un blog che parla di niente

Guardati dai falsi amici

A volte mi capita di vedere delle interviste a degli sportivi, e nelle interviste questi sportivi dicono che loro son confidenti, poi i commentatori dicono anche loro che son confidenti, lì son tutti confidenti, ma confidenti di cosa, saran confidenti gli uni con gli altri, si scambieran delle confidenze, tutti lì, negli spogliatoi, gli sportivi e i commentatori, tutti a farsi delle confidenze, e a me vien da pensare che se io li conoscessi, quegli sportivi e quei commentatori, che me li immagino, sottovoce, dentro degli spogliatoi che son come dei confessionali, a farsi delle confidenze, a parlarsi nelle orecchie, se li conoscessi io andrei lì e gli direi Stai attento, stai attento a far delle confidenze, che poi ti fregano, gli mettono un microfono davanti e loro non si tengon mica, loro van lì, gli mettono un microfono davanti, e loro dicon tutto, spiattellano tutto, altroché farsi delle confidenze, porca miseria, far delle confidenze a quella gente lì è come andare a dirlo in televisione, stai attento, e stai attento anche a dirlo in giro, che sei confidente, che magari poi ci son delle persone che voglion sapere che cosa sono quelle confidenze, e poi vedi, magari ti rapiscono, ti torturano, ti mettono gli spilli sotto le unghie, ti strappan le dita con le tenaglie, ti spengono le cicche di sigaretta addosso, se ci penso mi fa male anche per te.

Quando ero piccolo c’era un giornale da donne che si chiamava Confidenze. Poi ce n’era anche uno che si chiamava Intimità.

10 Comments

  1. tokyoblues

    Ma per fortuna c’era Grand Hotel

  2. cq

    E che è tutta sta confidenza?

  3. marcantonio

    gli mettono il microfono davanti, sì, ecco, sarà anche così peròda come parlano, dicon delle cose, che il microfono sembrerebbe che glielo han messo da un’altra parte;
    e mi ricordo -quando comincio così finisce che mi vedo al campo di bocce col bicchiere di bianco con la spuma, vedi te come son conciato- mi ricordo, dicevo, una tipa, ai tempi del liceo, che lei diceva che leggeva Intimità e Confidenze e poi ha intrapreso la carriera politica, magari son propedeutici, anche se però non è ancora arrivata a Roma, per ora

  4. AB

    Che male quado ti strappan le dita con le tenaglie.
    Chissà che rumore fa un dito strappato.

  5. Frator

    E io sono stato tirato su da una madre che leggeva solo Grand’Hotel e da un padre che amava la settimana Enigmistica, quella di Bartezzaghi e Ghilardi, tanto per dire e che la domenica mi portava al bocciodromo di borgata Sassi dove lui giocava in coppia con Ricu il più grande bocciatore ( a suo dire) dopo Gramaglia! Io lo guardavo giocare, ammirato, mentre sorseggiavo il mio bicchiere, di vetro spesso, pieno di spuma!!!

  6. Stefi

    E su Confidenze – o era Intimità? – c’era la sezione di racconti veri e bellissimi scritti da donne che si intitolava Vicende Vissute – Una donna racconta. Si pronunciava tuttattaccato vicendevissuteunadonnaracconta. Finivano sempre bene, le vicende vissute, quindi era evidente che era tutto vero.

  7. anna

    Avrei voluto farvi una confidenza, ma forse non è più il caso. Era una cosa intima. Vi dispiace se non ve la dico più? Sì? Beh, potrete leggerla sul vostro quotidiano di domani.

  8. pesa

    E ti dirò, Intimità esiste ancora.

  9. Ellamoon

    Io do confidenza a tutti, così non sbaglio e non devo ricordarmi a chi l’ho detto e a chi no.

  10. Frator

    Vacanze in Calabria, 40° all’ombra, con Scipione l’africano che vende, gratis, abbronzanti naturali senza un briciolo di Confidenza e animatori per caso che organizzano tornei di bocce alla baraonda dove, chi sa giocare, viene regolarmente eliminato al primo turno….Dio….cosa non darei per un bicchiere di spuma!!!

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