un blog che parla di niente

Giovani scrittori esordienti

Venerdì ho mandato Polli in libreria a comprarmi un libro di un giovane scrittore esordiente a caso con l’intenzione di leggerlo in questo lungo week-end, ma non ce l’ho fatta.
Leggo sempre in giro che i giovani scrittori esordienti italiani non valgono una cippa, per cui mi sono impegnato, mi son detto, ne leggo uno, così poi faccio la recensione e vediamo se vale o non vale. Ma non l’ho finito, non tanto per colpa del libro, ma perché ho fatto anche un po’ di vita sociale, altrimenti sarei stato attaccato al libro per tutto il tempo.

Son quasi settecento pagine, comunque, quindi direi che son quasi scusato.

In questo libro qua, succedono pacchi di cose, ci son un sacco di personaggi dai nomi astrusi che però è difficile confondere tra loro. E’ ambientato a Pietroburgo (Leningrado, San Pietroburgo, fate un po’ voi, io non ci sto dietro al cambiar dei nomi) e quindi si può dire che i suoi padri nobili siano Pietroburgo di Belyj e Pancetta di Nori.

Tarda un po’ ad ingranare ma quando ingrana ci son delle parti che se io avessi avuto qua l’autore, indipendentemente dal suo sesso, l’avrei baciato. Davvero. Fino al punto a cui sono arrivato, pagina quattrocento e qualcosa, stranamente non ci sono cose che mi farebbero tirar via il libro dalla finestra, e vi assicuro che mi capita di rado.

Il giudizio è quindi ottimo, a parte due cose che non fan parte del testo, ma del cosiddetto paratesto, che quindi si possono imputare forse più alla casa editrice che non allo scrittore:
– il titolo ti fa capire tutta la trama, porca miseria, e non si fa, porca miseria, non si fa;
– l’autore si firma con uno pseudonimo che è lunghissimo e astruso come i nomi dei suoi personaggi, e quindi è difficilissimo da ricordare.

A parte queste due sviste di marketing, il libro è bello, bello bello, molto più bello di quanto avrei potuto immaginare.

Si chiama Delitto e castigo e lo ha scritto un tizio che si firma Fëdor Dostoevskij.

60 Comments

  1. CptUncino

    niente…mai sentito!

  2. trattino

    Sembra interessante ‘sto Dostoevskij. Arbasino lo farebbe assurgere anticipatamente al rango di “solito stronzo”, nonostante la giovane età.

  3. Ladra di Caramelle

    io Pancetta non ce l’ho fatta, ho rinunciato.

  4. paolo beneforti

    per decidersi a buttar dalla finestra un tomo di 700 pagg. ci vogliono motivazioni forti, diciamo anche questo.

  5. marchino

    Anch’io, una volta, ho letto un libro di uno scrittore esordiente, molto esordiente, talmente esordiente che anche con l’apparecchio acustico mica capiva bene quando gli parlavano insieme; così scriveva tutto grande, era uno scrittore MAIUSCOLO.

  6. mirkuz

    Io mi chiedo, la lettura di questi scrittori giovani e moderni e esordienti e rivoluzionari, non traviera’ la mente di noi poveri giovani?

    Leggere trame come queste, non ci costringera’ a pensare con le nostre menti invece che quelle sane imposte dal grande fratello?

    Ah, io quel libro l’ho messo come spessore per la libreria, fa lo stesso?

    Ho scritto delle cazzate anche oggi.uffa.

  7. abel

    Cavoli, uno scrittore nuovo…e io che pensavo che le librerie vendessero solo più Montalbano…eheh

  8. Uyulala

    Anch’io lessi una volt un libro di questo scrittore esordiente. Bellissimo, ma che famiglia di merda che descrive!

  9. Rossella

    Lo proporrò ad amici e conoscenti ^___^

  10. Shalom

    “Delitto e Castigo” è il libro che mi ha fatto innamorare della letteratura russa…assolutamente straordinario.
    Se ti posso consigliare due testi più brevi, ma altrettanto formidabili, ecco i loro titoli:
    “Sonata a Kreutzer” di Lev N. Tolstoj e “La donna di picche” di Aleksandr Puskin.
    Buona lettura.
    Shalom

  11. gabry

    …delitto e castigo??? è la biografia di berlusconi??no quella si chiamerebbe delitto e depenalizzo il castigo!

