un blog che parla di niente

Documentazione

A volte, si hanno dei post in testa, ma sai benissimo che non sono ancora pronti per esser scritti, ché, liberissimi di non crederci, han bisogno di un po’ di ricerca, di letture, prima di esser scritti.

Facilissimo, fare un post, spesso.

Spesso anche difficilissimo.

Ché a volte, anche se fai un post scanzonato svagato e apparentemente senza capo né coda, magari un post scritto in cinque minuti, hai bisogno di sapere quel che stai scrivendo, hai bisogno di documentazione.

Delle volte un post di cinque righe deriva dalla lettura di cinquecento pagine, per dire.

Non lo so, credo che sia così per tutti.

Per esempio il mese scorso mi son comprato Il secolo breve di Hobsbawm, e mi ero ripromesso di farne un commento. Leggendolo, mi son accorto, ohibò, che per commentare quel libro avrei dovuto riportare ogni singola frase e poi commentarla. Quel libro era una sorgente inestimabile di pensieri. Poi allora ho lasciato perdere. Quel libro son settecento pagine. Troppa fatica.

Oggi avevo due post da scrivere, entrambi per me interessantissimi, ma avrei bisogno di almeno un paio di libri per scriverli, ma non ho avuto il tempo di ricuperarli.

Vi basti sapere che questo è un blog serio e documentato, e potete fidarvi ciecamente di ciò che c’è scritto.

È tutto accuratamente verificato.

(forse)

***

Oggi ci sono 600 miliardi di pagine web, create di fatto in 4 mila giorni; queste pagine non sono il risultato di un investimento aziendale (ancora nel 1995, proprio la considerazione dell’entità dell’investimento necessario per rendere Internet attrattiva scoraggiò l’interesse di British Telecom, ABC, The Times e Newsweek[…]), ma del lavoro dell’audience stessa, che ha costruito il 60% di quello che oggi è Internet. In altre parole, il 60% della rete si sviluppa sulla base dell’economia del dono.

da hippie.com, trovato su nòva

4 Comments

  1. Anonimo

    fossero solo questi i problemi dei blogger… pensa a quando stai iniziando e non sai fare proprio nulla: vedi tutti i blog degli altri che sono splendidi, mentre il tuo risulta una vera schifezza…Queste sono cose che possono dare adito a veri complessi di inferiorità!

  2. IlaLuna84

    Aggiungo che non solo spesso ci si deve documentare per scrivere un post, ma ancora più spesso è la voglia di scriverlo che ti sprona a documentarti per non fare brutte figure. Ed è un gran merito dei blog, perchè, in questo modo, spingono all’approfondimento.

  3. nonnabelarda

    Mi fido ciecamente.
    Dico inoltre che mi ci vorrebbe un’enciclopedia Treccani per spiegarti quanto io sia d’accordo con te. Disponendo solamente di una modesta Rizzoli Larousse, lascio perdere in partenza. Sai com’è: ci terrei che anche i commenti al tuo blog fossero altrettanto documentati! 😉

  4. quasiblu

    quel 60% di pagine oggi mi ha fatto un regalo speciale. avevo bisogno delle rotazioni per trasformare un cerchio da una vista piana a una vista assonometrica, e quello che il manuale di disegno si guardava bene da riportare, lo spiegava chiaramente e sinteticamente wikipedia!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2024 e io che mi pensavo

Theme by Anders NorenUp ↑