un blog che parla di niente

la curva della Curva

L’altro giorno sono stato a Spinetta, dove in questi giorni c’è la festa del patrono del paese.

Spinetta è un posto che non conosce nessuno, ché non fa neanche comune, è una frazione di Cuneo.

Eppure bisognerebbe conoscerla, questa ridente località ai piedi delle alpi marittime, che é la località che ha dato i natali all’eminente matematico cuneese Giuseppe Peano, quello che ha inventato la Curva di Peano, la curva che riempie un piano.

Nella curva che precede la discesa delle giuseppine, a Cuneo, c’è il monumento alla curva di peano, che nella mia immensa magnanimità, ho fotografato per condividerne la beltà con chi, poverino, a Cuneo non c’è mai stato. Questa curva, la curva dove sta il monumento alla curva di Peano, è nota come la curva della Curva di Peano, o, per semplicità, la curva di Peano, la qual Curva di Peano (non la curva della Curva di Peano, ma la Curva di Peano), non è mica tanto curva.

È più una spezzata, a ben vedere, la Curva di Peano.

Peano, m’interessa. Dice Odifreddi che Peano nacque a Spinetta, in provincia di Cuneo, il 27 agosto 1858. Il suo nome divenne noto nel mondo intero in seguito alla propaganda fattane da Bertrand Russell, portavoce ufficiale della nuova logica e suo più titolato rappresentante. Nella sua Autobiografia egli narra di essersi recato, da giovane ricercatore, al congresso di filosofia di Parigi del 1900, e di essere rimasto impressionato dalla brillantezza e dal rigore degli interventi di Peano, sicuro indizio di una logica superiore. Russell si fece immediatamente dare tutti gli scritti di Peano, li studiò a fondo, e saccheggiò da essi quanto potè. In seguito Russell dichiarò spesso di avere profonda riverenza per Peano, e di averlo ammirato fin dal momento in cui l’aveva incontrato.

Tali e tanti complimenti da parte di un campione mondiale di egocentrismo qual’era Russell, non certo avvezzo a distribuirne, possono solo significare che Peano era un pensatore fuori del comune.

Dice Marco, Odifreddi lascialo perdere.

Lui, Odifreddi, non gli sta simpatico.

A me Odifreddi, invece, è simpatico.

Mi è simpatico anche Peano.

Ché Peano era matto come un cavallo, dovete sapere.

Peano aveva questa fissa della lingua universale, e il libro che ha scritto, in cui ha riassiomatizzato la teoria dei numeri naturali, l’ha scritto in latino. Nessuno ha mai capito perché.

Poi mi sa che l’han capito, quando Peano ha inventato l’Interlingua, una lingua universale che usava per base il latino.

Latino sine flexione, la chiamava.

Lingua natural e musical
de parolas international
e un grammatica minimal.
Comprensibile facilemente
per personas intelligente.
Le medio de communication
adequate pro le solution
del confusion de Babylon.

Wikipedia, l’enciclopedia collaborativa, ha un’edizione in interlingua, google è disponibile anche in interlingua, la grammatica è qui, e il dizionario qui.

E in effetti, son arrivato a Spinetta, ho parcheggiato in via Giuseppe Peano, dove c’era il tendone per la festa del patrono del paese, San Foca.

Che secondo me è un refuso.

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33 Comments

  1. .mau.

    la foto alla curva di Peano l’hai fatta con una macro, ammettilo (sì, il monumento lo conosco, sono stato là a suo tempo. Tristi ricordi)
    Confermo che Peano era matto come un cavallo, e che Marco ha ragione: Odifreddi mi era molto più simpatico prima che decidesse di fare il tuttologo. Però la curva di Peano è una curva, garantisco 🙂

  2. PlacidaSignora

    Secondo me tutti i matematici sono un po’ matti…;-*

  3. .mau.

    purtroppo non bloggavo ancora in quegli anni… e Gabriele Lolli (che non è poi così noto) tu lo conosci già, per restare nel campo logico-matematico.

  4. .mau.

    Io mi sono letto Il riso di Talete e sto aspettando il momento giusto per QED. Però la mia conoscenza di lui (come quella di Odifreddi) è più che altro orale, nel senso che negli anni ’90 a Torino si tenevano i Cenacoli Interdipartimentali dove luminari di tutti i tipi più o meno ogni mese tenevano una conferenza su temi non direttamente legati ai loro studi.

  5. alebino

    possibile che con tutte le volte che sono stato a cuneo non abbia mai visto sta curva?
    Magari ci son stato e son quelle cose che non memorizzi. Può essere no?!

  6. quasiblu

    cosa c’è di più appassionante delle biografie dei matematici? per quanto riguarda l’imprevedibilità, credo che nessuno possa battere alan turing.

  7. eiochemipensavo

    heh heh, lo so che la curva di peano è una curva, che però non è mica tanto curva, devo dire.
    no, niente macro, solo la mia defunta macchinetta digitale da tre megapixel.

    (c’entra, perché ho appena preso una nikon d70. la mia prima macchina fotografica professionale, a meno di metà prezzo. presto vi sbalordirò. 🙂 )

    se non l’hai vista, alebino, la curva di peano, è perché probabilmente tu quando entri in cuneo, ci entri dal lato torino, la curva e su una delle entrate di cuneo sì, ma verso mondovì!

    a me, i matematici matti, son simpatici, Placida 😉

  8. Massimo Morelli

    E’ fenomeno comune in tutti i movimenti. Quando un autore (cantante, stilista) che conosciamo e apprezziamo aumenta la sua notorietà, noi tendiamo a dire “io lo conoscevo quando non lo conosceva nessuno, ed era meglio”.