  12. Giancarlo Tramutoli

    Delitto e casting…
    Un trhriller nel mondo corrotto dei provini…

  13. maeandro

    Anch’io come Shalom ho iniziato ad amare la letterattura russa dal Delitto e Castigo. L’edizione era quella omaggio o quasi (tanto pagavano i miei) di Famiglia Cristiana. Poi ne son seguite di scoperte bellissime. Ti segnalo:
    Un eroe dei nostri tempi di Lermontov
    Oblomov di Goncarov

  14. Palladilardo

    Io invece, per tanti motivi, a cui non ho potuto porre rimedio non essendo (per il momento) un Dio capace di modificare il clima e capace di teletrasporto, ho fatto vita assolutamente asociale e per tale motivo ho finito di leggere Austerlitz di Sebald (fa un pò incazzare ma qualcosa rimane), poi ho letto Lo straniero di Camus (un classico, bello (non perchè è un classico, ma perchè è bello)) e poi ho iniziato “le intermittenze della morte” di Saramago, che invece se non si imputtanisce nella seconda parte, promette davvero benissimo! Ma solo perchè non sono ancora un Dio, ma mi manca poco, davvero poco… (lo sapevo che la (ri)visione di Dogma mi avrebbe causato deliri di onnipotenza… ma mi rompevo dannatamente le palle…)

  15. il barbun

    Quasi quasi piango di gioia.

  16. iMod

    Mo’ mamma… mi sembrava una recensione di Eco (però tipo quella de “La bustina di minerva” quando recensisce i biglietti da 50mila lire), però scritto da Nori…
    Bisogna aver fiducia negli scrittori giovani…

  17. eio

    Non leggete, fa male!
    NON LEGGETE!
    scoltate me, io non leggo 🙂

    (chi risponde “Si vede” lo impicco 🙂 )

  18. eio

    il tizio qua sopra è il mio librajo barbun che ha obbligato la povera Polli a comprare anche L’idiota. Credo che il barbun pensi che L’idiota sia un titolo appropriato per me 🙂
    (poi vedo)

  19. stefigno

    Eh eh , molto bello questo post 😉

  20. S.B.

    E’ ancora giovane, ma si farà. Diamogli tempo !

  21. phoebe

    C’ha un nome troppo complicato, non sfonderà mai!!!

  22. Alex Supertramp

    Strano che i talk-show non ne parlino.
    Ho anche guardato Porta a Porta ma non lo hanno invitato.
    Evidentemente non è il solito raccomandato…

  23. Giancarlo Tramutoli

    “E’ ancora giovane, ma si farà” disse il pusher…

  24. Ladra di Caramelle

    comunque, quando ho letto 700 pagine, di primo acchito ho pensato che riferissi al tomo di Marco Travaglio 😉 non chiedermi cosa c’entra con la Russia però!

  25. eio

    io oggi l’avrei anche scritto un post, adesso li avrei proprio, dieci minuti per scriverlo, ma ho appena finito quel libro lì di cui si parla in questo post, e non saprei proprio come fare, a scrivere qualcosa, dopo aver letto un libro così.

  26. Ladra di Caramelle

    A proposito di libriccini… lunedì esce il Protocollo di Kyoto, un altro mattone da 700 pagine. Così, visto che hai finito questo…

  27. maeandro

    Non so se faccio bene a dirtelo, però te lo dico lo stesso. L’idiota è un bel libro anche se non all’altezza del Delitto e Castigo, e per finire la stroncatura, ti dico che l’ho dimenticato in fretta. Sarà perchè avrò pensato che la figura del principe Myskin veniva meglio rappresentata dal più giovane dei Karamazov. I karamazov, se non li hai ancora letti, meritano senz’altro molto molto di più e per il ponte del 25 aprile ti conviene darci un’occhiata.

  28. eio

    Caspita, a saperlo dopo pranzo non cominciavo L’idiota 🙂

  29. eio

    Li ho ordinati, i fratelli Karamazov, anche se avrei preferito si fossero chiamati i fratelli Ghibaudo, ma non sono ancora arrivati. conto di far fuori anche loro (!) a breve 😉
    grazie del consiglio eh.
    e anche per quelli di ieri, un po’ più sopra, anche se per metà ho già (volentieri) dato 🙂

  30. philippewinter

    e di questo esordiente ho intercettato anche l’idiota e i fratelli…
    …credo che questo caro esordiente mi incorra in momenti importanti della vita… che ti devo dire?
    siamo in zona animaintima…
    e poi si vive

  31. kutavness

    Io sono privo dell’enzima che metabolizza i libri oltre le trecento pagine. Esiste adeguata terapia?

