A Parma, dicevo all’autista che mi portava in stazione, a Parma non ce l’han mica il mare, non ce l’han mica il lungomare, a Parma hanno la Parma, e lungo la Parma hanno il lungoparma, e loro, i parmigiani, lo usano come fosse un lungomare, vanno a prendere i gelati, si siedono sul molo a bere dei bicchieri, si mettono in costume a prendere il sole su delle sdraio o dei materassini gonfiabili… Son così, cosa ci vuoi fare, i parmigiani. Mi ha interrotto l’autista per dire che quello che ho scritto non è vero e io gli ho detto Guardi, se non le dispiace me lo invento.
Adesso devo fare quattro ore di viaggio su un treno con uno che ha appena bevuto un succo di frutta con virtù depurative. Ho paura.
agli autisti bisogna parlare di politica, di calcio o di donne, non del mondo. altrimenti li confondi.
se vuoi far incazzare un parmigiano, chiamalo “parmense”
vedi come se incazza (altro che gelati sul lungoparma che, a dire il vero, qualcuno che lo fa c’è pure, ma il molo no, visto la parma è poco più che un torrente)
Parma val bene una messa…
“Guardi, se non le dispiace me lo invento”. Mi ha ricordato il nostro Presidente del Consiglio.
Se puta caso uno mai stesse per intraprendere un periglioso viaggio con compagni di viaggio “a rischio di scoppio” lungo la dorsale adriatica e via via verso il Profondo Centro, qui li si vorrebbe avvertire che trattasi della città più fredda d’Italia dopo Bolzano. E anche che oggidì sembra l’ombelico dell’inverno. Meglio restare sul Longomare di Parma. Mo mama…
Mo mama 🙂
@cq: Mi hai fregato. Volevo scrivere la stessa cosa!!
A Parma hanno il prosciutto, ma l’ho sentito dire…io non ci sono mai stata.
Succo di Parma, volevi dire.
io conosco Parma per il parmigiano e per la parmalat purtroppo.