un blog che parla di niente

Carogna

Adesso è un po’ che è un periodo che se mi metto a scrivere, o solo mi metto a pensare di scrivere, mi sale su la carogna. E se invece penso che non sto scrivendo, uguale. Son cose che fan pensare.

23 Comments

  1. laprincipessaraffreddata

    Incarognimento totale e globale…

  2. metropoleggendo

    e allora perchè pensare?

  3. psilocibina

    A me vien da pensare: “per chi o cosa scrivo?”
    E allora mi metto seriamente a pensare di smettere di pensare.

  4. B

    sotto un grande cielo grigio, in una grande pianura polverosa, senza strade, senza erba, senza un cardo, senza un’ortica, incontrai alcuni uomini che andavano curvi.
    ciascuno di loro portava sul dorso una enorme Chimera, pesante quanto un sacco di farina o di carbone, o quanto l’equipaggiamento di un fante romano.
    ma la mostruosa bestia non era un peso inerte: al contrario cingeva e opprimeva l’uomo con i suoi muscoli elastici e possenti; si aggrappava con due grandi artigli al petto della sua cavalcatura; e con l’enorme testa sormontava la fronte dell’uomo, come uno di quegli orribili caschi con i quali i guerrieri antichi speravano di accrescere il terrore nel nemico.
    interrogai uno di quegli uomini e gli chiesi dove andassero a quel modo. rispose che non sapevano nulla, né lui né gli altri; ma che, evidentemente, da qualche parte andavano, poiché un irrefrenabile bisogno di camminare li sospingeva.
    cosa curisoa a notarsi: nessuno dei viaggiatori pareva adirarsi contro al bestia feroce che gli pendeva dal collo e gli si attaccava alla schiena; si sarebbe detto che la considerasse parte di sé medesimo. nessuno di quei volti affaticati e gravi palesava disperazione alcuna; sotto la cupola melanconica del cielo, con i piedi affondati nella polvere di un suolo non meno desolato di quel cielo, camminavano con l’espressione rassegnata di chi è condannato a sperare per sempre.
    il corteo mi passò accanto e si perse nell’aria dell’orizzonte, nel punto in cui la superficie curva del pianeta si sottrae alla curiosità dello sguardo umano.
    per qualche istante mi ostinai a voler comprendere quel mistero; ma ben presto l’irresistibile Indifferenza si abbattè su di me, e ne fui oppresso più pesantemente di quanto non lo fossero essi sotto le loro schiaccianti Chimere.

    da lo spleen di parigi, charles baudelaire

  5. Alessandro

    Ma quindi Carogna sarebbe traducibile con spleen?

  6. Alessandro

    Oh, toh, complemento iconografico:
    http://phonkmeister.com/post/408974236/

  7. Purchessia

    Visto come scrivi, resta un altro po’ a pensare

  8. cirano

    Ah, l’ho visto anch’io quel corteo B, quando è ora di votazioni…

  9. donata

    non lo avrei mai fatto se non sapessi che è un blog di spirito (scatologico ma di spirito) mi hanno parlato di questo, il sound per gli scrittori http://bit.ly/auGXOS. ora, a me è venuto il latte ai ginocchi, ma io non sono una scrittrice, forse a voi potrebbe fare bene?

  10. Alessandro

    Donata, sarà che anch’io non sono uno scrittore, ma a me ha fatto lo stesso effetto che ha fatto a te, e forse anche un po’ di più.

  11. frank

    ma scusa, alla fine che te ne frega?

  12. La Cosa

    Sarà il clima, in senso lato.

  13. donata

    a me non mi sembravi con la carogna, quella cosa delle mutande di due giorni fa e poi prima quella dei sensi e del pane, insomma a me sembravano cose ricche, belle e anche pensate. forse ti manca il panda?

  14. Alessandro

    Sì, no, non mi son spiegato, non parlavo mica del blog: di minchiate me ne vengon anche quattro o cinque al giorno, quello non soffre mica 🙂

  15. LorenZo

    Forse sono solo dei sensi di colpa. È una teoria.
    Prima il post delle mutande che si chiude con una tua precisazione, una spiegazione, un pentimento. Poi il post “P’andare a mare” vagamente incompreso. Io tirerei dritto. Insomma uno scrittore scrive quel cazzo che gli pare. Persino le volgarità e le banalità sono importanti. E poi ciascuno è padrone di prendere il respiro quando gli pare o di scombinarsi i pensieri con cambi di rotta e di scenario. Nessun tabù.
    Look here: http://bit.ly/bU7j8H
    Cmq, i sensi di colpa, ammesso che di sensi di colpa si tratti, sono appunto dei “sensi”, e si manifestano proprio quando la colpa, non c’è 🙂
    Poi può essere pure una gran voglia di scopare, che fa sempre bene all’autostima 🙂

  16. Franco

    Falla scrivere lei, la carogna.

