un blog che parla di niente

ACHTUNG! NO EURO!

Ieri mattina ero lì in ufficio che stavo spiegando una cosa ad un signore, e dalla porta fa capolino una signora.
Una signora di mezza età, alta, bionda e piuttosto corpulenta, una di quelle che non si farebbe fatica ad immaginare in un capannone dell’Oktoberfest a portare quattro boccali da un litro per mano.
Pooossooo? dice la signora, interrompendo la conversazione in atto.
La signora articola le vocali in modo bizzarro, il suo Pooossooo? sembra quasi un Puoossuoo? come di una persona che direbbe volentieri Ooooh, Ambruogiuo! ma senza averne la classe. L’impressione è quella di una signora di campagna ascesa molto velocemente nella scala sociale grazie all’allevamento di suini del marito.
Penso subito che secondo me ha un SUV.
Senza badare al fatto che magari io e il signore che avevo davanti forse stavamo dicendoci qualcosa, qualcosa magari anche d’importante per almeno una delle due parti, la signora si para subito in mezzo a noi.
Posso lasciarle, mi dice, qualche volantino elettorale?
Ma sì, signora, dico io, lasci pure. Tanto poi, li butto via appena va via, penso, al di là del partito che rappresenta.
La signora tira fuori dei volantini, sopra c’è scritto NO EURO.
Mi tengo per me i miei pensieri, che potrebbero essere sintetizzati in qualche simbolo non alfanumerico.
Ah, NO EURO, dico io.
Eh sì, ci conosce? mi dice lei.
Eh, guardi, mi sembra un po’ tardi, dico io.
In che senso un po’ tardi, dice lei.
Nel senso che potevate anche pensarci prima se non vi piaceva l’idea, ormai ci siamo dentro, all’euro, e ci siamo anche abituati, i prezzi si stanno stabiliz
Mi interrompe Ma lei lo sa che su ogni banconota paghiamo un copyright?
Forse, dico io, si riferisce al diritto di signoraggio*?
Lei ripone i suoi volantini ed esce, senza salutare.

Il signore davanti a me, la segue con lo sguardo, con un’espressione da Marty Feldman.

Che tipa, mi dice.

Già, dico io.

Mi sarebbe piaciuto, fare una discussione seria con qualcuno che è impegnato politicamente contro l’euro, che ne sapesse un po’ più di me, per capire le motivazioni al di là degli slogan.

Ma, evidentemente, non era questo il caso.

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7 Comments

  1. sonetti

    fior di taleggio
    girando su me stesso insieme a te
    lacrimo e penso viva il meno peggio

  2. eìo

    io non lo so se son stato il primo a rispondere alla signora (peraltro sono stato molto cortese e intendevo solo capire, e la signora se n’è andata. boh), non so se va in giro a spiegare queste cose e la gente le crede. credo che il declino sia inesorabile.

  3. il Proeta

    Io, quelli del NO EVRO, li voterei pure.

    Però mi dicano, cos’è che vogliono al suo posto. Perché se ci togli gli euro (e non che ce ne si abbia tanti, in tasca) qualcosa al suo posto ci devi pur mettere.

    Peresempio, io apprezzerei un ritorno a quelle belle monete antique et desuete, tipo il Tallero, o i Luigi d’oro. Pensa che bello: quant’è per quell’abito? Sono quindici Luigi, signora. Uno, poi, pagherebbe anche col sorriso sulle labbra.

    Oppure si potrebbe adattare il conio alla legislatura corrente. Un Silvio vale cento Bonaiuti, che a sua volta valgono cento Bondi. Che bella valuta, sarebbe, il Bondo, me l’immagino insignificante come una frazione di centesimo. Non vedresti l’ora di trovare un semaforo rosso per mollarli tutti a un lavavetri.

    il Proeta

  4. sonetti

    fior di coglione
    talleri di teresa e pur dobloni
    a me richiaman lo zio paperone

  5. ste

    Conosco quelli tramite la discussioneinferocità sulla mailing list di altramoneta.org. Pare che gli hanno fregato il programma a dieci punti per racimolare voti per la CdL.

  6. Karim Gorjux

    a me piacevano i sesterzi

  7. in gino veritas

    paghiamo eccome un copyright (a parte il signoraggio) leggete qui:
    http://www.noeuro.it/index.php?link=eurocopyright

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