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La coltre nera

La maggioranza, qua, ha deciso che si fa l’albero di Natale, e io, svogliatamente ma democraticamente, appoggio la decisione e la faccio mia, come in ogni democrazia che si rispetti. Permeo il mio corpo umano di spirito natalizio, guardo film che non farebbero piangere nessuno, e piango, per via dello spirito natalizio. Film dove chiamano Babbo Natale Santa Claus, per via del fatto che così non devono tradurre i nomi e le scritte, che magari il protagonista si chiama Samuel Clemens, e ha le felpe con scritto SC ovunque, film dove Santa Claus per dei cavilli deve trovare una moglie altrimenti lo desantaclausizzano, film dove ci son dei bambini che han delle famiglie che era meglio se non le avevano e che poi invece diventan tutti buoni per l’intervento di Santa Claus, che con la sua slitta e le sue renne, prima tra tutte Rudolph, la renna con il naso rosso, e i suoi elfi, nanetti o bambini con le orecchie a punta, ah che bello, Santa Claus, che con tutti i suoi amichetti animali o antropomorfi viene a salvare il mondo dalla patina di cattiveria che lo ricopre come una coltre nera, e noi tutti lì a girare con le nostre macchine con le ruote termiche o le catene altrimenti la coltre nera ci fa scivolare fare gli incidenti magari morire chi lo sa si può anche morire, la coltre nera di cattiveria ci farà morire tutti, se non arrivasse Santa Claus a salvarci, a inocularci il germe della bontà dentro il corpo umano che anche lui è ricoperto di coltre nera di cattiveria, siamo tutti dei pupazzi di coltre nera di cattiveria, ma poi arriva Santa Claus dentro un film ripieno di renne, prima tra tutte Rudolph, la renna con il naso rosso, ripieno di elfi, che son poi nanetti o bambini con le orecchie a punta, e niente, basta che arrivi Santa Claus dentro un film in cui deve trovare una moglie che altrimenti lo desantaclausizzano, e la coltre nera sparisce, come d’incanto, e il mondo è più bello, un mondo brullo e invernale ma senza coltre nera di cattiveria. E tutto questo dura anche cinque minuti, dopo che è finito il film. Poi ridiventa tutto uguale.
Comunque qua democraticamente s’è fatto l’albero di Natale. Ha delle belle lucine.

11 Comments

  1. Vinzoso

    Che bell’affresco natalizio. Sembra difficile e assurdo farcire il vuoto e invece capita ogni anno.

  2. Mr. Tambourine

    Non lo idealizzare così tanto, Santa Claus, è sotto voto di sfiducia.

  3. leonardo4it

    a leggere mi è venuta voglia di sformato con ripieno di Renne. Ripieno di elfi o nanetti non mi andrebbe perché mi fanno senso le orecchie a punta (cartilaginose, che schifo)

  4. Giorgio Tesen

    Buon Natale! Buon Albero! Buon Anno!

  5. cippalippa

    Il Natale è la lavatrice dell’anima. L’ho detto io 20 anni fa. Tu non copiare.

  6. cica

    Natale è quella festa lì dove ci sentiamo tutti più buoni, benissimo.
    Adesso però, per par condicio, dovrebbero inventare un giorno dove siamo autorizzati tutti ad essere perfidi senza sensi di colpa!

  7. Silas Flannery

    A me gli alberi di Natale mettono tristezza. Sì, la coltre nera.

  8. B

    Qui io devo fare le sgommate sulla ghiaia per far vedere che è passata la slitta, che sennò nessuno ci crede. Qui poi l’albero di Natale ha delle luci che mettono ansia. Prima c’erano quelle con la musica che mettevano agonia, adesso invece sembra una discoteca. A me piace la sera stare a guardare l’albero di Natale che luccica e pensare all’albero di Natale. Democraticamente avrei deciso di dire BASTA al presepe con le pecore immense e poi ho notato che ci son solo dei pastori con le lanterne in mano che secondo me non era così, a Betlemme. Comunque il pozzo funziona e fa un casino che insieme alle strobo dell’albero di Natale mi sembra una coltre di alienazione, ammè. Però è anche un po’ una cosa snobbe criticare il Natale, che poi alla fine se uno non lo mostra nelle case sembra che non ci sia, e se uno non lo critica sembra che sia un essere cuorcontento, che invece l’uomo contemporaneo deve essere sempre un po’ fpui e mai convinto delle cose. Comunque il mio albero di Natale è di un brutto, ma di un brutto che si fa fatica a pensarne e immaginarne uno più kitch. Però le cose artistiche e belle davvero non c’entrano col Natale, secondo me. Il Natale è tutta una cosa con la neve nelle palle che si ribaltano sopra le sirene-pesci coi cappucci di Babbo Natale, e deve essere così. E l’albero di Natale deve avere la punta sbilenca e gli angioletti paffuti che non c’entrano un fico secco. Io c’ho persino messo le decorazioni delle tavole dei natali di mia madre, tutte sparpagliate che uno pensa Ma che cos’è quella roba?! E invece il Natale è così: una roba. Secondo me.
    A me mi mette tristezza il giorno dopo il Natale, che è una festa che non l’ho mai capita, come il giorno dopo Pasqua. Mi mette tristezza anche se uno scrive che prova tristezza. Mi viene da immedesimarmi, nella tristezza, a me. Così avrei pensato di essere perfida, senza sensi di colpa, come dice cica.
    Cosa c’è di più perfido di un augurio di Buon Natale a tutti voi in anticipo ridicolo sul Natale e in ritardo inutile sui commenti, eh?
    Siate tanto tanto felici. Gingolbel!

  9. laPacata

    Io adesso non voglio dire, ma la Rai sta trasmettendo anche i vecchi cartoni disney dove Babbo Natale non c’è, ma la solita Cenerentola. Cioè, possiamo salvarci dall’assistere per la millesima volta ai miracoli che accadono a NewYork tra la 33° e la 35° strada.

  10. unico

    tante palle colorate e auguri a tutto il mondo.

  11. Magica

    Quoto cica, oltre al classico Natale,ci vorrebbe anche un giorno infernale tanto par mantenere l´equilibrio – babbo infernale con le fruste, pedofilo, straccione e ubriaco…

    Nel frattempo, auguri di Buon Natale, quello vero !!!

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