un blog che parla di niente

Elettrolibri

Adesso è un po’ di giorni che non scrivo niente, ma ho delle ragioni, ne ho tante, e son principalmente ragioni alle quali ho voluto dedicare tutto il mio tempo libero – quello in frammenti superiori ai venti secondi – e quindi ho dovuto trascurare cose di cui posso occuparmi in qualsiasi momento, come un blog, come questo, che per definizione è aperiodico, asincrono, e fatto a cazzo di cane, come si dice tra noi nobili dentro.
C’è stato il Salone del libro, abbiamo presentato lo Spinoza III, un volumone spesso due centimetri, abbiamo presentato le nuove uscite della Sugaman, la casa editrice che ho con Paolo Nori, e s’è parlato tantissimo, specialmente di libri digitali, detti anche, come dicono gli amici di Barabba, elettrolibri. È bellissimo, elettrolibri. Quasi quasi lo adotto anch’io. Elettrolibri. Suona bene.
L’anno scorso insieme a Letizia Sechi avevo fatto un libricino che si chiamava Questo non è un ebook, che poi veniva distribuito al Salone del libro, ma anche come elettrolibro, lo trovate ancora qui, se volete, e ho visto che quest’anno, l’ho letto sulla Stampa, è andato fortissimo al salone. Son contento, perché quest’anno, se ne avessi avuto il tempo, avrei voluto fare un altro ebook, chiamiamoli così che così capiscon tutti, un altro ebook che spiegasse cosa sono gli ebook.
Nella mia testa, se avessi avuto il tempo di farlo, questo ebook si sarebbe chiamato: Che cos’è un ebook? e dentro ci sarebbe stato scritto: Una roba tipo questa.
E basta così. Secondo me sarebbe andato forte.

5 Comments

  1. marcantonio

    io son uno che scrive ancora meno ma legge un casino e ormai, per la maggior parte, in formato digitale, anche se, per ora, mi limito allo schermo del PC perché non ho ancora avuto l’ardire di procurarmi uno di quei cosi lì elettronici che servon per metterci dentro una biblioteca intera di digilibri (elettrolibri mi piace, sa anche un po’ di chimica ma digilibri mi fa venir in mente i dirigibili, che le parole che leggi ti fan volare);
    mi sa che ho perso un po’ il filo di quello che volevo dire e anche questo commento va un po’ alla ca##o così si adegua allo stile del blog (noblesse oblige)

  2. Amanita

    ecco, a me viene da pensare di misurare gli elettrolibri in ettolitri. Che poveretti gli ettolitri stanno lì che non li usa mai nessuno.

  3. Lucia

    Gli elettrolibri paiono libri elettrici, che sprigionano energia ed elettroni.

  4. WonderDida

    elettrolibri suona bene anche se hai la erre che rugola, la erre arrotata, il rotacismo, insomma la erre moscia? mmmh. forse.

  5. Frator

    Elettrolibri: libri che danno la scossa. Volti pagina e zac! Dioooo che bota!
    Comunque neologismo non disprezzabile, anzi, da proporre!!!

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