettarla dal treno, bisogna.
proeta: son d’accordo soprattutto con il testo tra parentesi. già.
fior di rimando
chi legge questo e chi soltanto quello
chi per i libri vuol telecomando
ottimo consiglio 🙂
cmq 2 su 3 col ping manuale :
Marquez scrive divinamente.
Io, però, avrei detto “appena lì?”, piuttosto.
Ila, era proprio quello il punto del post.
forse l’ho scritto male, non era tanto facile da capire 😉
Proeta, parole sante…
Il problema, è che magari non tutti capirebbero…