un blog che parla di niente

Il giovane Stalin

Si racconta che nei primi tempi fosse molto difficile diventare membri del Partito comunista bolscevico. Bisognava superare degli esami molto severi.
Una delle prove più dure, riservata a quanti erano ritenuti l’avanguardia del Partito, fu abolita dopo essere stata sostenuta del giovane candidato Iosif Vissarionovic Dzugasvilij detto Stalin.
Essa consisteva nel consegnare un’arma caricata a salve al candidato, ignaro della cosa; poi gli veniva detto: “In quella stanza c’è un nemico del popolo. Vai e uccidilo.”
Quel nemico era però la madre del candidato stesso, il quale nella maggiore parte dei casi si rifiutava di sparare non superando così la prova.
Solo pochissimi riuscivano a premere il grilletto, forse perché totalmente privi di sentimenti o abbastanza smaliziati da fiutare l’inganno.
Con il giovane Stalin, le cose andarono in maniera diversa.
Da fuori della stanza, gli esaminatori udirono prima parecchi colpi di pistola, poi un fracasso assordante e delle urla strazianti. Alla fine Stalin uscì dalla stanza con la pistola in mano, e disse: “Al diavolo! Quest’arma non funziona! Ho dovuto ammazzarla a sediate!”

Tratta da Lavoratori di tutto il mondo, ridete* di Moni Ovadia, Einaudi 2007, p.97, ma si trova anche qui.

12 Comments

  1. PlacidaSignora

    Mi spiace per Ovadia, ma questa la si raccontava già negli anni 60, solo che i protagonisti erano aspiranti carabinieri…Eh, non ci son più barzellette nuove…;-)

  2. Cate

    Non tutti amano la mamma.

  3. Emanuele

    L’arte di arrangiarsi… 😉

  4. S.B.

    Era uno che le cose le faceva fino in fondo lui, esso stalin!

  5. maiab

    un carabiniere che finisce a sediate la propria mamma?
    vedo più facile il contrario 🙂

  6. marchino

    ma pensa, stavo giusto meditando di andarmelo a comprare…

  7. marchino

    il libro, eh, non Stalin ché quello poi non sta mai fermo e sporca in casa…

  8. eio

    sì, anch’io la sapevo già, eh, infatti ho riso non per la storiella in sé, ma perché l’ho riconosciuta, più che altro 🙂

  9. ilaLuna84

    …Mi ha fatto venire i brividi. Fa sorridere, ma al contempo è raccapricciante.

  10. gianfalco

    E avrà anche deprecato il fatto che di mamma ce n’è una sola…
    (Io la sapevo di Hitler)

  11. ifix oh

    mah…a me sti rossi stan proprio lì….si fosse suicidato era meglio…

  12. Orazio

    Le sedie erano già dell’Ikea?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2024 e io che mi pensavo

Theme by Anders NorenUp ↑