    Quindi presentatemi i vostri miti quando sono ancora bravi, che io mi becco tutti i miti svalutati.

  9. eiochemipensavo

    sapevo d’avere una valida sponda in te, massimo 😉

  10. eiochemipensavo

    io non lo conosco (solo di nome, quindi come non conoscerlo), com’è? che si deve leggere? forza, .mau., estrinseca, estrinseca!

  11. eiochemipensavo

    ah, fantastico. QED, l’ho letto, ma quello di Feynman 😉
    son andato anche a trovarlo a Princeton, Feynman, ma era già morto…

  12. eiochemipensavo

    …specialmente per la storia della sua morte, con la mela di biancaneve…

  13. melpunk

    e io che mi pensavo che fossi partito con gli abiti che indossavi e un sacchetto di carta per la spesa con dentro alcuni milioni di euro!

  14. Zelda

    Finalmente un buon motivo per andare a visitare Cuneo: non so cosa sia la curva di Peano, ma ho capito a cosa serve: attirare turisti in quel di Cuneo :-)!

  15. Massimo Morelli

    Quindi .mau. hai tutta una riserva di luminari con cui sbeffeggiarci?

  16. blogex

    belle le foto.

  17. .mau.

    Io non sbeffeggio, rendo noto… Poi ad esempio c’era anche Vattimo lì nel mucchio, ma non mi è mai piaciuto.

  18. .mau.

    durante direi di no, ma non ero in prima fila e quindi non ho potuto verificare…

  19. alebino

    proprio belle le foto!

    La prossima volta che verrò da quelle parti andrò a vedere la curva non curva ma curva!

  20. eiochemipensavo

    zelda: questo blog è ufficiosamente appendice bloggante dell’Azienda di Promozione Turistica del Comune di Cuneo e Località Limitrofe 😉

    blogex e alebino: grazie!

    .mau.: ma Vattimo beve anche in conferenza, o solo prima e dopo? 🙂

  21. werter

    …e pensare che a tanti cuneesi non ci piace la curva di peano che sta sulla curva per arrivare a alla curva di garibaldi.

    …e io che mi pensavo che fosse bella…

    ma tutte queste cose non le sapevo, e pensare che avevo una matematica in casa

  22. emma

    oh ma qui quante cose sanno! io mi appresto a leggere L’equazione impossibile di Mario Livio. sbaglio, eh? (invece la vita di turing raccontata da andrew hodges è tristissima, questo lo so per certo, avendola letta t-u-t-t-a) (eroismo).

  23. eiochemipensavo

    heh heh. bastava guardare se aveva il pintone. dicono che ce l’ha sempre dietro, come superciuk! 😉

  24. eiochemipensavo

    emma: sei sempre sorprendente, tanto che non mi sorprendi più. mi sorprenderei se avessi letto lo sbrego. 😉
    di Mario Livio ho in programma di leggere La Sezione Aurea, l’hai mica letto, mi sa di sì, se l’hai letto, dimmi un po’ com’è…
    hai visto che gente intelligente che frequenta questo sito? mi sorprende sì!

    werter: a me il monumento alla Curva di Peano, detto la Curva della curva della Curva di Peano, piace un bel po’. trovo invece insensati, di dubbio gusto, fuori posto, e fuori zeitgeist i monumenti ai fiumi Gesso e Stura che ci sono in piazza torino.

  25. werter

    sono d’accordo in pieno mio caro… ma tu che viaggi tanto, ci hai presente i soggetti delle rotonde di mondovì…questo è un post che si potrebbe scrivere a quattro mani, sarebbe divertente… la rotonda più brutta io credo senza dubbio che sia mondovì… tre bambini maaaaagri, decrepiti, che quasi assomigliano al mio io vivente da bambino… soli nel deserto di una rotonda, triste!… per non parlare di quella della ruota di pietra del mulino…solitaria… ma chi è il genio?! ancora ancora, alla luce di ciò, rivaluto anche quell’obbrobrio di piazza torino a cuneo

  26. signoradicampagna

    non sono una matematica, ma san foca è maschio o femmina?

  27. zum

    zum zum

  28. eìo

    zum?

  29. fulvio basteris

    La battuta sulla «curva della curca di Peano» non è originale, sul settimanale la Bisalta di qualche tempo fa ho raccontato come «storiella di Cuneo» (vera, ahimè, come tutte le altre) di chi credeva che la dizione «curva di Peano» fosse davvero l’indicazione topografica per il giardinetto in fondo a corso Solaro ove sta il monumento ellissoidale in onore del matematico cuneese. Cordialmente, Fulvio Basteris

  30. fulvio basteris

    P. S. Quanto a San Foca e al non… refuso, giova ricordare che san Foca Martire è comunque invocato in maniera particolare contro i morsi dei… serpenti.

  31. eio

    Prof. Basteris, tenga conto che questo post ha più di due anni, eh
    (mi avrà mica copiato il pezzo? 😉 )

    Stia bene, e grazie di esser passato di qua.

  32. Giulia Peano

    Mi fa piacere vedere come il matematico Peano attiri tutto questo interesse tanto da avere un’intera pagina dedicata alla sua curva. Faccio solo presente che era un genio, questo sì, ma matto come un cavallo proprio no, smentisco.
    Gentile Prof. Basteris sarebbe così gentile da indicarmi in modo più preciso su che numero della Bisalta è uscita la storiella della curva? Sto facendo un lavoro su Peano e mi tornerebbe molto utile. Grazie.
    La propronipote di Peano.

  33. Luca Peano

    Bhe’ penso che solo un po’ di follia possa rendere la vita brillante ed eccitante, e quella di giuseppe Peano lo è stata fino all fine.

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