un blog che parla di niente

A me mi piacciono le ragazze che gli ballano le tette quando camminano

Ogni tanto mi ritrovo a pensare a questa cosa che sono i blog.
Si vede, dai dati delle società che fanno ricerca in questo campo, che i blog sono sempre più diffusi, e, probabilmente, lo saranno sempre di più, grazie alla facilità che le nuove generazioni hanno con il rapportarsi alla tecnologia.

Non è facile, avere un blog, ma tutti possono averlo. Non è facile scriver cose che possano esser interessanti per altre persone, ma mi piace credere che ognuno avrà un suo pubblico, piccolo o grande che sia, e avrà sempre uno sprone a continuare a scrivere.

Ché spesso si leggono, nei blog, dei commenti di altri blogger che non hanno altro fine che far pubblicità al commentatore stesso, ma anche questo tipo di commenti ha un fine: se altri ritengono di farsi pubblicità usando il mio blog, vuol dire che il mio blog viene visto come un passo avanti, e questo non può che far bene all’autostima del blogger, e spingerlo a scrivere scrivere scrivere.

Ché scrivere, è importante. Scrivendo si organizza il pensiero. Scrivendo si acquisiscono abilità. Scrivendo si impara, non solo a scrivere, ma anche a pensare.

Quante volte ci siam trovati ad esprimere un pensiero che ci sembrava perfettamente logico e consequenziale, nella testa, ma poi, vederlo scritto, ci è sembrato una puttanata (mi si scusi la parola)?

Scrivere, è importante, ché ci impone una raccolta di materiali. Anche un blog diaristico, semplice ed adolescenziale, richiede capacità di osservazione di ciò che ci succede intorno, ci richiede capacità di ricordare le cose che abbiamo fatto, le cose che abbiamo pensato mentre stavamo lavorando camminando parlando con qualcuno.

Spesso, i giorni, ci sembran tutti uguali. L’osservare le cose che ci circondano, il ricordare precisamente cosa abbiamo fatto, rende ogni giorno diverso. E ce ne accorgeremo magari solo dopo, rileggendo.

***

Ieri sono uscito dall”ufficio alla mezza per andare a prendere il pane, c’erano un ragazzo e una ragazza che camminavano, e mentre li superavo col mio passo veloce ho sentito che lui le diceva Ma lo sai, che a me mi piacciono le ragazze che gli ballano le tette quando camminano.

Ci si potrebbe scrivere una storia, ho pensato.

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18 Comments

  1. mm1

    le ragazze che gli ballano le tette quando camminano, le tette, hanno una forza magnetica, su e giù, su e giù, su e giù. sono così felici, quelle ragazze, su e giù, come quando facevi ginnastica alle superiori, su e giù, su e giù.

    [ c’erano anche le plop plop plop, ma quelle erano troppo. troppo. ]

  2. Melpunk

    eh sì certe cose sentite e viste ispirano, quasi quanto le tette!
    melpunk

  3. Giancarlo Tramutoli

    Sì, ma se lui diceva a lei ‘sta cosa, mi piacerebbe sapere se lei ce le aveva le tette sballonzolanti… perché da questo dettaglio si potrebbe capire il futuro di questa coppia… potrebbe essere l’inizio della fine o la fine dell’inizio…
    A proposito di tettonica, col seno di poi…direbbe Alba Parietti o anche la signora Ricucci, quell’acquila della Falchi.

  4. Giancarlo Tramutoli

    ps
    l’acquila dev’essere un rapace astemio.
    l’altra (senza la c) beve tequila.
    🙂

  5. PlacidaSignora

    Ipnotizzanti, eh? ;-**

  6. Giancarlo Tramutoli

    seminare zizzania…
    o aspettare le “menne” dal cielo?

  7. stark

    Giancarlo, il seno di poi non esiste, a meno che non sia un poi greco. (la signora Ricucci è quella che m’ha rifatto l’orlo ai pantalonni, se non rammendo male)
    🙂

  8. Melpunk

    sarebbe un argomento benedetto anche dal cardinale tettamanzi

  9. seia

    A volte mi basisci 🙂
    Comunque vorrei far presente a tutti i signori qui convenuti che le tette che sballonzolano, se di proporzioni generose, possono fare un male boia. Ecco 🙂

  10. eìo

    che poi anche la parola tette ha una specie di valenza lallativo-onomatopeico-tattile, mi pare. no? 🙂

  11. emma

    salve a tutti, sono qui esclusivamente per fare pubblicità al mio blog! sull’argomento del post, non ho niente da dire, tranne che a me, i ragazzi che gli ballano le balle quando camminano, mi fanno ridere (anche perché vuol dire che non hanno gli slip. e nemmeno i calzoni. quindi per forza).

  12. IlaLuna84

    Sono perfettamente d’accordo con te su ciò che dici dello scrivere. per quanto mi riguarda, scrivere chiarisce i pensieri. Ci permette di conoscere meglio noi stessi. Di dare sfogo alle nostre emozioni. Di cambiare gli eventi. Di estraniarci per qualche attimo dalla realtà. Di assumere altre identità…

    Scrivere ci dà poteri che non potremmo mai acquisire in altri modi. Non posso pensare ad una vita senza parole su carta e schermo: mi sembrarebbe incompleta.

  13. eìo

    saran quelle che fan plop plop, come diceva il compagno di merende più sopra 😉

  14. eìo

    magari non gli ballano, gli girano!

  15. namaste

    La tua analisi blogografica mi trova molto concorde, hai scritto delle cose che ho sempre pensato. Quanto alle tette che ballano non saprei cosa dire, forse è il caso di proporre alla ragazza di indossare un bel wonderbra
    vedi: http://www.wonderbra-italia.it/
    Namasté

  16. A.

    mah, la cosa è dibattuta. Certamente è una storia connessa con la misura. E su questa si può dire tutto e il contrario di tutto

    A.

  17. Lovetype

    Volevo solo fare un appunto sul wonderbra legato ad i carichi sospesi:
    Quel coso ci silicona le tette sul petto e ce le spinge sotto la gola loro smettono di ballare allegramente su e giù, su e giù, su e giù…

  18. milo

    non avevo letto questo post a suo tempo, poi ho visto il titolo e sono corsa a leggerlo 😉
    seia ha ragione, quando il soutif non fa il suo dovere son, come si dice, dolori.
    vi risparmio la solita citazione di bisio che tiro sempre fuori in questi casi.
    aggiungo solo che odio il wonderbra perché fondamentalmente razzista: c’è solo fino alla IV.

    (e così ho scritto un commento inutile a un post che invece è molto giusto e con cui concordo interamente. Ma mica gli si può sempre dire che è bravo, a sto benedetto figliolo, che poi mi si monta la testa 😉 )

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