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In quei ristoranti con delle pretese

Una volta eravamo in giro con l’Usignolo (una banda di suonatori di liscio) e a un certo punto ci siamo fermati in una cittadina del norditalia perché era ora di pranzo, anzi era quasi un po’ tardi per mangiare.

Comunque abbiam trovato un posto con dei tavoli fuori, e anche se già da subito sembrava un posto un po’ fighino, gli abbiamo chiesto se ci davano da mangiare e visto che loro hanno detto di sì, ci siamo seduti. E dopo è arrivato il cameriere col menu, ognuno ha ordinato da mangiare la sua cosa e uno che si chiama Mirko Ghirardini, il clarinettista, aveva ordinato delle tagliatelle al ragù, ma ‘ste tagliatelle al ragù gli sono arrivate su un piatto non fondo ma piano, di quelli di diametro di quaranta centimetri, come vanno di moda adesso in quei ristoranti con delle pretese, e il piatto oltre a essere largo era anche fatto di marmo nero.

Visto che Mirko l’hanno servito subito, dopo che ne ha mangiate tre forchettate quello del trombone gli ha chiesto come erano le tagliatelle e Mirko ha detto “Forse sarebbero anche decenti ma se guardo il piatto, con tutto ‘sto nero, il nero a mangiarci sopra mi disorienta”.

E io lì, in quel momento, ho pensato che se invece di essere noi e l’Usignolo eravamo Carlo Magno e i suoi Paladini di Francia, bastava l’affronto di quel piatto che prima ammazzavamo il cameriere, poi entravamo a cavallo all’interno del locale e distruggevamo tutti i tavoli e i piatti e i bicchieri a spadate, poi tagliavamo la testa al cuoco e al gestore, dopo mettevamo a ferro e fuoco tutta la cittadina e le dieci donne più belle ce le portavamo via da tenere come concubine.

(Ugo Cornia, Sulle tristezze e i ragionamenti, Quodlibet Compagnia Extra 2008, pp. 31-32)(proprio un bel libretto, sia detto en passant)

17 Comments

  1. CptUncino

    Perchè Carlo Magno era un uomo con mooolte pretese. Il che secondo me vuol dire che nei locali con pretese è meglio che vadano persone senza pretese o con al massimo pochissime pretese cosicchè non avranno da lamentarsi. I pretenziosi invece dovrebbero servirsi in locali senza pretese così i ristoratori forniranno un servizio ad hoc al cliente pretenzioso, poichè penseranno “Ottio un cliente pretenzioso aspetta che lo servo bene!”. Il fatto della lamentela sul piatto rende quel Mirko un po’ pretenzioso ma ancora ci sta.

  2. Oscaruzzo

    I piatti piani enormi con dentro una portata minuscola mi fanno imbufalire e financo fumigare. Quando vedo in televisione, ad esempio su rai due in quella roba che si chiama “eat parade”, questi cuoci blasonaterrimi che mettono un mucchietto di cavolate in centro a un piatto gigante e poi spruzzano tutto il sugo in giro per fare una specie di decorazione, beh io divento una bestia e carlomagno non e` nessuno al confronto! 😉

  3. Ladra di Caramelle

    Vien da chiedersi a che pro mettere una portata in un piatto grande, che la fa risultar piccola, oltretutto pure nero, che si sa che il nero sfina. Se uno vuol mangiar poco non va mica al ristorante.

  4. kutavness

    L’effetto che farebbe a me un megapiatto nero è di mangiare su una lapide tombale. E per le porzioni concordo con Oscar: uno sformato di nulla al vuoto, decorato con aria e scaglie di zero, mi fa davvero incappellare (cfr. Stark)

  5. Andrea Martines

    L’episodio avrebbe certo posterizzato (da posteri) il sovrano come Carlo Non Magno.
    Inserendolo di diritto nella folta schiatta dei regnanti negativi, come Giovanni Senza Terra e Nessuno, re di Itaca.

  6. regulus21

    Andrea Martines merita l’Oscar.

    Che anche lui, chiamandosi Rafone di cognome, mica se la passa tanto bene! 😀

  7. CptUncino

    Andrea Martines è un grande! mwahahahaha

  8. Palladilardo

    E’ quello che si meritano i suonatori di liscio… clanirettisti in primis… anzi, la prossima volta gli devono portare dei tortellini ripieni con banane! E giù zitto punito a mangiare, altro che tagliatelle…

  9. s|a

    mi stupisce davvero che non fosse quadrangolare…
    Immagino che con le tre forchettate le abbia anche finite le tagliatelle, di solito l’ampiezza del piatto è inversamente proporzionale a quella della portata.

  10. maeandro

    Poi alla fine, in quei posti come quelli, hanno pura la pretesa di portarti il conto.

  11. marchino

    Chissà che avrebbero fatto se il piatto fosse anche stato quadrangolare.

  12. Giancarlo Tramutoli

    Pezzo appena letto da Ugo Cornia a Fahrenheit….
    🙂

  13. opaca massaia

    Carlo Non Magno meravigliosa!

    In un ristorante molto chic hanno servito il gelato (tre palle insapori) in una scodella così grande che potevi fare il bagnetto a un neonato…

  14. eio

    Questo pezzo qua l’ho scelto perché sabato scorso ero con mia mamma a mangiare, e alla tele, in una di quelle trasmissioni tipo Gusto o cose del genere, c’era un cuoco che preparava la carbonara, ma lui la chiamava carbonara destrutturata, e preparava tutti gli ingredienti, e poi li metteva in un piattone grosso piano, ma bianco però, e però non li mescolava, come nella carbonara, ma metteva tutti gli ingredienti, l’uovo, la pancetta e tutto, tutti separati dentro il piatto, e lui questa cosa la chiamava carbonara destrutturata. A me mi è sembrata una tale scemenza che quando ho letto questo pezzo sul libro di Cornia, ho dovuto ricopiarlo subito. Poi il fatto che Cornia stesso oggi pomeriggio abbia scelto questo pezzo per leggerlo in radio, mi fa davvero piacere. 🙂

  15. s|a

    l’ho vista anch’io la carbonara destrutturata! vabbè, è mezzogiornoemezzo, vado a farmi un aglio olio e peperoncino costruttivista valà…

  16. Giancarlo Tramutoli

    Vista anch’io la carbonara destrutturata poggiata “su un letto” di zabaione…. ma secondo me le mozzarelle su un piatto nero ci stanno bene… e tutti i formaggi in genere. E’ il piatto quadrato che un po’ mi urta….

  17. p.s.v.

    certo che se ci pensi. spesso ti fanno mangiare come un deficiente in giro. e poi paghi, pure

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