Se io non fossi Bonino, ma fossi un altro, non sarei Bonino, sarei un altro, e non so mica cosa sarei, come sarei, come mi porrei nei confronti del mondo. Se fossi Piero Grillo (nome inventato) non sarei mica io, sarei un altro, e sarebbe un bel casino, perché non ho idea come sarebbe, essere un altro, e se fossi Giacomo Monti (nome inventato), e mi presentassi alle elezioni, non lo so come mi sentirei, perché non lo sono, e immaginarsi diversi da quel che si è è una cosa che dà sempre dei problemi, pensate andare in giro e dire Buongiorno, sono Piercarlo Bersani (nome inventato), votatemi alle elezioni. Son visioni che uno fa fatica a immaginarsele. Magari con un nome diverso uno sarebbe pettinato diverso, con dei vestiti diversi, magari uno porterebbe, non lo so, chiamandosi Lucio Berlusconi (nome inventato), delle scarpe di coccodrillo, o magari un borsello, magari userebbe la brillantina Linetti, nel caso uno ne avesse bisogno. Io, se fossi Bonino, e mi presentassi alle elezioni, andrei in giro nudo con un cespo di lattuga in mano, e direi, «Ecco, io sono questo, e il mondo ha bisogno di me».
Ecco se io fossi Pinco Pallino (nome inventato) io ti voterei perché Bonino (nome inventato) ha bisogno del mio voto!
P.S. Ieri sera in un Twitt non mi è sfuggito un insulto gratuito e pesante, postato da un elettore delle “stalle” verso Bonino (nome vero) ma da questo ho avuto la prova che il nuovo che ci vogliono far passare è “fasciato” e pure “legato” da rigurgiti di ignoranza e sopraffazione.
Se tu fossi Bonino e ti presentassi alle elezioni, saresti donna.
un uomo col cespo saprebbe far rendere i cespiti
se tu fossi bonino nome non inventato io ti voterei.
Io, se fossi Bonino, starei più attento alle sostanze che assumo.
Io non assumo niente e nessuno, con la crisi che c’è!
Se io mi presenterei, sarei un ignorante.
E non sarei il solo.