oggi è il venticinque aprile, festa della liberazione. io non sono andato a nessuna manifestazione, a nessuna fiaccolata, ché non mi sembra il caso di affermare i valori del venticinque aprile dentro di me, non mi sembra il caso, ché i valori del venticinque aprile mi sembran ben chiari. io non lo so, la festa della liberazione, è una festa di tutti, la festa di tutti gli italiani, meno quelli, che spero sian pochi, che pensan che era meglio stare coi tedeschi, ma quelli saran pochissimi, che si sa chi erano i tedeschi, ma quelli che pensan che era meglio stare coi tedeschi, al cottolengo bisognerebbe mandarli quelli lì, al cottolengo. ma gli altri dovrebbero saperlo tutti che oggi è festa e dovrebbero essere tutti contenti che il venticinque aprile è festa e non un giorno qualsiasi, che i partigiani han vinto, che son arrivati gli americani, gli inglesi, e i tedeschi invasori han perso. anche quelli che gli piacevano i tedeschi e i fascisti l’han detto, si son sbagliati, scusateli. quei che dicon che il venticinque aprile è la festa di una parte, o sono ignoranti nel senso che ignorano, o han perso il lume. quindi, al cottolengo, quella gente lì, al cottolengo.
“Lei è ignorante”
“Come si permette?”
“Noo, nel senso: ignorante nel senso colui che ignora.”
“Allora lei è imbecille nel senso che imbelle”
Aldo, Giovanni e Giacomo
caro amico il Cottolengo è un luogo di carità dove vengono accolte tutte le persone che han bisogno di aiuto, magari usa le parole adatte per sfogare la tua ira contro chi non ti ha fatto nulla
so bene cos’è il cottolengo. in piemontese è espressione comune, e se uno non ha il senso dell’umorismo, certo non può darselo.
Bello! Con questo commento mi sono rivista un vecchio post! 😉