  32. eio

    anch’io sai. poi delle volte c’è qualcosa che anche senza enzima, passa lo stesso. non ho mica capito com’è che funziona, ve’. 😉

  33. Cristian Conti

    Dura la vita del precario se Dostoevskij è ancora tra gli scrittori giovani che cercano di trovare un po’ di spazio in libreria 😀

  34. Linda

    Ahahahahahahahah!!!

  35. el_u

    l’ho portato (il primo volume) un’intera estate dietro in motorino senza cavarci le gambe….il protagonista che camminava lungo i canali e pensava e quando smetteva di pensare…non ricordavo più dove andava…era l’estate del ’91…passa un anno e sono a casa ammalata…lo inizio da capo…lo finisco in 2 giorni e diventa uno die miei libri preferiti in assoluto!!!

    Grazie Fedor….perchè i tuoi libri sono un porto sicuro cui approdare ed una tempesta da cui esci sempre arricchito!

  36. baugnuf

    Dostoevskji…Ma è il nome di un cavallo da corsa…! Questo scrittore deve averlo copiato .

  37. Rossella Fortunato

    Ciao a tutti. Sono una ragazza di 16 anni della provincia di Bari che ha pubblicato un libro autofinanziandosi: “La semplicità di una vita”. Adatto per ragazzi e adulti, il libro, che racconta una vera amicizia fra tre adolescenti, riscuote molto successo. Però io voglio allargare gli orizzonti.
    Come posso farmi pubblicità?
    Attendo una risposta.
    Cordiali saluti.
    Rossella

  38. Rossella Fortunato

    Forse ho sbagliato – sicuramente! Ma non ho idea di dove rivolgermi, ed ho tanta voglia di emergere!

  39. roberto

    che cosa hai sbagliato??? ti posso esser utile?

  40. Cecilia Attanasio

    Fëdor Dostoevskij non è un autore emergente è un grande scrittore della letteratura russa ed è un maschio. il titolo non è stata una svista di marketing ma si usava dare questi titoli nella letteratura russa(vedi guerra e pace)e mi stupisco molto che possa essere scambiato per un emergente

  41. Rossella Fortunato

    Sicuramente non è questo il posto in cui devo scrivere, però ho bisogno di aiuto periì il mio romanzo!

  42. transit

    Rossè, non chiedere a noi, mappatella di buzzurri, ma al tuo romanzo: lui sa tutto di te. e, di certo, lui, conosce, anche la strada del successo per il “successo”.

  43. Rossella Fortunato

    e quindi? per te cosa dovrei fare?
    ……….

  44. transit

    scrivere, scrivere e poi riscrivere.

    ciao.

  45. diegodatorino

    e poi vai al mare. che fa bene un po’ d’aria.

  46. leonardo4it

    Come non é un autore emergente? non è lui che ha tratto la trama da Rikos ja rangaistus di Aki Kaurismäki o da Crimes and Misdemeanors di Woody Allen? Son più di due anni che ne esco pazzo. Ecco perché

  47. Walter Fano

    Grazie Cecilia A.
    era da tempo che non ridevo così tanto!

  48. Cecilia Attanasio

    Scusi tanto ma non ho capito cosa c’è da ridere anzi mi stupisco che non conosca l’autore di un libro famoso come Delitto e Castigo.Se non mi crede chieda in biblioteca o in libreria

  49. Alessandro

    Ciao Cecilia, proprio oggi ti ho dedicato un post, tutto per te.
    https://diludovico.it/eiochemipensavo/2010/05/20/delitto-e-castigo/

  50. Peter Ban

    @Cecilia: il contesto, cribbio.

  51. Watkin

    Certo che però sei un cafone. Cecilia ti dà del lei e tu “ti ho dedicato un post, tutto per te”, bella roba.
    (per Cecilia Attanasio: non se la prenda. In realtà qui tutti noi sappiamo benissimo cosa sia “Delitto e castigo”, ma ci divertiamo così a fare i finti tonti. Che ci vuol fare, siamo ragazzi. Cordiali saluti.)

  52. Valente il diffidente

    Io di delitto e castigo ho visto il remake dei ragazzi della terza C. Delitto e castigo dietro la lavagna, o a Lavagna… boh, forse era ambientato in colonia… al mare.

    Comunque Raskolnikov non è un nome credibile. Uno studente in legge che diventa un delinquente… sembra l’autobiografia di Ghedini.

