un blog che parla di niente

È un po’ una malattia, secondo me.

L’altra sera mi ha telefonato Paul, mi ha chiesto se avevo ancora scritto qualcosa, io gli ho detto (ma forse l’avevo già detto da qualche parte) che non scrivo più niente; ormai non scrivo più neanche la lista della spesa, così poi vado al supermercato e torno senza le robe che mi servivano. E con un sacco di minchiate.

Che poi non è che non scriva, a volte scrivo, solo che mi accorgo che se scrivo sul quaderno poi le robe che scrivo non le rileggo mai, non le ricopio mai, non ci lavoro mai, e se scrivo sul computer poi addirittura non le salvo neanche.

Così mi son comprato una tastierina esterna, e quando ho voglia di scrivere (succede di rado eh), quando ho voglia di scrivere mi metto lì e scrivo sulla tastierina esterna, senza collegarla al computer, così non devo neanche disturbarmi a dimenticarmi di salvare.

18 Comments

  1. Dario Salvelli

    Dov’è finito il fascino della penna BIC?

  2. seipuntotrentasette

    Scripta volant

  3. Cristian Conti

    E’ colpa dell’internet..scrivi due righe, le cerchi su Google e vedi che le ha già scritte qualcun’altro.

  4. paolo beneforti

    in altre parole, ciò che scrivi non lo metti più in condivisione. neanche con te stesso. (che persona orribile!) ^^

  5. marchino

    a scriver su una tastierina collegata a niente sei come quelli che parlano e solo dopo ti accorgi che ci hanno il coso blutut nell’orecchio -ma forse è anche peggio, eh-

  6. Alessandro

    (dario, io la penna bic non l’ho mai usata, in realtà. ne ho scritto in passato ma uso tutt’altre robe, su carta, ebbene sì 😉 )

    (marchino, suvvia, ti sembro un esibizionista che scrive in pubblico? 🙂 )

  7. marchino

    no, ecco, appunto, iniziavo a preoccuparmi 🙂

  8. Alessandro

    o anche tu stesso.

    lo diceva anche andrea beggi qualche giorno fa)

  9. marchino

    magari, poi, intendevi semplicemente questo: http://www.flickr.com/photos/superlocal/3340488501/

  10. Alessandro

    quella è una cosa che mi piacerebbe molto, anzi moltissimo. Quando vado in treno, sarebbe l’ideale. figata assoluta.

  11. marchino

    e infatti lui ci rimane anche un po’ male, che lui non gli fa più legger quel che scrive

  12. palla di lardo

    Forse è il momento che ti trovi un autore… oppure uno scriba e nel caso ti piace farti notare puoi andare in giro vestito come un faraone egiziano.

  13. leonardo

    e’ abbastanza malattia. che anche io non scrivo la lista della spesa e’ proprio piu’ forte di me, ma scrivere e poi non salvare sul pc ma non viene in automatico. fatti vedere da uno bravo 🙂 oppure no

    sara’ la prima vera

  14. cica

    Però la lista della spesa no, quella bisogna scriverla eh… Fate come me: scrivetela e poi la lasciate a casa. Ma almeno quando tornate dal super potete controllare cosa avete dimenticato. E son soddisfazioni!

  15. day waster

    parole sante!

    passa dal nostro Blog e dicci cosa ne pensi!
    a presto e compliemtni per il tuo blog!

  16. P!nkinside

    Sì, anche secondo me è una malattia. Speriamo guarisci presto.

  17. camelia

    ma no quale malattia….alla fine capita a tutti, secondo me dovresti evitare di scrivere per un pò, intendo evitare ogni forma di scrittura, compreso il biglietto sul frigo per ricordarsi un qlc,
    rimani in qst condizione fino a quando non ti accorgi di avere una necessità impellente, sarà qlc di improvviso che ti travolgerà
    e ricomincerai a scrivere perchè avrai qlc di interessante da dire!

  18. ilaria

    Quando si arriva a non scrivere la lista della spesa siamo alla fine.
    La lista fa parte dei fondamentali. Io scrivo liste continuamente. Quando ho finito gli argomenti, scrivo i numeri del calendario per i prossimi tre mesi e faccio pallini ad ogni venerdì o mercoledì (la settimana è piena di svariate e gradevoli forme di giorni). Ogni lista che scrivo è priva di utilità, se non quella di fornirmi un motivo per andare a strasciconi da un bar all’altro e sostarci a lungo grazie appunto ad un taccuino sdrucito e una penna a inchiostro gel, regalandomi impunità ed intangibilità.

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