un blog che parla di niente

il medioevale che è in me

Ci son dei posti che sembran fatti apposta per risvegliare il medioevale che è in me. Son quelle vecchie chiese, millecento, milleduecentesche, scure, tutte fatte di mattoni e possibilmente non affrescate. Son quelle chiese dove venivano i monaci a pregare a notte fonda, al freddo, all’umido, magari cantavano quei canti gregoriani, m’ispira. Io quando entro in quei posti lì risveglio il medioevale che è in me, mi sento quasi teista, ma poi mi dico, ma cosa vado a pensare.

Domenica volevam andare in montagna, ma il tempo non era bello, siam andati a farci un giro in Certosa di Pesio. Là c’è la chiesa inferiore, mi piace tanto visitarla. Poi c’è la chiesa superiore, che è una chiesa normale, che sembra fatta apposta per sopire il teista che in me, è una chiesa normale.

Suona la campana, s’avvicina l’ora di messa. Polli io lo so che è una cosa che ogni tanto le fa piacere, ci fermiamo a messa? Ci fermiamo a messa.

Non vado volentieri a messa. Di solito mi faccio sangue cattivo. Vado solo se c’è qualcuno che ci tiene, se ci vado. I miei nonni ci tenevano, qualche amico a cui tengo ci tiene, e anche Polli qualche volta.

Una volta eravam in vacanza, stavamo visitando una chiesa, una chiesa normale, ma era retta dai domenicani o qualche ordine così, allora abbiam detto ci fermiamo a messa, ci siam fermati a messa, vediam come dicon messa i domenicani. Se vi dico mi è piaciuta non ci credete, io lo so, ma ve lo dico, mi è piaciuta.

La predica, totalmente diversa dal solito, filosofica, metafisica, cristologica, totalmente assente era il solito parlare del messaggio d’amore di Gesù Cristo. Non lo so se c’era qualcuno in quella chiesa che capiva quel che il prete (o frate, non lo so) diceva, sembrava che facesse una lezione universitaria di teologia a se stesso. A me è sembrata una cosa talmente folle che ne serbo un ottimo ricordo.

E allora da quella volta lì, quando siamo in posti diversi dal solito, mi lascio convincere, fermiamoci a messa.
Così domenica scorsa.

C’era poca gente, il prete m’ha subito sgamato che ero un miscredente. Ha fatto una predica che non dobbiamo farci abbindolare da quei libri nichilisti, quei buongiorno tristezza, quei propagatori di morte spirituale, di vuoto esistenziale travestiti da opera d’arte, io non ci ho fatto caso ma polli ha subito detto guarda che quella predica l’ha fatta apposta per te, che gli altri che c’erano in chiesa si vedeva era gente normale, te eri l’unico che ci voleva una predica così.

(Poi quando son andato a casa son subito dovuto andarmi a contemplare il blog di Cioran)

Subito dopo la messa siam sgusciati fuori dalla chiesa, Polli m’aveva messo in testa che il prete voleva arruolarmi in qualche esercizio spirituale, siam scappati a gambe levate, che io lo so come sono, non vorrei mica per spirito di contraddizione trasformarmi in un satanista.

Siam ancora passati dalla chiesa inferiore, e lì si è di nuovo risvegliato il medioevale che è in me.

Passiam per i chiostri, dentro una porta aperta, chissà cos’è, una cella, un ufficio, si vede qualche cosa. Mi blocco. La visione mi paralizza. È qualcosa di bellissimo, di ultraterreno, di mistico. Per un attimo penso d’aver visto il Messia. Dopo qualche lunghissimo secondo, me n’accorgo.
È solo uno specchio.

17 Comments

  1. pOg

    apro il ‘Sommario di decomposizione‘, di Cioran appunto, e cito cose a caso (ma sicuramente la prima e’ attinente…):
    In ogni uomo sonnecchia un profeta, e quando si risveglia c’e’ un po’ piu’ di male nel mondo…
    Che gusto c’e’ quando gli dei non muoiono sotto i nostri occhi?
    Perche’ mai Dio e’ cosi’ scialbo, cosi’ fiacco, cosi’ scarsamente pittoresco?
    Abbiamo trasferito nel nostro doppio tutti i nostri attributi e, per rivalutarlo con una parvenza di solennita’, lo abbiamo vestito di nero: le nostre vite e le nostre virtu’ in lutto. Dotandolo di cattiveria e di perseveranza, nostre qualita’ dominanti, ci siamo affannati a renderlo il piu’ vivo possibile; abbiamo consumato le nostre forze per creare la sua immagine, per farlo agile, vivace, intelligente, ironico, e soprattutto meschino. Le riserve di energia a nostra disposizione per creare Dio erano minime. Allora ricorremmo all’immaginazione e a quel po’ di sangue che ci restava: Dio non poteva essere che il frutto della nostra anemia – un’immagine malferma e rachitica. Egli e’ mite, buono, sublime, giusto. Ma chi si riconosce in questo intruglio dal profumo di acqua di rose relegato nella trascendenza? Un essere senza duplicita’ manca di spessore e di mistero; non nasconde nulla. Soltanto l’impurita’ e’ segno di realta’.
    E non continuo colle ossevazioni sulle domeniche andando in ordine e tutto il nichilismo presente sulla terra nell’uomo parlando in generale…