  53. transit

    mica tengo minimo duecento anni che questi anni erano il medium materiale tra me, Fedor Dostoevskij e Raskolnicov. no, no tranquilli. però conosco il surrogato o la fotocopia spiaccicata di Dedor Dostoevskij in persona. e anche quelle atmosfere di quelle strade fredde e cupe e piene di fango e ghiaccio e estcrementi di cavlli che tiravano sulla prospettiva Nevskij che c’è pure la canzone di Battiato sulla prospettiva. queste atmiosfere, dicevo, che questo amico mio che si chiama CERMINE IO GLI HO DETTO: Quando vengo a casa tua a fare scrittura creativa, la porta, l’ingresso e la stanza dove ci mettiamo e la tua faccia da piccolo male e i parati e le fussure alle pareti e la cuicna che sembra tutta un livido di freddo nelle ossa e i tuoi libri ingialliti messi così, tu con quella aria da Savonarola e credente cattolico infoiatissimo, tu, cioè questo amico mio che però non mi vedo più da un sacco, lui, questo amico è Carmine Fedor Dostoevskij qui delle mie parti lontanissimo dalla stessa e dalla tundra e dai bagni penali e le crisi epilettiche. Ah, adesso prendo sciato(respiro).

  54. Amalia

    Sono una scrittrice emergente, ne approfitto per consigliare la mia prima pubblicazione: “I giardini di Bianca”. Questa la recensione:

    Bianca, una vita difficile, segnata da tragedie enormi. La morte dei genitori in un incidente aereo, quando era ancora troppo piccola. E poi l’amore, un amore anch’esso dal sapore tragico. Eppure c’è un fil rouge che attraversa questo racconto, un filo tenue e delicato, che ha il profumo e la purezza delle gardenie in fiore. Un profumo che è come la chiave d’accesso a un mondo di emozioni mai sopite, emozioni che sono le vere protagoniste de “I giardini di Bianca”. “Esistono dei giardini senza tempo sospesi sul nostro cuore: alcuni sono fioriti, luminosi, quasi celesti, altri sono spenti, tristi, muti nella loro grigia solitudine” scrive l’autrice. Così, nel ripercorrere le tappe della sua esistenza, la protagonista di questo racconto offre al lettore un viaggio intenso nel suo giardino interiore. L’affetto per gli zii che l’hanno cresciuta, il distacco, la complicità con la zia Carmen, il salto nel vuoto verso l’ignoto di un futuro incerto, la passione per la musica. E poi Parigi, nuovi legami, un nuovo amore. Il tutto narrato con una prosa semplice e scorrevole, accessibile a tutti ma mai banale.

    Mio blog: http://amaliafusco.blogspot.com

    Grazie e saluti

  55. Arcangelo Tangorra

    Visto l’argomento decido di accennare qualcosa sul libro che ho appena pubblicato, sperando possa interessare e specialmente piacere.

    Kharanne di Arcangelo Tangorra

    Questa sera ho freddo, e non ci sono abituato.
    Non ho mai patito il freddo, anzi, a dirti la verità, non l’ho mai
    conosciuto, prima d’ora. Non è una sensazione piacevole eppure,
    questo brivido leggero che sento scorrere dentro, mi fa sentire
    vivo.
    Per la prima volta.
    Non ho mangiato, non ne avevo voglia. Volevo stare un po’ solo
    con te, a parlare e null’altro.
    Come vedi, mi sono preso il tempo necessario.
    La sera è appena cominciata, e la notte davanti a noi è lunga.
    E intensa.
    Non ricordo con precisione quando tutto ebbe inizio, sono passati
    tanti anni, ma i momenti in cui cominciai a capire cosa ero
    diventato in realtà segnarono l’inizio di cambiamenti così radicali
    che nulla, nella mia vita e in quella delle persone che avevo
    intorno, avrebbe mai più potuto essere come prima.
    Ma ora è tempo che tu conosca gli avvenimenti con esattezza; è
    un debito che ho anche con me stesso.
    Era una piacevole sera di fine agosto, l’aria si era fatta più fresca
    e i vestiti restavano addosso senza incollarsi sulla pelle. C’erano
    tante persone nel giardino della villa, e tutti sembravano essere
    molto allegri, nonostante l’estate stesse volgendo al termine e
    presto l’autunno avrebbe portato i primi freddi nei suoi
    1
    malinconici ma meravigliosi colori.
    Immagino di non averti mai detto che l’autunno è la mia stagione
    preferita; adoro guardare la vita addormentarsi in quello che mi
    circonda, perché il sonno che segue è vera pace e tutto non è
    morto, ma è in attesa della primavera.
    E fu quella sera, appunto, che iniziai a guardare il mondo con
    occhi diversi. Spiegartelo adesso, a distanza di tanto tempo, tante
    esperienze e tanti chilometri, non può rendere giustizia alle cose
    per come sono accadute, ma può darti almeno una vaga idea di
    quanto la natura possa essere sia benevola che ostile o,
    perlomeno, di quanto sia dotata di un seppur macabro senso dello
    humor.
    Non ho mai capito se si trattasse di una festa a invito, o se
    l’accesso fosse libero a tutti; io venni invitato da un ragazzo
    conosciuto poche ore prima al lobby bar dell’hotel, a Satu Mare.
    Si trattava di un italiano che mi disse di non essere in ferie in
    quella regione, ma di passaggio, e che la sua meta finale era la
    Grecia, dove viveva sua madre. Nei pochi giorni che si era
    fermato in quella zona, aveva conosciuto alcune persone del
    luogo che lo avevano invitato nella loro tenuta di campagna e gli
    avevano detto che avrebbe potuto portare chi desiderava a quella
    che, per loro, era la festa di fine estate.
    A proposito di tali persone, non seppe o non volle essere più
    preciso. Oggi potrei dirti che non volle. Ma ancora adesso
    qualsiasi certezza sfuma.
    Se ora dovessi ripensarci con cuore puro, potrei dirti che forse mi
    2
    invitò perché aveva un po’ di timore a presentarsi da solo; forse
    cercava un complice per la serata e non un amico con cui
    condividere qualcosa.
    Mi piace poter credere di essere ancora puro. Di poter avere
    ancora pensieri innocenti. Quindi cercherò di parlarti con quella
    purezza che mi è stata stuprata, ma alla quale non riesco a
    rinunciare.
    Posso dirti che sembrò sollevato quando gli confermai la mia
    presenza. Io ero tranquillo, a mio agio, sebbene dovessi entrare
    in una casa di perfetti sconosciuti, per giunta in compagnia di
    una persona che avevo incontrato solo qualche ora prima.
    (Anche le orchidee marciscono, amore mio!) …ù

