Diceva Melpunk, nei commenti a questo post:
Qualche giorno fa Gianmaria Testa diceva dell’essere cuneese, della mentalità cuneese, di lui che una volta era andato a Parigi a firmare un contratto discografico e gli era successo un casino con la vasca da bagno che aveva allagato la stanza d’albergo e lui si era sentito colpevole e addebitava il disastro al fatto che un cuneese non doveva avventurarsi a Parigi, che era meglio che fosse rimasto a casa.
Tutto vero. E son cose che dice un cuneese, riportate ad un altro cuneese da un napoletano che vive a Milano. Questa è la rete.
ehehe già già
la rete questo fa
P.s.
quando testa racconta lo fa in maniera eccellente. si era li’ tutti zitti ad ascoltare la storia di parigi che quasi non si respirava!
Se tutti i cuneesi sono come Gianmaria Testa, propongo un programma eugenetico atto a farli diventare il ceppo razziale dominante.
(con piccole, residuali enclave folkloristiche, eh)
(tipo di genovesi)
(ma non tantissime)
Non c’hanno Testa, i cuneesi.
scusatemi, eh, correggo il commento della spostata che così com’è non va bene:
Se tutti i cuneesi sono come Gianmaria Testa e Eio, propongo un programma eugenetico atto a farli diventare il ceppo razziale dominante.
(con piccole, residuali enclave folkloristiche, eh)
(tipo di genovesi)
(ma non tantissime)
Gianmaria Testa e Eio, due cuneesi con la C maiuscola. li conosco tutti due, in più conosco i cuneesi al rhum.
m’hai fatto venire in mente che adesso m’attacco al Pampero 🙂
anch’io m’attacco, cincin
Cuneo Rules!