  2. eiochemipensavo

    ma pOg, non ti sembra d’esser stato troppo serio? queste son discussioni filosofiche che richiederebbero quantomeno un tavolaccio di legno e una birra 😉

  3. pOg

    no… cioran non va mai preso troppo sul serio… senno’ si fa una brutta fine 😉

  4. pOg

    sicuramente no e poi al 100% si e’ perso tutta la commedia all’italiana degli anni ’70 😉

  5. eiochemipensavo

    heh heh, ma secondo te l’aveva mai letto il capitolo delle lezioni americane di calvino dove parla della leggerezza? 😉

  6. seia

    Ho come un Déjà Vu 🙂

  7. melpunk

    conosco questo sentimento. mi piace pure.

    Abbiamo trasferito nel nostro doppio tutti i nostri attributi e, per rivalutarlo con una parvenza di solennita’, lo abbiamo vestito di nero: le nostre vite e le nostre virtu’ in lutto. Dotandolo di cattiveria e di perseveranza, nostre qualita’ dominanti, ci siamo affannati a renderlo il piu’ vivo possibile; abbiamo consumato le nostre forze per creare la sua immagine, per farlo agile, vivace, intelligente, ironico, e soprattutto meschino. Le riserve di energia a nostra disposizione per creare Dio erano minime. Allora ricorremmo all’immaginazione e a quel po’ di sangue che ci restava: Dio non poteva essere che il frutto della nostra anemia – un’immagine malferma e rachitica. Egli e’ mite, buono, sublime, giusto. Ma chi si riconosce in questo intruglio dal profumo di acqua di rose relegato nella trascendenza? Un essere senza duplicita’ manca di spessore e di mistero; non nasconde nulla. Soltanto l’impurita’ e’ segno di realta’.

    qui: come non dare ragione all’allegro cioran. ma solo per quanto riguarda il cristallizzarsi del religioso nella dimensione più vieta, penosa e inutile che le menti umane abbiano saputo costruire. ma c’è di meglio e non si deve dimenticare. salutationes

  8. signoradicampagna

    mistico e umile, quanto mi piaci

  9. sonetti

    fior di giappone
    occhio ragazzi ai posti dove andate
    che non passi di là l’inquisizione…

  10. pOg

    in realta’ e’ evidente e’ riscoprire il proprio doppio allo specchio megliore di dio. e cmq le citazioni di cioran erano 3 diverse (acnhe se molto correlate) solo che i commenti qui non supportavano il tag <ul> e non si e’ capito…

  11. eiochemipensavo

    a parte gli scherzi, penso che l’ultimo paragrafo della mia storiella c’entri molto con il pezzo di cioran riportato da pOg/botulinux, nonostante io faccia una certa fatica ad ammetterlo 😉

  12. eiochemipensavo

    sono un poveretto, cioran lo conosco proprio poco.
    ma forse, lo faccio apposta 😉

  13. eiochemipensavo

    @seia: in effetti l’idea base di questo post son proprio le frasi finali, che tu hai già visto altrove… 😉

  14. Alice

    Che bello leggere tutto ciò! E io che pensavo di essere l’unica marziana stucca di tutta la melassa postconciliare di cui è incrostato il cattolicesimo attuale!
    Quanto all’Inquisizione, sarà pur vero che nobody expects the Spanish Inquisition, ma ho l’impressione che il buon Torquemada non avrebbe nemmeno dissentito troppo dal medievale che c’è nel Blogger Giallo… o no? (By the way, era proprio un domenicano…)

  15. eiochemipensavo

    ti spingi troppo avanti, cara alice. se debbo dire la verità, la parte della storia del cristianesimo che più m’interessa è precedente o concomitante alla formazione dell’ortodossia. ho un debole in particolare per lo gnosticismo.
    (vedere la pagina di wikipedia italia, piuttosto ben fatta http://it.wikipedia.org/wiki/Gnosticismo )

    la citazione dei monty python è stata particolarmente apprezzata, e adesso che so che la conosci so come risponderti la prossima volta che polemizzi… 😉

    I didn’t expect a kind of Spanish Inquisition…

    NOBODY expects the Spanish Inquisition!
    Our chief weapon is surprise…surprise and fear…

    😀

  16. Dani

    ciao…scusate l’intrusione ho scovato i vs. messaggi perchè sto cercando il significato della frase ricorrente nel film sliding doors …nobody expects the spanish inquisition….qualcuno mi può spiegare?
    ho visto la VHS una cifra di volte ma non in Italiano …l’avevo fregata a un corso di inglese serale..
    grazias

  17. eìo

    deriva da un famoso sketch dei monty python.
    qui
    http://people.csail.mit.edu/paulfitz/spanish/script.html
    trovi la trascrizione 🙂

    ciao

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