    Un grazie a tutti voi per avermi seguito sino a qui! Ark

  56. cri

    Per i giovani e aspiranti scrittori ho trovato molto ineteressante il neo-progetto di social writing “Walk In Your Tweet”. Date un occhiata alla pagina su facebook!

  57. io sono un folletto (sic)

    Hello! Ho trovato per caso questo blog e lì per lì ho pensato: “E’ la solita palla dove un tizio barboso rintrona il cervello a tutti con minchiate varie” ma poi… ILLUMINAZIONE! Molti di voi dovrebbero lavorare al Circo di Moira Orfei, mo’ ve lo dico XD
    Oppure dovrei scrivere un libro su di voi, perché siete esilaranti, Ma la più esilarante è senza dubbio la sig.ra Attanasio, la quale non ha capito una cippa di ciò che ci contraddistingue dalle scimmie. E non parlo di pollice opponibile, bensì di PURA E SEMPLICE “IRONIA”. Ma è ovvio che tutti qui conoscono Dostoevskij -.- solo che temo che la Attanasio appartenga a quella vasta specie di Esseri Umani Sprovvisti Di Sense Of Humour. Condoglianze, signora. Detto questo: sono una scrittrice e anche una speaker radiofonica e credo di aver visto gli UFO stasera (o forse era la trasmissione berlusconiana che mi ha doverosamente fottuto il cervello, che ne so XD). Quindi vi saluto e vi auguro di non morire il 21.12.2012 (non è palindromo, meno male -.-), perché i Maya sono degli stronzi e basta XD (credo di esser pronta per la camicia di forza, sì, sì XD). Ciao, eh XD

  58. io sono un folletto (sic)

    Ma poi la signora attanasio che fine ha fatto??? XD

  59. Marianna L.

    Ahahahhha. Divertente. Ma qualche autore emergente poi lo devi anche leggere. Evvia! Io sono sullo stesso percorso di Arcangelo, Rossella e Amalia. Ho tirato fuori da un cassetto una serie di racconti di viaggio che ho scritto piu’ per me che per la pubblicazione, anche perche’ ero abbastanza scettica sulle possibilita’ di essere pubblicata. Ho sentito tante campane. Comunque, per farla breve, quest’anno mi sono decisa ed e’ ho inviato il mio scritto ad una casa editrice della mia zona, La Caravella che ha mostrato attenzione e serieta’ verso gli autori emergenti. Mi sembrano professionali e valutano l’opera affidandosi al comitato di lettura, senza impegno. Fatemi gli in bocca al lupo. Spero di essere presto tra i libri che vi impegnano il weekedn lungo! 😉 Marianna

  60. signoradicampagna

    @Marianna, auguri per il libro e per te. in bocca a……….

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