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Io e il COVID

Io non so, mi diceva Serena, come hai fatto a prenderti il COVID tu, tu che tutte le volte che non eri da solo ti mettevi la mascherina, tu che non ti sei mai e mai avvicinato ad altri senza mascherina, tu che ti lavi le mani tipo cinquanta volte al giorno, io non so, mi diceva Serena; ma io lo so, io lo so come ho fatto a prendere il COVID, io so il giorno, l’ora, il luogo e l’occasione in cui ho preso il COVID, ed è stata l’unica occasione in cui ho mangiato in pubblico negli ultimi mesi, e avrò tolto la mascherina per un quarto d’ora, e così i commensali, e tac, dopo 5 giorni, ero in macchina, mi telefona uno dei commensali e mi dice Son positivo. Io giro la macchina, stavo andando in ufficio, faccio inversione a U e torno a casa. Avevo una tosse strana dalla sera prima.

Mangiare in pubblico, porco cane. Il 2020 ce l’ha insegnato, che mangiare in pubblico è come fare una gara di sputi col destino, porco cane.

Poi dopo la febbre, la schiena, il mal di testa, le gambe dure, la nebbia, il tampone al drive-in (bello il tampone, non pensavo, dicevano che dava fastidio, a me è sembrato un solletico in quei posti che non sai neanche di avere, un solletico al cervello, da dentro) (surreale ma bello, si diceva).

E adesso che tutti questi sintomi son passati lo posso dire: da quando ho preso il COVID ho il naso pulito, non ho avuto bisogno di soffiarmelo, non ho muco, respiro come se avessi appena mangiato una Fisherman, e non solo, da quando ho preso il COVID non ho avuto bisogno neanche una volta di usare il Ventolin, mio compagno di vita da 30 anni.

Io non so, ma se dovessi valutare solo questo sintomo, che continua anche dopo che il COVID se ne è apparentemente andato, io questo COVID, quasi quasi, me lo terrei. Anche adesso boh, mi sembra di star meglio dopo il COVID che prima del COVID. Come se il COVID mi avesse aggiustato. Io ero rotto, e mi ha aggiustato.

Te lo dico, caro virus, ho capito cosa stavi facendo, stavi, come tutti, cercando l’anima gemella, povero ragazzo, e hai fatto con i mezzi che hai, certo; sei piccolo e hai un’arma sola, sai fare solo quello, io ti capisco, ma ora puoi smettere, puoi smettere di far male alla gente, puoi fermarti, ora mi hai trovato, fermati qui e possiamo stare insieme per sempre.

Che poi son contento di aver preso il COVID ancora nel 2020, perché poi dopo nel 2021 m’han detto che diventa una cosa un po’ passé.

4 Comments

  1. Davinco De Mare

    Il virus come elemento riparatore o come nemesi, interessante.

  2. Antonio

    Apologia di virus!
    A me solo se mi raddrizza il setto nasale, altrimenti no grazie 😉

  3. Simona

    Bello. Bravo.

  4. Nicola

    LA COVID. Non “il”.

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