  17. Alessandro

    Oh, no, il blog non c’entra mica niente. È una cosa al di là, proprio. Comunque resto convinto che il pezzo sul panda fosse proprio un bel pezzo 🙂

  18. B

    Alessandro, ma tu lo sai da cosa deriva l’espressione Farsi montare la carogna (sulle spalle)? Il significato figurato è noto, ma non sono riuscita a trovare la fonte oggi, che il tuo post mi aveva incuriosito. Però ho trovato questo =

    Astuzia di Bertoldo.

    Partissi dunque Bertoldo, e andatosene a casa e pigliato uno asino vecchio, ch’egli aveva, tutto scorticato sulla schiena e sui fianchi e mezo mangiato dalle mosche, e montatovi sopra, tornò di nuovo alla corte del Re accompagnato da un milione di mosche e di tafani che tutti insieme facevano un nuvolo grande, sì che a pena si vedeva, e gionto avanti al Re, disse:
    Bertoldo. Eccomi, o Re, tornato a te.
    Re. Non ti diss’io che, se tu non tornavi a me come mosca, ch’io ti farei gettar via il capo dal busto?
    Bertoldo. Le mosche non vanno elleno sopra le carogne?
    Re. Sì, vanno.
    Bertoldo. Or eccomi tornato sopra una carogna scorticata e tutta carica di mosche, come tu vedi, che quasi l’hanno mangiata tutta e me insieme ancora: onde mi tengo aver servato quel tanto che io di far promisi.
    Re. Tu sei un grand’uomo. Or va, ch’io ti perdono, e voi menatelo a mangiare.
    Bertoldo. Non mangia colui che ancora non ha finito l’opera.
    Re. Perché, hai tu forse altro da dire?
    Bertoldo. Io non ho ancora incominciato.
    Re. Orsù, manda via quella carogna, e tu ritirati alquanto da banda perché io veggio venire in qua due donne che devono forse voler audienza da me; e come io le avrò ispedite, tornaremo di nuovo a ragionare insieme.
    Bertoldo. Io mi ritiro, ma guarda a dare la sentenza giusta.

    Qualcuno lo sa, se per caso deriva di questo? Ero solo curiosa che a me queste cose mi intrigano e mi ci incaponisco e incarognisco, ecco.
    Grazie

    Il pezzo sul panda era di una beltà sconvolgente, comunque, secondo me.

  19. P!nkinside

    Ma cos’è la carogna?

  20. Alessandra Chi?

    anche a me, collega blogger…cho la carogna e il blocco e quest’ultimo non è un quaderno.

  21. Cav. Marcello Stacchia

    Giovanotto,
    la conoscenza della lingua italiana è importante!
    Si scrive CARONIA e non “carogna”!
    VERGONIA!
    A meno che lei non si riferisse al nostro valente Sebastiano:

    Cordialmente,

    Cav. Marcello Stacchia

  22. Tom

    ogni giorno

  23. transit

    La carogna è quando un cadavere fresco di mortalità nonostante sia morto rimane lì nella pubblica piazza o poco distante in qualche vicoletto o anfratto nascosto sottovento da un pochino di vegetazione selvatica che tutto sommato assurge al pietoso lenzuolo senza cui una carogna appena rimane ancora sdraiato per attirare l’attenzione indurre qualcuno nel senso di colpa puzza in una maniera schifosissima

    una carogna suggella la morte … un momento o il contrario?

    che io stesso se vogliamo non ho mai capito la differenza di una carogna rspetto a un’altra carogna ancora più carogna perchè quando era viva

    la carogna era … un bastardo e allora penso

    è una carogna è maleodora così tanto perchè è una carogna a 28 carati o perchè prima di divenatare una carogna era … un bastardo/bastarda

    beh poichè non so la soluzione non ci metto nemmeno l’interrogativo

    basta.

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